MotoGP: Valentino Rossi torna al successo nella “sua” Misano, “spezzato” il dominio della Honda, Marquez a terra

Strepitosa gara del pesarese che "piega" prima Marquez e poi Lorenzo, successo n° 81 nella top class

MotoGP: Valentino Rossi torna al successo nella “sua” Misano, “spezzato” il dominio della Honda, Marquez a terraMotoGP: Valentino Rossi torna al successo nella “sua” Misano, “spezzato” il dominio della Honda, Marquez a terra

Valentino Rossi è tornato al successo nella “sua” Misano, che come scritto sul suo casco speciale “ti dà una mano”. Dopo aver ottenuto il miglior tempo nel Warm Up di questa mattina, è riuscito ad aggiudicarsi il Gran Premio di San Marino e della Riviera di Rimini battendo il suo team-mate Jorge Lorenzo. La sua vittoria è anche figlia della battaglia innescata con Marc Marquez, che al nono giro era secondo e dietro al pesarese, quando ha perso il controllo della sua Honda. Ha cercato di tenere il ritmo “indiavolato” di Rossi, ma dopo dei tentativi di portarsi in testa si è arreso dopo la caduta. Risalito in sella è arrivato quindicesimo.

Per Rossi, che non vinceva dal Gran Premio d’Olanda della scorsa stagione si tratta dell’81 successo nella Top Class e del 156esimo podio, dove oggi sono saliti anche Jorge Lorenzo e Dani Pedrosa. Un immenso Rossi che centra anche la 107esima vittoria in tutte le categorie.

Nella classifica mondiale Marquez si porta a quota 289, mentre Pedrosa è secondo a quota 215, con Valentino Rossi ad un solo punto dal pilota della Honda.

Cronaca di gara

Tredicesima tappa del motomondiale 2014 a Misano, teatro del Gran Premio di San Marino e della Riviera di Rimini. I piloti della Top Class sono pronti a disputare la gara su un circuito che oggi vede moltissimi fans gremire tribune e prati. Gara molto sentita dai nostri portacolori, che ieri in qualifica hanno fatto davvero bene.

Dietro al poleman Jorge Lorenzo troviamo infatti la Ducati GP14 del Team Pramac di Andrea Iannone e la Yamaha del pesarese Valentino Rossi, che qui ha migliaia di tifosi a sostenerlo nella sua “vera” gara di casa. Prima fila quindi per due italiani, con la Honda di Marc Marquez che apre invece la seconda. Il leader del mondiale nonché campione in carica, precede il team-mate Dani Pedrosa e il forlivese Andrea Dovizioso, su Ducati.

Terza fila per i fratelli Espargarò, Pol ed Aleix e per il britannico Bradley Smith. Il sammarinese Alex de Angelis (in sella alla Yamaha Open del Forward Racing) partirà dalla settima fila, mentre il ternano dello Iodaracing Danilo Petrucci in ottava dopo i problemi avuti ieri nelle qualifiche. Tutto pronto, 28 i giri da percorrere per 118.328 km, si spengono i semafori, al via il più veloce è il poleman Jorge Lorenzo, scattato davanti a Rossi, Marquez, Iannone, Dovizioso, Pol Espargarò, Pedrosa e Aleix Espargarò. Finisce subito la gara del francese Mike di Meglio, rider del Team Avintia, caduto senza conseguenze.

Il primo giro si chiude con Lorenzo al comando e Rossi e Marquez ad inseguire. Cade anche Danilo Petrucci, rider ternano dello Iodaracing. C’è grande lotta tra Rossi e Marquez, che si scambiano la posizione. Il pesarese sembra in grande forma e ricordiamo che stamattina ha ottenuto il miglior tempo del warm up. Si chiude anche il secondo giro, Lorenzo è ancora al comando ma dietro continuano i sorpassi tra Rossi e Marquez, questa volta prima alla Rio 1 e poi alla Rio 3.

Rossi recupera su Lorenzo, il pesarese tenta l’attacco nel corso del terzo giro, passa Lorenzo, che però risponde, ma che poi deve arrendersi al pesarese che ora è in testa! Marquez non vuol far scappare Rossi e anche lui attacca Lorenzo, prendendosi la seconda posizione.

Il quarto giro si chiude con Rossi al comando, davanti a Marquez, Lorenzo, mentre Iannone, Pedrosa e Dovizioso sono più staccati. Attacco di Pedrosa, che entre su Iannone, che deve rialzare la sua Desmosedici. L’abruzzese perde due posizioni, visto che ad approfittare della manovra è anche Andrea Dovizioso. Finisce intanto la gara di Stefan Bradl, che ha perso il controllo della Honda RC213V del Team LCR.

Davanti Rossi e Marquez si marcano, ma attenzione, caduta per Marc Marquez! Il campione in carica ha perso l’avantreno della sua RC213V alla seconda curva del carro! Prova a ripartire ma la moto è spenta. Passano gli avversari, i commissari aiutano lo spagnolo a ripartire, ma ormai la sua gara è compromessa. Un vero colpo di scena che ora permette a Rossi di guidare la gara cn oltre due secondi di vantaggio su Lorenzo.

Il sette volte campione del mondo della Top Class potrebbe quindi tornare al successo nella sua Misano, un successo che gli manca dal Gran Premio d’Olanda dello scorso anno. Marquez transita in ventesima posizione, mentre il vituale terzo gradino del podio è di Dani Pedrosa. Le Ducati di Dovizioso e Iannone sono in quarta e quinta posizione. La Top Ten è chiusa da Pol Espargarò, Bradley Smith, Cal Crutchlow, Alvaro Bautista e Aleix Espargarò.

Rossi è saldamente al comando, Lorenzo non sembra in grado di raggiungerlo e il suo distacco aumenta, raggiungendo quasi i tre secondi. Si interromperebbe anche il digiuno di vittorie della Yamaha, che non vince una gara dallo scorso anno, ma che qui ha vinto nelle ultime tre edizioni con Jorge Lorenzo.

Ultimi giri di gara, Valentino Rossi è saldamente al comando, così come Jorge Lorenzo è forte della sua seconda posizione. La terza piazza è invece ancora in dubbio, Dovizioso si riavvicina a Pedrosa e cercherà di agguantare il podio. Ultimo giro, Rossi vince davanti a Lorenzo e Pedrosa.

