Moto3 Sachsenring: Intervista esclusiva ad Andrea Migno, rider Sky VR46

Abbiamo intervistato in Germania il giovane pilota di Cattolica, quest'anno presenza "fissa" nel motomondiale

Moto3 Sachsenring: Intervista esclusiva ad Andrea Migno, rider Sky VR46Moto3 Sachsenring: Intervista esclusiva ad Andrea Migno, rider Sky VR46

Siamo al Sachsenring con Andrea Migno, rider del Team Sky VR46, squadra nata dalla fusione tra Sky e VR46, che hanno unito le forze e le idee per dare vita a un progetto ambizioso: sostenere e far crescere i piloti che vestono il tricolore. Oltre a Romano Fenati, che vanta già vittorie nella classe Moto3, la squadra schiera infatti quest’anno il rookie di Cattolica, classe 1996, che già dalla stagione scorsa fa parte della VR46 Riders Academy di Valentino Rossi e da quest’anno è il secondo pilota dello Sky Racing Team VR46 nel Mondiale 2015 di Moto3. Di seguito la nostra intervista esclusiva.

Andrea, partiamo da lontano, come e quando è nata la tua passione per le due ruote?

“In primis devo dire che la nostra zona (Andrea è nato a Cattolica, ndr) è famosa per i motori; poi per andare a casa di mia nonna passavo sempre davanti ad una pista di minimoto, ho iniziato lì e poi mi sono appassionato.”

Sei arrivato nel motomondiale, corri in una delle squadre più importanti del campionato, lo Sky Racing Team VR46, cosa consiglieresti ad un giovane che vuol intraprendere la carriera motociclistica?

“Il consiglio è di star calmi, di imparare il più possibile da quelli che vanno più forte. Bisogna sempre cercare di migliorare e di divertirsi. Non bisogna mollare mai, bisogna essere sempre concentrati con l’obiettivo di migliorarsi.”

Cosa significa per te correre nel motomondiale, è stato sempre il tuo sogno oppure hai avuto dei dubbi di non poterci arrivare durante la tua gavetta?

“I dubbi fino a che non si vince ci sono sempre, però bisogna dimostrare di potersi sempre migliorare e di saper andar forte. Anche Vale (Rossi, ndr) quando era in Ducati ha avuto dei dubbi sulla sua competitività, ma poi dopo ci sono i fatti che smentiscono o confermano se sei forte.”

Negli ultimi anni la Spagna ha dominato, facendo quello che l’Italia aveva fatto una decina di anni fa. Ora il “movimento” italiano sembra in fase di grande crescita e ad aiutarlo c’è sia il Team della Federazione che la VR46 Academy di Valentino Rossi, di cui fai parte. Spiegaci come se arrivato a far parte della Academy e come si svolge una giornata tipo insieme agli altri “ragazzi”.

“Sono entrato grazie ad un amico di Vale, che mi ha aiutato a fare delle gare nel campionato spagnolo. Da lì ci siamo conosciuti, eravamo in palestra insieme e poi è nata l’Academy. Mi ero rotto la clavicola e l’amico di Vale mi aveva mandato a fare la riabilitazione dove c’era anche lui (Rossi, ndr) e un fisioterapista, che ora è il nostro preparatore. Grazie a questa serie di motivi sono entrato nell’Academy. Ci alleniamo tutti i giorni in palestra e poi circa una volta alla settimana andiamo a girare al Ranch insieme agli altri ragazzi.”

Cosa rappresenta per te Valentino Rossi e cosa significa potersi allenare con un nove volte campione del mondo, che alla “tenera” età di 36 anni è in testa al mondiale MotoGP?

“Difficile dire qualche cosa su Vale. Ogni volta si conferma sempre di più #1 anche se non ne avrebbe bisogno; allenarsi con lui è il massimo, non si potrebbe chiedere di più. La situazione di un pilota dell’Academy è sicuramente Top. Quando sei sotto l’ala dell’Academy è difficile chiedere di più.”

Valentino è amato o “odiato”, sportivamente parlando, difficile trovare vie di mezzo; tu che lo “vivi” cosa puoi dire a tal proposito? Qual’è la “cosa” che ti colpisce più di lui?

“Stupisce perchè a 36 anni si allena come se non avesse ancora vinto niente e secondo me questo fa la differenza. Senza questa motivazione e questa voglia non sarebbe in testa al campionato.”

Lo scorso anno hai guidato per qualche gara la Mahindra, ora sei in sella alla KTM, quali sono le differenze principali? Quest’anno il passaggio inverso lo ha fatto Francesco Bagnaia (anche lui fa parte della VR46 Academy) e sembra averne beneficiato.

“La Mahindra è una moto molto semplice da guidare, ma per fare l’ultimo step si fa più fatica. Ti permette di arrivare facilmente vicino ai primi cinque, perchè è una moto facile, sicura, una bella moto. La KTM è una moto più “ignorante”, più difficile da sfruttare, però se ci si riesce ha un buon potenziale. Alla fine quindi si equivalgono, seguono due strade differenti per arrivare allo stesso risultato.”

Qual’è la cosa che ti ha colpito di più passando dal CEV al motomondiale?

“IL CEV nell’ultimo anno che l’ho fatto era un mini-mondiale. C’erano molti piloti che ora sono nel motomondiale classe Moto3, quindi il livello era altissimo. Il mondiale è tutto un pò di più del CEV, ma quest’ultimo era ad un altissimo livello, c’erano molti piloti che andavano forte. Anche l’ambiente del paddock era molto simile, così come la competitività.”

