Speciale Bautista Campione del Mondo – 2005, una tremenda stagione con la Honda

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Liberatosi di Hector Barbera, il 2005 ad Alvaro Bautista ha presentato il ruolo di pilota #1 al team RC3 Seedorf, ma anche un cambio di motocicletta: da Aprilia a Honda, praticamente lo stesso pacchetto che nelle due precedenti stagioni ha permesso a Pedrosa e Dovizioso di laurearsi campione del mondo. Bautista è per tutti uno tra i favoriti per il successo finale: un 2004 in crescendo, una squadra che si è mostrata professionale e competitiva. Purtroppo per lui il 2005 è stata la peggior stagione nella sua carriera motociclistica. I risultati non arrivano, il feeling con la Honda RS125RW non è mai stato trovato.

La moto non va, certo, ma anche lui con la nuova moto…non va. Magra consolazione battere costantemente il nuovo compagno di squadra Aleix Espargaro, un altro talento spagnolo di belle prospettive. Bautista in pochi mesi passa da papabile per il titolo a delusione, fino a toccare a 20 anni la constatazione di “pilota finito”, uno che ha fallito l’anno della verità nel Motomondiale. Può farci poco il buon Alvaro: chiude 15° in campionato, raccoglie 47 punti con il quarto posto nella sua pista preferita di Assen come miglior risultato. Nelle qualifiche spesso e malvolentieri si ritrova dalla quarta alla sesta fila, in una stagione dove la Honda ha conquistato il titolo con Luthi ottenendo anche buone prestazioni con i vari Lai, Koyama e Di Meglio. Bautista a Valencia, atto conclusivo del 2005, si trova senza contratto e senza più buone prospettive per la stagione a venire.

Aspetta una chiamata per un mese, riceve proposte da team di metà classifica, ma alla fine Jorge Martinez pensa a lui. Contratto annuale con una premessa: “Caro Alvaro, io punto su di te, ho già tre piloti, non mi servirebbe un altro nel mio box. Credo in te, spendo soldi per prepararti una moto, vedi di non deludermi”. Detto, fatto. Il resto è storia recente: il pilota finito sul tetto del mondo, il tutto in 10 mesi…

Alessio Piana

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