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162 commenti
  • cristian ha detto:

    Dovresti pulirti la bocca invece di bestemiare stro nnnn za teeee…!!!

    1. H954RR ha detto:

      Sei solo inconsiderabile e povero.

  • cristian ha detto:

    Non devi considerare me’ leggi i risultati sono scritti sono li’ se sai leggere allora dati un po’ di informazione prima di uscire con certe baggianate portato dal tuo animo mozzicone

    1. H954RR ha detto:

      I risultati ???
      Ancora ?!
      Non sto neanche a riportarli per l’ennesima volta i numeri o i risultati di entrambi tra il pilotino e l’unico nello stesso periodo che hanno corso assieme (unico periodo confrontabile per logica e intelligenza) il quale è imbarazzante per il tavullianetto perchè tanto per risultati e numeri vedete solo quelli che volete e più vi fa comodo ergo è completamente inutile, passo e chiudo con te, saluti saccente.
      Ahahahahahahah “neuronica”… proprio tu dici a me, l’assenza di risultati ha caricato una bomba di frustrazione che appena una garetta (una all’anno) vinta ha fatto esplodere ahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahah ripigliati invasato !!!

      1. cristian ha detto:

        H954RR, scusa ma come fai a dire io vedo i risultati dello stesso periodo ma stai scherzando? parli di Stoner Rossi? Se parli di stoner allora ti ho appena scritto e posto un grafico 2007 ha vinto stoner 2008/2009 Rossi e Stoner era li’ grande genio. Se parli di Marquez Rossi non possiamo farci niente se quando Rossi garegiava e vinceva, Marquez era ancora nello Scro…….ttto del padre senza offesa, poi se vuoi paragonare oggi allora sei ridicolo veramente Rossi ha 35 anni con una storia scritta, Quanti ne ha Marquez?e che cosa ha scritto di così eclatante da superare il vecchietto pilotino come dici tu’?? genio rispondi , per logica se parli per appunto logica e non riesci a capire tutto ciò allora neurologicamente fatelo dire sei molto tarato, e con questo chiudo io il discorso con te’ perché non hai succo sei vuoto e ti trovo ridicolo veramente scusami ma ti trovo ridicolo, e ti giudicherei da come parli il meno adatto in materia dimostri di non capire un c……. di moto, magnati la pizza che ti riesce meglio, ciao e buona vita!!!

      2. cristian ha detto:

        io invasato tu proprio sfasato.

      3. cristian ha detto:

        ooooo BOOOOIIIIIIII

  • cristian ha detto:

    ridicolo si povero che sei tu’ i record le vittorie e tutto il resto e li’ , e sarei inconsiderabile io perche’ smentisco le tue illazioni ridicole con la storia e i fatti? sei tu l’inconsiderabile e con una fantomatica ignoranza sportiva e forse pure neuronica.

  • cristian ha detto:

    adesso verro’ banato e ripreso dalla redazione solo perche’ dico la verità e perché la redazione e simpatizzante honda haaaaaaaa

  • cristian ha detto:

    Valentino Rossi (Urbino, 16 febbraio 1979) è un pilota motociclistico italiano.

    Tra i piloti più titolati del motociclismo in virtù dei nove titoli conquistati, è l’unico pilota nella storia del Motomondiale ad aver vinto il mondiale in quattro classi differenti: 125 (1), 250 (1), 500 (1) e MotoGP (6). Detiene inoltre il primato del numero di Gran Premi disputati consecutivamente nel mondiale di velocità, con 228 presenze.[1] È inoltre proprietario del team SKY Racing Team VR46 in Moto3.
    Biografia[modifica | modifica sorgente]
    È figlio di Graziano Rossi, a sua volta pilota motociclistico a cavallo degli anni settanta e ottanta; Valentino ha sempre usato in gara il numero 46 per le sue moto (anche quando ha avuto più volte la possibilità di sfoggiare il numero 1 di campione in carica), lo stesso precedentemente utilizzato nel Motomondiale dal padre Graziano.

    Ha un fratellastro minore da parte di madre, Luca Marini, anche lui pilota di moto.[2]
    Carriera[modifica | modifica sorgente]
    Motociclismo[modifica | modifica sorgente]
    Gli inizi[modifica | modifica sorgente]
    Spostatosi in tenera età a Tavullia, Rossi inizia a prendere confidenza con i motori fin da piccolo, mostrando subito il suo talento. Inizia coi kart grazie al padre Graziano, che corse nel motomondiale negli anni settanta; passa poi molto velocemente alle più economiche minimoto, che al tempo non avevano ancora avuto lo sviluppo odierno, e prende la prima licenza come pilota del Moto Club Cattolica, sodalizio pioniere delle gare di minimoto. Fa le sue prime esperienze e gare presso la pista Motorpark a Cattolica, la prima omologata FMI.

    A 13 anni prova per la prima volta la Aprilia Futura 125, ma il debutto nel campionato Sport Production lo fa nel 1993 in sella alla Cagiva Mito 125, gestita da Claudio Lusuardi. Nel 1994 partecipa contemporaneamente ai campionati Sport Production e GP italiani, riuscendo a vincere il campionato delle derivate di serie ed a fare esperienza sui prototipi da GP. L’anno successivo vince il campionato italiano della classe 125 e si classifica terzo nell’europeo della stessa categoria. Da quando ha debuttato in classe 125, nel 1996, fino al GP del Mugello 2010 Rossi non ha mai saltato una gara.

    Classe 125
    La stagione 1996 del motomondiale sancisce l’esordio nel campionato del mondo di Valentino Rossi. Dopo alcune prestazioni di rilievo, ottiene la sua prima vittoria nel Gran Premio della Repubblica Ceca, a Brno, dopo aver conquistato anche la sua prima pole position; ottiene inoltre un terzo posto in Austria e conclude la stagione al 9º posto con 111 punti.Nel 1997 passa dal team AGV al Team ufficiale Nastro Azzurro Aprilia e ottiene il suo primo titolo mondiale in sella alla RS 125 con 321 punti iridati. Nel corso della stagione ottiene undici vittorie (Malesia, Spagna, Italia, Francia, Olanda, Imola, Germania, Brasile, Gran Bretagna, Catalogna e Indonesia), un secondo posto in Austria, un terzo posto in Repubblica Ceca e quattro pole position (Malesia, Olanda, Imola e Germania). A questo punto Rossi passa alla 250.