Il motomondiale è giunto al giro di boa, qui al Sachsenring si correrà la nona delle diciotto tappe in programma. Qual’è il tuo bilancio di questa prima parte di stagione in sella ad una moto ufficiale (KTM), hai rispettato le tue aspettative? E quali sono gli obiettivi da qui alla fine del campionato?

“Le aspettative me le sono create durante i primi Gran Premi, perchè prima di iniziare è difficile fare delle valutazioni. Dopo Le Mans siamo migliorati un pò e stiamo facendo delle belle gare, bisognerebbe confermarsi nei dodici e magari sarebbe bello da qui alla fine dell’anno fare due “acuti”. E’ vero che ci sono delle piste che non conosco, ma sono piste in cui bisogna comunque andar forte.”

intervista-esclusiva-andrea-migno-sachsenring-2015
Andrea Migno in azione al Sachsenring

La Scheda di Andrea Migno:

Esordisce agonisticamente a 8 anni tra le Minimoto. Nel 2005 diventa Campione Europeo Junior A, viatico per la successiva promozione alla classe superiore Junior B (2° nell’Europeo 2007).
Si conferma presenza fissa della top-5 del Campionato Italiano MiniGP 50cc (triennio 2006-2008).

Nel 2007 si fa strada tra 125 partenti del Metrakit World Festival 70cc a Valencia classificandosi, da esordiente assoluto, nei primi dieci.

L’inevitabile step successivo è rappresentato da un’esperienza formativa in Spagna nella propedeutica PreGP 125cc (nell’ambito del Campionato del Mediterraneo e della Catalogna) e nella Cuna de Campeones, monomarca che lo vede classificarsi 6° assoluto nel 2009.

Il ritorno in madrepatria lo vede tra i protagonisti dell’Honda Italia RS125GP Trophy e, nell’autunno 2010, supera con pieno merito e titolo (e con riferimenti cronometrici di assoluto valore) le selezioni per partecipare alla Red Bull MotoGP Rookies Cup nella successiva stagione.

Nel 2011 stupisce nei conclusivi due round del CEV 125 GP: con un’Aprilia del Team Agoracing, a Valencia si qualifica in terza fila e conquista in gara i primi due punti. La settimana successiva, a Jerez de la Frontera, è terzo assoluto sul traguardo, secondo di classe 125cc.

Prosegue l’avventura nel Campeonato de España de Velocidad, passando nel frattempo dalle 125cc 2 tempi alle 250cc 4 tempi Moto3. Con una FTR Honda gestita a “conduzione familiare” dal GMT Racing è il miglior italiano in classifica, conquista la pole position ad Albacete e, sullo stesso tracciato, si ripete anche nell’Europeo Moto3 in gara unica del mese di ottobre.

Una crescita esponenziale in termini di performance, ribadita da due positive apparizioni da wild card nel Mondiale tra Barcellona e Brno, che gli consentono di entrar a far parte della VR46 Riders Academy di Valentino Rossi, un progetto espressamente dedicato a valorizzare i più promettenti talenti del vivaio italiano.

Il 2014 lo vede subito tra i piloti di punta del CEV Moto3 conquistando, con una KALEX-KTM del sodalizio Aspar-VR46, il 3° posto in Gara 2 a Jerez. In seguito, la promozione al Mondiale di categoria: sostituisce l’australiano Arthur Sissis al team ufficiale Mahindra Racing nei 7 round conclusivi del calendario: tra questi spicca un’ottava posizione raggiunta al Gran Premio della Repubblica di San Marino e della Riviera di Rimini.

Nel 2015, infine, la chiamata dello Sky Racing Team VR46.

Carriera:

2004
13° Campionato Italiano Minimoto Junior A

2005
1° Campionato Europeo Minimoto Junior A
4° Campionato Italiano Minimoto Junior A

2006
5° Campionato Italiano Minimoto Junior B
5° Campionato Europeo Minimoto Junior B
4° Campionato Italiano MiniGP Metrakit 50cc

2007
2° Campionato Europeo Minimoto Junior B
5° Campionato Italiano Minimoto Junior B
4° Campionato Italiano MiniGP 50cc

2008
5° Campionato Italiano MiniGP 50cc; 6° Campionato Catalano PreGP 125cc

2009
6° Cuna de Campeones Bancaja (4 gare disputate)
10° Campionato Mediterraneo Velocità PreGP 125cc

2010
6° Honda Italia RS125GP Trophy

2011
20° Red Bull MotoGP Rookies Cup; 1° podio nel CEV 125 GP

2012
22° CEV Moto3

2013
8° CEV Moto3; 4° Europeo Moto3 (autore della pole position)

2014
7° CEV Moto3; 7 gare nel Mondiale Moto3 (8° a Misano)

Motorionline.com è stato selezionato dal nuovo servizio di Google News,
se vuoi essere sempre aggiornato sulle nostre notizie
Seguici qui
Leggi altri articoli in Moto3

Lascia un commento

You must be logged in to post a comment Login

Articoli correlati

SBK | Bimota ritorna nel WorldSBK nel 2025SBK | Bimota ritorna nel WorldSBK nel 2025
Primo Piano

SBK | Bimota ritorna nel WorldSBK nel 2025

Telaio sviluppato da Bimota e motore Kawasaki il team si chiamerà: Bimota by Kawasaki Racing Team
SBK Kawasaki-Bimota – Bimota farà il suo ritorno sulla scena mondiale nel 2025, entrando a far parte del Campionato Motul