SBK | Gp Phillip Island, Pirelli: asfalto troppo abrasivo, serve il flag-to-flag

Nel corso dei test l'asfalto si è dimostrato molto aggressivo sugli pneumatici, sia SSP che SBK dovranno fare un cambio gomme obbligatorio

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SBK Gp Phillip Island 2024 – Sulla base delle prove emerse durante i due giorni di test e per garantire la massima sicurezza dei piloti, Dorna, FIM, Direzione Gara e Pirelli hanno concordato l’implementazione di gare con pit-stop obbligatorio.

Durante le sessioni di test svoltosi sul circuito di Phillip Island in Australia, sede del primo evento del Campionato Mondiale FIM Superbike 2024, numerosi piloti hanno notevolmente migliorato i record di giri della pista in entrambe le classi. Toprak Razgatlioglu (ROKiT BMW Motorrad WorldSBK Team) ha registrato il miglior tempo assoluto in WorldSBK, segnando 1’28.511 nella FP2 di martedì pomeriggio. Nel WorldSSP, Yari Montella (Barni Spark Racing Team) ha ottenuto il miglior tempo in 1’31.881 nella FP2 del lunedì.

Il nuovo asfalto offre notevolmente più aderenza rispetto al precedente, giocando un ruolo cruciale nei risultati ottenuti. Tuttavia, si è dimostrato particolarmente aggressivo nei confronti degli pneumatici, portando le temperature della mescola di battistrada a livelli mai registrati in precedenza e accentuandone significativamente il degrado.

Mentre le sessioni del WorldSSP del lunedì si sono svolte in condizioni relativamente fresche, con temperature dell’aria di 19 gradi e dell’asfalto comprese tra 23 e 30 gradi, martedì i piloti del WorldSBK hanno affrontato temperature dell’aria leggermente superiori, ma l’asfalto è salito vicino ai 50 gradi, evidenziando ulteriori problemi di usura durante le lunghe corse.

In seguito a un confronto approfondito tra Dorna, FIM, Direzione Gara e Pirelli, è stata presa la decisione di introdurre pit-stop obbligatori per il cambio pneumatici nelle gare di entrambe le classi, al fine di gestire in modo ottimale le sfide legate alle condizioni dell’asfalto e garantire la sicurezza dei partecipanti.

Dichiarazioni Giorgio Barbier Direttore Racing Moto Gp Phillip Island

“Conosciamo questo tracciato molto bene, ciononostante ogni anno fa storia a sé perché a Phillip Island le variabili che possono influenzare il comportamento dei pneumatici sono molte e spesso imprevedibili. Quest’anno l’elemento di maggiore criticità è rappresentato dal nuovo asfalto che ha resettato quasi completamente i riferimenti che avevamo. Ricordo che i pneumatici per questa gara vengono spediti via nave dall’Europa a fine novembre mentre la riasfaltatura del circuito è stata completata solo da poche settimane. Pertanto, in mancanza di dati su cui basarci, abbiamo ritenuto opportuno affidarci a quelle che sono state le soluzioni di gara utilizzate con successo nelle ultime due stagioni. Abbiamo visto nei test che l’asfalto offre tanto grip, a tutto vantaggio del tempo sul giro secco, ma per contro è molto aggressivo con i pneumatici, specialmente con alte temperature, provocando picchi inusuali di temperatura interna della mescola battistrada sul lato sinistro con conseguente degrado del pneumatico: abbiamo rilevato fino a 160 gradi Celsius in pit-lane che stimiamo possano essere oltre 200 gradi nei picchi in esercizio. Alla luce di queste evidenze, in accordo con Dorna, FIM e Direzione Gara, abbiamo deciso che per le gare di entrambe le classi sarà obbligatorio effettuare un pit-stop per il cambio pneumatici. È stata una decisione difficile da prendere, anche in considerazione del fatto che, come sempre succede in questi casi, alcuni team avrebbero voluto provare a correre sulla lunga distanza. Tuttavia, Pirelli ritiene che la sicurezza dei piloti debba essere la priorità assoluta in simili circostanze.”

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1 commento
  • Raphael ha detto:

    … pit stop obbligatorio?… Ma sono scemi? Possibile che Pirelli non riesca a fare un pneumatico decente per completare la gara? Possibile che abbiano fatto un pneumatico talmente scadente?
    La sicurezza dei piloti è la priorità? Certo, la sicurezza è sempre la priorità per giustificare ogni cosa (lockdown insegna) ma possibile che non si possa far decidere a loro che sono maggiorenni e professionisti?
    Mi sono stancato nel constatare come ogni cosa sia ridotto a show business puro.

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