    Classe 250[modifica | modifica sorgente]
    A partire dal 1998 corre nella classe 250. Trascorre il primo anno all’interno del team Nastro Azzurro, il cambio di cilindrata segna anche il passaggio dalla squadra di Mauro Noccioli a quella di Rossano Brazzi. Conclude la stagione al 2º posto con 201 punti, 23 in meno di Capirossi; nel corso della stagione ottiene cinque vittorie (Olanda, Imola, Catalogna, Australia e Argentina), tre secondi posti (Spagna, Italia e Francia) e un terzo posto in Germania.

    Nel 1999, unico pilota del team ufficiale Aprilia Grand Prix Racing, si laurea campione del mondo della 250 con 309 punti; ottiene nove vittorie (Spagna, Italia, Catalogna, Gran Bretagna, Germania, Repubblica Ceca, Australia, Sudafrica e Brasile), due secondi posti (Olanda e Imola), un terzo posto in Argentina e cinque pole position (Malesia, Francia, Olanda, Germania e Argentina).
    Classe 500 e MotoGP[modifica | modifica sorgente]
    Gli anni con la Honda (2000-2003)Il 2000 è l’anno del passaggio alla classe 500 e del cambio di scuderia. Firma, infatti, un contratto con la Honda e convince la casa giapponese ad avere l’assistenza di Jeremy Burgess, esperto Capo tecnico precedentemente al servizio di Mick Doohan e libero dopo il ritiro di quest’ultimo l’anno prima. Anche lo sponsor principale, Nastro Azzurro, lo segue nella nuova avventura, supportandolo con lo staff Mkt e pr., che lo aveva seguito dall’anno della vittoria del primo campionato mondiale in 125. Nella stagione di esordio, vince due GP (Gran Bretagna e Brasile) ed è vicecampione del mondo con 209 punti, dietro a Kenny Roberts Junior; oltre alle due vittorie, ottiene tre secondi posti (Germania, Repubblica Ceca e Pacifico) e cinque terzi posti (Spagna, Francia, Catalogna, Portogallo e Australia).

    Nel 2001, ultima stagione prima della sostituzione di questa classe con la MotoGP, vince il terzo titolo iridato; ottiene undici vittorie (Giappone, Sudafrica, Spagna, Catalogna, Gran Bretagna, Repubblica Ceca, Portogallo, Pacifico, Australia, Malesia e Brasile), un secondo posto in Olanda, un terzo posto in Francia, quattro pole position (Sudafrica, Spagna, Italia e Catalogna) e 325 punti iridati. Sempre nel 2001, si cimenta nella prova più importante del Mondiale Endurance per le case giapponesi, la 8 Ore di Suzuka, imponendosi assieme all’allora compagno di marca (e pilota ufficiale Superbike) Colin Edwards.

    Il Motomondiale 2002 fu il primo della nuova classe MotoGP, caratterizzata dai nuovi motori a quattro tempi da 990 cm³. Rossi, alla guida della nuova RC211V a cinque cilindri, ottiene 11 vittorie (Giappone, Spagna, Francia, Italia, Catalogna, Olanda, Gran Bretagna, Germania, Portogallo, Brasile e Australia), quattro secondi posti (Sudafrica, Pacifico, Malesia e Comunità Valenciana), sette pole position (Giappone, Sudafrica, Spagna, Francia, Italia, Olanda e Gran Bretagna) e 355 punti iridati, che gli consentono di vincere il quarto titolo mondiale.

    Nell’anno successivo vince nuovamente il titolo con 357 punti, nove vittorie (Giappone, Spagna, Italia, Repubblica Ceca, Portogallo, Brasile, Malesia, Australia e Comunità Valenciana), cinque secondi posti (Sudafrica, Francia, Catalogna, Germania e Pacifico), due terzi posti (Olanda e Gran Bretagna) e nove pole position (Giappone, Francia, Italia, Catalogna, Repubblica Ceca, Brasile, Malesia, Australia e Comunità Valenciana). In questa stagione ha concluso tutte le gare sul podio.
    Campione con la Yamaha (2004-2005)
    Nella stagione 2004 Rossi passa dalla Honda alla Yamaha, seguito da quasi tutti gli elementi chiave della vecchia squadra, come il capotecnico australiano Jeremy Burgess, con lui sin dalla prima stagione in Honda nel 2000. Rossi vince il Motomondiale 2004 con 304 punti iridati, a dodici anni di distanza dall’ultima vittoria di un pilota Yamaha, lo statunitense Wayne Rainey. Nel corso della stagione ottiene nove vittorie (Sudafrica, Italia, Catalogna, Olanda, Gran Bretagna, Portogallo, Malesia, Australia e Comunità Valenciana), due secondi posti (Repubblica Ceca e Giappone) e cinque pole position (Sudafrica, Spagna, Olanda, Gran Bretagna e Malesia). In questa stagione il suo compagno di squadra è stato Carlos Checa.

    Anche nel 2005 Rossi vince la competizione con 367 punti, divenendo campione del mondo con quattro gare di anticipo, a Sepang, il 25 settembre. Conquista 11 vittorie su 17 gare (Spagna, Cina, Francia, Italia, Catalogna, Olanda, Gran Bretagna, Germania, Repubblica Ceca, Qatar e Australia), 16 podi complessivi (tre secondi posti (Portogallo, Malesia e Turchia) e due terzi posti (Laguna Seca e Comunità Valenciana). In questa stagione ha corso in coppia con Colin Edwards, che sarà suo compagno di squadra anche nei due anni successivi.

