Per Valentino Rossi prime misure di sicurezza dopo le minacce terroristiche….

PESARO – Sono gia’ scattate, da Pesaro, alcune misure per tutelare l’ incolumita’
di Valentino Rossi, dopo il ritrovamento del volantino con le minacce nei
suoi confronti nel pacco-bomba pervenuto all’ Iberia di Milano. Dopo una riunione
svoltasi in Prefettura a Pesaro, la Digos – si e’ appreso – ha gia’ contattato
il campione per sorvegliarne gli spostamenti e i carabinieri del Comando provinciale
di Pesaro hanno dato il via a controlli, a Tavullia, attuando inoltre altre misure
precauzionali, come il vaglio della corrispondenza. Una serie di attivita’ destinate
a continuare nel paesino del Pesarese fino a domani, quando e’ prevista la partenza
di Valentino, probabilmente per Londra, dove abita. E’ stato poi confermato che
nel volantino non vi sono minacce cosiddette ”attuali”, ovvero direttamente
di morte al campione, ma soltanto il consiglio di abbandonare la sponsorizzazione
della Repsol. Dal canto suo, il comandante della stazione dei carabinieri di Tavullia,
Giuseppe Mazzetti, ha riferito di avere appreso la notizia delle minacce da un
tg del mattino. ”Mi sono subito messo in contatto – ha detto – con la madre di
Valentino, Stefania, che era all’ oscuro di tutto, e che mi ha detto che se fosse
riuscita a parlare con il figlio, me lo avrebbe fatto sapere. Ma fino adesso –
ha aggiunto il maresciallo – non ho ancora sentito nessuno”. ”Mi auguro e voglio
pensare che Vale non sia realmente in pericolo”, ha detto il sindaco di Tavullia,
Giancarlo Borra, commentando la notizia delle minacce rivolte al campione. ”Con
i terroristi – ha continuato – non si scherza e quel che puo’ essere strano per
la gente normale con loro puo’ diventare possibile”. ”Di primo acchito – ha
aggiunto – mi sembra che si tratti di una manovra per avere pubblicita’ sfruttando
il nome di Valentino”.

Fonte: Ansa.it

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