Superbike Portimao: Laverty vince in Gara 2

Caduta nel giro di schieramento per il poleman Sykes

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E’ stato Eugene Laverty a trionfare con merito nella seconda manche di Portimao. L’irlandese dell’Aprilia ha salutato la compagnia dopo una manciata di giri lasciando gli altri scornarsi alle sue spalle, primo fra tutti Sylvain Guintoli che anche grazie ai guai altrui è sempre più leader iridato,seguito da Johnny Rea, apparso impossibilitato a fare qualcosa di meglio.
L’emozione più grande però l’ha riservata Tom Sykes, caduto nella tornata di allineamento e protagonista di un tentativo forsennato di riguadagnare i box in sella ad una ZX-10R piuttosto ammaccata, per cercare di partire dalla pit lane.Con una moto fortemente compromessa l’inglese ha preso regolarmente il via, ma per lui c’è stato ben poco da fare; dopo essere entrato e uscito un paio di volte dal garage, è arrivato al traguardo con parecchi giri di svantaggio.

A lui comunque il merito di averci provato da vero guerriero qual è. A tirare su le sorti della verdona ci ha pensato Loris Baz, quinto stamane e quarto nel pomeriggio. Buoni la quinta piazza della Suzuki di Chaz Davies e il sesto e l’ottavo posto delle Ducati Alstare di Checa e Badovini che con fatica stanno pian piano riprendendosi dopo un inizio di stagione tribolato.

Ha visto il traguardo Davide Giuliano con l’Aprilia Althea, seppure qualche brivido l’abbia fatto provare anche in questa occasione. Decimo l’altro privato della casa di Noale Michel Fabrizio, mentre solo dodicesimo Marco Melandri, le cui gomme neppure a metà corsa hanno deciso di abbandonarlo, come d’altronde gli era capito nel warm up, facendolo così risucchare dal gruppo.

Ottimo tredicesimo Federico Sandi con la ZX-10R del team Pedercini; ultimo punto disponbile per la BMW di Vittorio Iannuzzo della Grillini Dentalmatic.
Da segnalare il ritiro di Leon Camier che come al mattino aveva compiuto una bella rimonta fino all’ottava posizione, ma poi fermato dopo dodici tornate da un problema tecnico e la mancata partenza di Leon Haslam della Honda Pata a causa dei forti dolori alla gamba sinistra infortunata ad Assen lo scorso mese d’aprile.

CLASSIFICA GARA 2

1. Eugene Laverty (Aprilia Racing Team) Aprilia RSV4 Factory 38’02.051
2. Sylvain Guintoli (Aprilia Racing Team) Aprilia RSV4 Factory 38’06.158
3. Jonathan Rea (Pata Honda World Superbike) Honda CBR1000RR 38’07.904
4. Loris Baz (Kawasaki Racing Team) Kawasaki ZX-10R 38’17.357
5. Chaz Davies (BMW Motorrad GoldBet SBK) BMW S1000 RR 38’19.603
6. Carlos Checa (Team Ducati Alstare) Ducati 1199 Panigale R 38’20.417
7. Jules Cluzel (Fixi Crescent Suzuki) Suzuki GSX-R1000 38’31.443
8. Ayrton Badovini (Team Ducati Alstare) Ducati 1199 Panigale R 38’40.410
9. Davide Giugliano (Althea Racing) Aprilia RSV4 Factory 38’41.372
10. Michel Fabrizio (Red Devils Roma) Aprilia RSV4 Factory 38’46.654
11. Max Neukirchner (MR-Racing) Ducati 1199 Panigale R 38’47.390
12. Marco Melandri (BMW Motorrad GoldBet SBK) BMW S1000 RR 38’47.480
13. Federico Sandi (Team Pedercini) Kawasaki ZX-10R 39’18.361
14. Alexander Lundh (Team Pedercini) Kawasaki ZX-10R 39’18.426
15. Vittorio Iannuzzo (Grillini Dentalmatic SBK) BMW S1000 RR 39’20.354
16. Ivan Clementi (HTM Racing) BMW S1000 RR 39’26.310
NC. Tom Sykes (Kawasaki Racing Team) Kawasaki ZX-10R 38’22.688
RT. Leon Camier (Fixi Crescent Suzuki) Suzuki GSX-R1000 19’11.662

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5 commenti
  • n75 ha detto:

    Mi spiace per Sykes, ma sentire la gente che lo incitava sempre più forte mentre cercava di riaccendere la moto, penso sia un’immagine genuina del motociclismo.
    Purtroppo la gara vera e propria non l’ho vista perchè stavo a fa altro.

    1. fatman ha detto:

      …stavi a ” fa artro “, detto proprio in romanesco…invece, come gia’ scritto in altri post, al Mugello i tavulliaboys non si sono comportati allo stesso modo…MotoGP e SBK, due mondi separati e speriamo rimangano tali, anche e ci credo poco!!!

  • amatoriale ha detto:

    Finalmente riconosciuta…Da Misano potremmo vedere la Panigale nella sua struttura vera senza limitazioni riconosciute ingiuste ingegniericamente parlando visto che Si sottolineano sempre i 200cc in più, ma ci si dimentica del fatto che le moto bicilindriche hanno appunto anche 2 cilindri in meno e che questo limita sensibilmente il regime massimo di rotazione, di potenza nonchè la possibilità di elaborazione avendo solo 2 cilindri…Adesso però Ducati deve vincere anche quella dell’abolizione del peso della moto i famosi 6 kg. in piu’ che Ducati ad ogni corsa è costretta a portare sul telaio con le difficolta che ne seguono bilanciamenti ecc..anche se c’è chi dice che forse avvantaggia…venendo meno air restrector dovrebbe venir meno anche il peso…Intendiamoci io potrei esser daccordo sull’aumento di peso in tutte le moto ogni qualvolta questa vince una gara un pò come succede nella DTM o nei cavalli da corsa nell’ippica…

  • amatoriale ha detto:

    La Ducati ha investito moltissimo nello sviluppo prodotto in generale e sulla Panigale nello specifico. I target della moto erano molto precisi, ottenere un record in termini di peso (165kg a secco per la moto stradale) e di potenza per un motore 1200 bicilindrico che per la prima volta si attesta ai livelli delle migliori 4C 1000 del mercato.la SBK che dovrebbe rispecchiare di piu’ la moto di serie ne modifica la struttura portando il peso della Panigale a 171 kg..non si può piu’ correre con una 1098 xchè fuori omologazione si può invece correre con sei Kg. in piu’ che sono fuori omologazioe..mah..

  • amatoriale ha detto:

    Sono un amatore ma di ciò che ho scritto sopra in parte è stata presa credo proprio da questo sito alla nota concernente la prestazione Ducati di domenica scorsa sull’abolizione dell’Air restrictor…

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