    La crisi di risultati (2006-2007)[modifica | modifica sorgente]
    Il 2 agosto 2006, Rossi firma il rinnovo contrattuale con la Yamaha. Nella stagione 2006 Rossi si classifica al secondo posto con 247 punti. Nell’ultima gara perde il primo posto in classifica, ottenuto all’Estoril, venendo definitivamente superato dal nuovo campione del Mondo Nicky Hayden, che viola l’imbattibilità quinquennale di Rossi. Ottiene comunque 5 vittorie (Qatar, Italia, Catalogna, Germania e Malesia).
    Nel 2007 si classifica al terzo posto finale, dietro al nuovo campione del mondo della Ducati, Stoner, e al pilota della Honda Pedrosa. Vince quattro gran premi, nell’ordine: Jerez, Mugello, Assen e Estoril (dove dedica la vittoria a Colin McRae, scomparso il giorno precedente); arriva secondo a Losail, Shanghai, Montmeló e ottiene un altro podio a Phillip Island arrivando terzo; ottiene inoltre dei piazzamenti di minor rilievo a Istanbul (decimo posto) e a Le Mans (sesta posizione).Nelle qualifiche dell’ultimo GP a Valencia, Rossi, a causa di una caduta, si procura un trauma multiplo alla mano destra. L’aiuto della clinica mobile gli consente di partecipare comunque alla gara, dalla quale però si ritira per un guasto elettronico. Durante quest’ultimo fine settimana avverrà la comunicazione ufficiale del suo passaggio alle gomme giapponesi Bridgestone, dopo diversi anni con le Michelin.

    La rivincita, la riconferma e l’infortunio (2008-2010)[modifica | modifica sorgente]
    Nel 2008 è ancora in sella alla Yamaha. Nelle prime tre gare, Stoner, Pedrosa e il debuttante compagno di squadra Lorenzo si alternano sul gradino più alto del podio. Successivamente Rossi riconquista la prima posizione in classifica mondiale con tre vittorie consecutive nei gran premi di Cina, Francia ed Italia. Nel Gran Premio di Francia, a Le Mans, raggiunge le 90 vittorie in carriera, al pari di Angel Nieto.

    A partire dal Gran Premio degli USA di Laguna Seca, Rossi conquista una serie di vittorie, a Brno, Misano Adriatico, Indianapolis e Motegi. Il 22 giugno 2008 Valentino ha corso a Donington Park il suo 200º Gran Premio, giungendo secondo alle spalle di Casey Stoner; sullo stesso circuito, nel 2002, Rossi aveva raggiunto il traguardo dei 100 GP e, curiosamente, la vittoria numero 46.

    Ad Indianapolis, dove il 14 settembre 2008 le moto gareggiano per la prima volta, Rossi conquista la vittoria che gli consente di superare, con 69 vittorie tra 500 e MotoGP, il record assoluto detenuto in precedenza da Giacomo Agostini. A Motegi Rossi, con tre gare di anticipo rispetto alla fine del campionato, torna a laurearsi campione del mondo, arrivando a 8 titoli iridati: 1 in 125, 1 in 250 e 6 tra 500 e MotoGP. Ottiene un’ulteriore vittoria a Sepang.
    Tra i dati statistici, da segnalare i 373 punti in campionato e 7 ulteriori piazzamenti sul podio: i secondi posti in Spagna, Catalogna, Gran Bretagna, Germania e Australia, e i terzi posti in Portogallo e a Valencia; ottiene anche due pole positions (Mugello e Indianapolis). La stagione 2009 inizia con due secondi posti, in Qatar (dietro a Stoner) e in Giappone (gara in cui parte dalla pole ma giunge alle spalle di Lorenzo), e la vittoria in Spagna a Jerez.

    Nella gara successiva, a Le Mans, giunge sedicesimo al traguardo, fuori dalla zona punti; ritorna sul podio, ottenendo un terzo posto, al Mugello (Gran Premio del quale aveva vinto le precedenti sette edizioni) e ottiene la vittoria in Catalogna, dopo una gara combattuta con Lorenzo e un sorpasso all’ultima curva.

    Il 27 giugno 2009, in occasione del Gran Premio d’Olanda ad Assen, Rossi ottiene la sua centesima vittoria in carriera, festeggiata con l’ostensione, al termine della gara, di uno striscione recante le foto di tutte le vittorie da lui ottenute sino ad allora.

    A Laguna Seca ottiene il secondo posto alle spalle di Pedrosa e davanti a Lorenzo e Stoner, mentre in Germania conquista la pole sul bagnato e la vittoria in gara dopo un duello col compagno di squadra. Nel Gran Premio di Gran Bretagna, dopo aver ottenuto la pole position, conclude la gara al quinto posto, dopo esser stato vittima di una caduta mentre si trovava in testa.La stampa sportiva ha erroneamente annunciato[3] che il 19 luglio 2009, sul circuito del Sachsenring, Valentino Rossi avesse eguagliato il record assoluto di Giacomo Agostini, conquistando il podio numero 159 della sua carriera. Tale equivoco scaturì dal mancato computo dei risultati ottenuti dal campione bergamasco nella Formula 750 che, dal 1977 al 1979, era compresa nelle classi del Motomondiale. Su 190 Gran Premi disputati, Agostini ha conquistato 162 podi e 123 vittorie. Rossi ha poi conquistato il 163º podio, alla 223ª gara disputata, arrivando 3º nel Gran Premio motociclistico della Malesia 2009.

    In Repubblica Ceca conquista pole e vittoria, davanti a Pedrosa, con i due principali rivali per la lotta iridata fuori causa (Lorenzo infatti è caduto, mentre Stoner non ha preso parte a questa e alle successive due gare a causa di problemi fisici). Nel Gran Premio di Indianapolis, invece, cade, mentre Lorenzo conquista la vittoria; la settimana successiva, nel Gran Premio di San Marino, Rossi ottiene pole position e vittoria, precedendo i rivali diretti per il titolo, Lorenzo e Pedrosa. Nel Gran Premio del Portogallo ottiene invece il quarto posto, alle spalle di Lorenzo, Stoner (appena rientrato dall’infortunio) e Pedrosa.

    A Phillip Island Rossi giunge secondo, dietro a Stoner, mentre Lorenzo è vittima di una caduta nelle prime fasi della gara; la giornata è stata tuttavia condizionata da un lutto familiare: infatti, da poche ore era a conoscenza del suicidio del secondo marito di sua madre. Il cospicuo vantaggio guadagnato sul secondo in classifica, Jorge Lorenzo, ha consentito a Valentino Rossi di laurearsi per la nona volta campione del mondo nella gara successiva, il Gran Premio della Malesia,[4] caratterizzata dal maltempo; Rossi conclude al terzo posto, dopo esser partito dalla pole, dietro a Stoner e Pedrosa, ma davanti Lorenzo.
    Il 25 ottobre 2009, dopo la conquista del suo nono titolo mondiale, Rossi ha eguagliato Carlo Ubbiali e Mike Hailwood, conseguendo un numero di titoli mondiali inferiore solo a quelli vinti da Giacomo Agostini e Angel Nieto. La stagione si conclude con la piazza d’onore alle spalle di Pedrosa nel Gran Premio della Comunità Valenciana, davanti al compagno di squadra.

    La stagione 2010 inizia con una vittoria in Qatar, davanti al compagno di team Jorge Lorenzo e ad Andrea Dovizioso (team ufficiale HRC), vittoria favorita anche dalla caduta di Stoner, che sino ad allora era al comando della gara. In Spagna si classifica terzo, mentre in Francia arriva secondo dopo essere partito dalla pole position. Tuttavia il 5 giugno, durante le prove del Gran Premio d’Italia presso il circuito del Mugello, Valentino cade a causa di un high side, riportando la frattura scomposta ed esposta di tibia e perone, infortunio per il quale subisce un intervento chirurgico presso il CTO di Firenze. Nonostante si prospettassero lunghi tempi di recupero (la prognosi iniziale era di almeno due mesi[5]), Rossi è riuscito a tornare in sella a una moto, sebbene ancora claudicante e costretto all’utilizzo delle stampelle, a poco più di un mese dall’infortunio.[6][7] Il ritorno alle competizioni avviene al Gran Premio di Germania, che si è disputato il 18 luglio presso il circuito del Sachsenring, dopo aver ricevuto l’autorizzazione a correre da parte dei medici del circuito.[8] L’infortunio non gli ha consentito di prender parte a quattro Gran Premi, vinti da Pedrosa (Italia) e Lorenzo (Gran Bretagna, Olanda e Catalogna). Durante l’assenza è stato sostituito dal collaudatore giapponese Wataru Yoshikawa.E proprio in Germania Rossi ottiene un quarto posto, dopo un’accesa lotta con Stoner, negli ultimi giri della gara, per il gradino più basso del podio, quindi la settimana successiva, nel Gran Premio degli Stati Uniti, riesce a ottenere un altro terzo posto. Al termine della pausa estiva, Rossi ottiene il quinto posto nel Gran Premio della Repubblica Ceca ed il quarto ad Indianapolis; a Misano, invece, conquista il terzo posto, al termine di una gara funestata dall’annuncio della morte del centauro giapponese Shoya Tomizawa a seguito dei gravi traumi riportati in un incidente nella gara di Moto 2, svoltasi immediatamente prima della MotoGP.

    Nel nuovo Gran Premio d’Aragona, disputato in sostituzione della prova ungherese, giunge sesto. Nella gara successiva, il Gran Premio del Giappone a Motegi, Rossi, dopo un duello serrato con Lorenzo, riesce a salire sul gradino più basso del podio, mentre la settimana successiva in Malesia, torna a vincere, precedendo sul traguardo Dovizioso e Lorenzo, laureatosi matematicamente campione del mondo.[9] È terzo in Australia una settimana dopo,[10] mentre in Portogallo occupa la piazza d’onore. Conclude il motomondiale 2010 e la sua esperienza con la Yamaha conquistando il gradino più basso del podio al Gran Premio della Comunità Valenciana, piazzamento che gli vale il terzo posto nella classifica iridata dopo Lorenzo e Pedrosa e immediatamente davanti a Stoner.

    Il biennio in Ducati (2011-2012)
    Nel dopo-gara del GP della Repubblica Ceca è stato dato l’annuncio ufficiale del passaggio del centauro di Tavullia dalla Yamaha alla Ducati per le stagioni 2011 e 2012.[11] In tale biennio deludente non ha mai ottenuto una vittoria in un Gp, collezionando quattro ritiri e tre podi; secondo dichiarazioni, successive a tale periodo, da parte dell’interessato, il problema era legato al mezzo, che non permetteva di essere guidato a modo (l’unico che sia riuscito a guidarlo sarebbe stato Casey Stoner)[12] ed agli impedimenti da parte del gruppo dirigente e tecnico, che non accoglieva le richieste dei guidatori[13].

    La prima stagione inizia con un settimo posto in Qatar,[14] mentre in Francia a Le Mans Rossi ottiene il suo primo podio con la Ducati, giungendo terzo al traguardo alle spalle di Stoner e Dovizioso[15], mentre in Giappone cade e si ritira; stessa cosa succede in Australia: caduto a 15 giri dal termine.

    Il 23 ottobre 2011, durante il 2º giro del Gran Premio della Malesia, rimane coinvolto, insieme con Colin Edwards, nell’incidente che porta alla morte Marco Simoncelli; dopo l’incidente la gara verrà, prima sospesa, poi annullata. Il drammatico incidente ha particolarmente colpito il pilota di Tavullia, il quale aveva instaurato un profondo legame di amicizia con Marco. Due settimane dopo, nell’ultimo appuntamento del Motomondiale 2011, il Gran Premio della Comunità Valenciana, finisce la gara anticipatamente a causa di un contatto con Álvaro Bautista, pilota Suzuki, che ne causa la caduta durante il primo giro. Termina la stagione al 7º posto con 139 punti, per la prima volta mai vincitore di un Gran Premio in una singola stagione.Rossi inizia la stagione 2012 con il decimo piazzamento in Qatar, in Francia giunge in seconda posizione, superando Casey Stoner all’ultimo giro ed ottenendo il primo podio della stagione, nella gara di Assen taglia il traguardo in tredicesima posizione per un problema alla gomma, che lo ha costretto ad effettuare un pit stop. A Laguna Seca si ritira a seguito di una caduta al penultimo giro e il 10 agosto 2012, con un comunicato sul suo sito ufficiale, la Ducati annuncia la fine del rapporto con Rossi al termine dell’anno; poco dopo, la Yamaha annuncia di aver trovato l’accordo col pilota italiano per le stagioni 2013 e 2014. Rossi giunge secondo nel Gran Premio di San Marino. Termina la stagione al 6º posto con 163 punti. Verso la fine del campionato ha rilasciato un’intervista sui due anni in Ducati, definendoli come un errore in quanto scarni di risultati;[16] decide quindi di chiudere qui l’esperienza con la rossa di Borgo Panigale.
    Il ritorno in Yamaha (2013-)
    Dopo l’incolore biennio in Ducati, per la stagione 2013 Rossi decide di tornare in Yamaha, dove va nuovamente a far coppia con lo spagnolo Lorenzo, campione in carica.Al debutto stagionale, il 7 aprile in Qatar, Rossi ottiene il secondo posto proprio dietro al compagno di squadra, e davanti all’esordiente Márquez. Dopo un sesto posto in Texas e un quarto a Jerez, ha una battuta d’arresto in Francia dove chiude dodicesimo, a causa di una caduta mentre lottava per il podio, e al Mugello, in cui esce di gara ancora per una caduta, durante il primo giro, per via di un contatto con Bautista. Ritorna tra i primi in Catalogna classificandosi quarto dietro Lorenzo, Pedrosa e Márquez. La prima ed unica vittoria della stagione matura ad Assen – circuito storicamente favorevole a Rossi, che consegue l’ottavo successo della sua carriera sul tracciato olandese –, dove l’italiano s’impone su Márquez e Crutchlow.[19]

    Nei successivi appuntamenti al Sachsenring e a Laguna Seca si mantiene sul podio, in entrambe le occasioni sul terzo gradino. Con la prova di Indianapolis ha invece inizio una sequenza di quattro quarti posti consecutivi, proseguita poi a Brno e Silverstone, e chiusa a Misano. Nel finale di stagione, torna a salire sul podio in Aragona e in Australia, risultati intervallati ancora da un quarta piazza a Sepang e da un sesto posto a Motegi. Rossi conclude la stagione 2013 cogliendo l’ennesimo quarto posto a Valencia: è questa anche la posizione finale con cui il pesarese termina il campionato piloti, a 237 punti in classifica; il piazzamento rispecchia l’andamento globale della stagione, con Rossi spesso lontano dalla lotta al vertice ad opera del trio spagnolo Lorenzo-Márquez-Pedrosa.[20]

    Nella gara d’esordio del 2014 giunge secondo in Qatar, dietro al campione del mondo Márquez, mentre nei successivi due appuntamenti in Texas e in Argentina conclude rispettivamente ottavo e quarto. Infila poi una serie di quattro podi consecutivi che permettono al pilota di issarsi al secondo posto della classifica generale; in Italia, con un terzo posto, taglia il traguardo dei 300 Gran Premi in carriera. A luglio 2014 annuncia nel frattempo di aver rinnovato l’accordo con la Yamaha per altri due anni. A Indianapolis giunge terzo, piazzamento poi replicato a Brno – arrivando, per la prima volta in stagione, davanti all’iridato in carica Márquez – e Silverstone. Torna al successo, dopo un anno, trionfando a Misano davanti al compagno di squadra e a Pedrosa.[21]

  • cristian ha detto:

    vedi di mettere la carriera di stoner unita a quella di Marquez assieme se riescono ad eguagliare la meta’ della carriera di Rossi eccoti la prova del pilotino saluti a tutti belli e Brutti

  • cristian ha detto:

    Salve vorrei spendere 4 parole rivolte alla redazione che mi manda una e-mail con su scritto notiamo dalla moderazione che stai usando termini offensivi, allora gentilissimi signori perché non notate leggendo sopra le mie risposte, a certi personaggi che hanno usato prima di me’ e nei miei confronti termini offensivi??? AAAA giusto solo perché come voi trattasi di simpatizzanti honda allora possono permettersi di usare termini offensivi vero? e adesso se proprio volete banarmi fate pure e’ una vostra scelta. grazie della gentilissima attenzione signori della redazione .

  • cristian ha detto:

    guarda proprio di cuore ve lo dico andate a Fanculo redazione e ora bannami pure

  • supermariacion ha detto:

    HR54ZXR…domenica hai visto che garona???? Ci sarebbe piaciuta vedere la tua faccia mentre rossi sorpassava il migliore amico del gatto spelacchiato!! AHHAHAHHAHAHAHHA RILASSATI, ROSSI E’ GIA’ LEGGENDA, CON O SENZA LE TUE TEORIE DA BAR.

  • cristian ha detto:

    HR54ZXR pensa che io al bar neanche ci vado, poi teorie da bar??? non sono teorie mie ti ho postato solo un po’ della storia di Rossi non e’ teoria sono fatti scritti ignorante, io faccio il meccanico da 30 anni sulle moto e macchine ho vinto svariati rally in Sardegna, tu invece cosa fai il colf? impara a leggere prima di dire teorie non ho fatto altro che scriverti un po’ di storia, quando vedete i risultati vi zittite ammattendo che Rossi e’ una leggenda mentre poco prima insinuate il pilotino il buff…ne, ciao fai buona giornata persone come te’ non sarebbero neanche da rispondere saluti vivissimi

  • cristian ha detto:

    Poi scusa ci sarebbe piaciuto vedere la tua faccia, ma perché non ti fai per solo, che scrivete in 6? sei tu a scrivere non gli altri perciò pensa col tuo cervello sempre se ne detieni uno e non spalleggiarti con gli altri ignorantello, misurati e poniti in prima persona , i tuoi pensieri le tue teorie non e’ detto che le appoggino o la pensino come te’ gli altri, che hai bisogno di aiuto perché’ hai pochi neuroni a disposizione per poter scrivere due righe allora cerchi l’appoggio di altri??? hahahhaahhahahaha non ti scrivo più ho già reso l’idea di chi sei.

  • cristian ha detto:

    stonamiiiii77 ecco il tuo commento: 16 settembre 2014
    Stonami77 .
    Ciao Enea, si siamo fondamentalmente in sintonia e pienamente d’accordo sul fatto che i numeri vanno interpretati; l’oggettività Storica è quella dei numeri ed io ho volutamente contestualizzato l’epopea Ducati ed i suoi Alfieri…chiaro come il sole che il 7° e 6° posto finale di Rossi nel biennio Rosso non rappresenta il valore del pilota..per quello ci sono i 9 titoli mondiali e le centinaia di gare vinte (non ultima quella di Misano…da paura..), così come andrebbe contestualizzato lo stesso Stoner vs Dani nel 2012, Lorenzo vs Rossi nel 2010, Dani vs Nicky nel 2006 o Rossi vs Lorenzo oggi o lo stesso Marquez contro tutti in questi due anni (anche se è palese che attualmente è una spanna e mezzo sopra gli altri..)..l’esempio più lampante è che Nicky ha vinto un mondiale e Dani ZERO…detto questo credo che lo Stoner 2007-2010 abbia dimostrato molto di più che lo Stoner 2011-2012..così come penso che Valentino 2014 stia dimostrando molto di più che nel 2009 o nel 2010… Eccoti una risposta vorrei chiederti STONAMI77 COSA POTEVA FARE DI PIU’ VALENTINO ROSSI NEL 2009 CHE VINCERE ILO MONDIALE ??? HHAHAHAHAHAHAH SEI PROPRIO 00000 NEL 2009 HA VINTO IL NONO MONDIALE ROSSI PRIMA DI PARLARE E DI COMMENTARE AGGIORNATI EVITI FIGURE DI M……. hahahahahha ciaooo

    1. bibo ha detto:

      cristian confermo quello che ho detto
      rossi ha sempre avuto la pappa pronta
      quando è andato in yamaha ha avuto la moto nuova
      col 4 valvole per cilindro,contro le 5 che aveva precedentemente che rendevano il motore scorbutico,cosa sempre richiesta da altri ma mai adottata,per non andar contro alla filosofia costruttiva applicata alle moto di serie della casa del diapason
      e non dimentichiamoci che non cè andato da solo,si e portato a dietro il suo team mettendo in crisi il reparto corse honda
      e che dire dell anno che ,grazie allo zio,ricevette la fornitura bridgestone solo per lui????
      non sono favoritismi questi???

      1. supermariacion ha detto:

        si bibo, 7 titoli grazie alle valvole, moana era vergine nell’ano e tu sei un extraterrestre che cerca di illuminarci. Ricorda, biaggi è pelato e stoner (dopo essere andato in pappa) sta pasturando in laguna.

    2. bibo ha detto:

      il primo anno,anzi,le prime gare di rossi in ducati fanno notare di come stoner fosse superiore a rossi nel guidare la ducati
      se beccato i 2 secondi al giro come tutti gli altri
      e dico le prime gare perche sono quelle dove la ducati non era ancora stata snaturata da burges e rossi…vincente ma difficile da guidare…
      solo casey cè riuscito!!!!!!!!!!!
      ripeto
      a bologna dovrebbero fare un monumento a stoner
      senza lui non avrebbero vinto niente
      STONER è UNA LEGGENDA DEL MOTOCICLISMO
      come per me lo era raney

  • bibo ha detto:

    supermaricon
    non avevo risposto a te
    avevo risposto a cristian
    questo per dire che se il mezzo non è competitivo,
    anche il mezzo secondo nel polso non avrebbe vinto niente di quello che ha vinto….
    :-)

  • cristian ha detto:

    Praticamente BIbo ci stay dicendo allora che Marquez non e’ un fenomeno come tutti voi dite, praticamente ci stai dicendo che se non avesse la honda che e’ 10 spanne più avanti di tutte le altre non vincerebbe niente hahhahahaah. poi un ‘altra cosa certo che lui si e’ portato il suo tim dietro dalla honda alla yamaha, quello non e’ un favoritismo, come si ricercano i piloti migliori per vincere e’ normale che anche la ricerca della squadra migliore per vincere no? poi per le gomme scusa hanno fatto una scelta mica le hanno puntato una pistola contro, e anche sulle gomme ricerchi qualcosa che possa essere il meglio possibile no? poi il mezzo per essere competitivo più degli altri deve essere elaborato e sviluppato al meglio, cioè competitivo diviene in base all’evoluzione che riescono a dargli assieme squadra e pilota no? E tutto un insieme di cose che ti sei scordato di dire, e non diciamo baggianate la yamaha non vinceva da secoli e non aveva proprio una moto pronta x Rossi comunque pensala come vuoi, e’ tuo diritto, e l’evidenza delle cose non sono come le esponi tu’. Anche con Stoner dopo svariati anni di studi della ducati prima di stoner le ha fato trovare e nascere una moto pronta potremo rimanere secoli a discutere di teorie , ma in pratica bisogna vedere cosa si scrive in carriera, e dire che Rossi ha vinto quello che ha vinto perché e’ stato favorito, non esiste ne in cielo e ne in terra ciao Bibo, comunque ripeto sei libero del tuo pensiero, metti pero in preventivo che potrebbe pur essere sbagliato ciao.

  • cristian ha detto:

    allora la honda vince grazie all’elettronica superiore a tutte che praticamente guida lei la moto non Marquez e non alle valvole che dici su Rossi hahahhahahaha che secondo me’ non sai neanche che compito di funzionalità ha una valvola, queste sono solo scuse x dire qualcosa, nessuno mette in dubbio il pilota Marquez, e nessuno di noi tifosi di Rossi inventiamo stronzaggini, per offuscare la superiorità delle prestazioni honda che come detto prima oggi come oggi e dieci spanne superiore e veloce su tutte le altre, ciao buona vita Bibo.

  • cristian ha detto:

    Un’altra cosa ti dico e poi vado ok? Tu bibo parli di valvole favoritismi ecc ecc, ti faccio notare che quando Rossi vinceva in yamaha i mondiali, in allungo aveva una moto meno veloce della honda se ti ricordi o no? che doveva fare una marea di sorpassi a gara , non ricordi??? perciò come puoi dire tutte le cose che dici? vinceva con una moto sicuramente migliore in frenata e in agilità ma più lenta anche se non di tantissimo ma più lenta, invece oggi la honda e più veloce di tutte, perciò anche questo dovrebbe farti fare un piccolo ragionamento che c’era molto di più come pilota in Rossi che oggi Marquez in honda no? Senza nulla toglier a Marquez per quello che sta facendo ma quantomeno noi Rossettiani non ci rendiamo ridicoli come voi che per ogni cosa cercate di trovare delle illazioni ridicole per cercare secondo voi anche stupidamente di offuscare i meriti di un pilota grazie a tutti ciao.

  • bibo ha detto:

    adesso te la dico io una cosa
    sai cosa significa gomme uguali per tutti???
    significa che tutti devono avere lo stesso trattamento…
    togliere un secondo al giro con una mescola diversa ci vuole un attimo
    per toglier un secondo al giro con la ciclistica ci vogliono anni di studi…..
    QUINDI IL GOMMISTA FA L AGO DELLA BLIANCIA
    ET CAPI????????????????????????

  • cristian ha detto:

    Senti mi annoia pure risponderti sinceramente perché vuoi solo aver ragione tu, se le ha usate Rossi quelle gomme vuol dire che glielo hanno permesso di usarle e le avrebbero potute usare anche gli altri uno, poi come dici tu le donne danno mezzo secondo uno può dirti anche un elettronica superiore può dare secondi intelligentone, per il senso del tuo discorso dovrebbero correre tutti con moto uguali in tutto, altrimenti bisogna accertare che tutti possono trarre vantaggio come rossi sulle gomme Marquez sull’elettronica e via via andando cmq non ti rispondo più anzi guarda ti do ragione così sei contento, hai vinto bibo un gongolino Doro coccolatelo per bene ok? io ti ho risposto prima e ti ho parlato di altro,e tu’ come al solito eviti le risposte e levi altre scuse non ha proprio senso risponderti meglio darti ragione, senza offesa ok? ciao un saluto a tutti anche a te addios.

  • cristian ha detto:

    poi danno mezzo secondole gomme, ma le guardavi le gare quando correva con la yamaha si o no, la honda era piu’ veloce della yamaha ti vuole entrare in quella testa di non so proprio di cosa ce’ l’hai? e dv cazz lo dava mezzo secondo se doveva fare mille sorpassi per vincere le gare? tarato che non sei altro e ora te lo dico davvero fatti ricoverare perche’ proprio non ti va’ di capire e discutere con obiettivismo ciao Bibo

  • cristian ha detto:

    prima erano le valvole mo’ son le gomme, Bibo telefona a Rossi e chiedili se ti fa’ togliere una valvola dal tuo cervello e gommare le orecchie magari funzioni meglio guasto.

  • bibo ha detto:

    WAHAHHAAHHAHAHHAHHAHAA
    SEI PROPRIO OTTUSO!!!!!!!!!!!!!!!
    tanto la stagione dei funghi finisce presto!!!!!!!!!!

    1. cristian ha detto:

      menomale che la stagione dei funghi finisce presto BIBO, cosi’ essendo tu un fungo e pure guasto non velenoso ma proprio guasto scaduto, ti secchi e sparisci hahahahahahahahaha che risate mi faccio a leggere le tue stupidate pero’ devo proprio complimentarmi e ringraziarti Bibo mi fai sganasciare dalle risate coi tuoi rosi-coni bababababbahahahahahahhahahahah ciao amico caro.

  • cristian ha detto:

    Punto uno non ti ho offeso, secondariamente ti ho scritto primo che non sei degno di risposte l’ottuso sei tu’ perché vedi solo i favoritismi sugli altri e invece honda e’ uguale agli altri, poverello che sei , se vince e merito, se vincono gli altri allora sono favoriti aiutati ecc, allora non sai che dire e passi a dare dell’ottuso agli altri perché non sai proprio che inventarti, te l’ho già detto prima le valvole poi le gomme, poi anche la scusa si e’ portato la squadra dalla honda mentendo in crisi la honda, ma scusa l’ignoranza esiste, se una squadra e’ vincente e vuole continuare a vincere certo che uno se la porta dietro, erano obbligati a seguire Valentino con una pistola puntata addosso? o hanno deciso loro che voler fare della loro carriera e con chi andare? beviti un brodo che potrebbe oliarti le valvole del tuo cervello ristretto come un caffè fai buona vita, e leggi molto hai bisogno di documentarti che sei veramente scarso polemico, e pieno di scuse tecnicamente ridicole, e ti saluto amico Bibo non arrabbiarti se ti danno ragione, e sai bene a chi si da’ la ragione ……giusto? perciò non ce più bisogno di dilungarsi con te’ tanto hai già vinto non più il gongolino ma adesso sei migliorato a mongolino d’oro ciao

  • bibo ha detto:

    ciao ottusangolo!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
    prrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrr

  • cristian ha detto:

    Bibo hai talmente confidenza e dimestichezza che si capisce che la parola ottuso otusagonalmente ti appartiene proprio hhahahahahahahaha, non sai proprio cosa dire allora eviti i confronti tecnici e offendi la gente senza vedere e capire che l’aggettivo da te usato ti e’ molto familiare e ti appartiene perfettamente hhhhahahhahahahahahah

  • cristian ha detto:

    poverello Marc, e caduto anche oggi il fenomeno, mi spiace perché bravo, però comincia ad avere i primi problemi che evidenzia di non essere il fenomeno così avanti a tutti ihihihihihih, comunque vincerà questo mondiale, poverello Marc dai rimeti i piedini a terra e metti le gomme da bagnato la proxima volta, solo il buon Gesù cammina sopra l’acqua nessuno glielo ha detto? cmq son contento che nessuno si sia fatto male ciao a tutti belli e bruti ihhhhhhh

  • cristian ha detto:

    BIBOOOOOOOO tu sei proprio un c*****e!!! hhaahhahahahahahaha e se la redazione decide di bannarmi, vuol dire che l’oro sono l’altro che rimane hahahhahaha ma ciaooooo BIBBBBBBOOOOOOO!!!

  • cristian ha detto:

    ciao adios

  • cristian ha detto:

    BIBOOOOOOOO tu sei proprio un coglion…..!!! hhaahhahahahahahaha e se la redazione decide di bannarmi, vuol dire che l’oro sono l’altro che rimane hahahhahaha ma ciaooooo BIBBBBBBOOOOOOO!!!

  • cristian ha detto:

    BIBOOOOOOOO tu sei proprio un coglion…..ne!!! hhaahhahahahahahaha e se la redazione decide di bannarmi, vuol dire che l’oro sono l’altro che rimane hahahhahaha ma ciaooooo BIBBBBBBOOOOOOO!!!

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