MotoGP – Preview Valencia – Tecnicamente parlando, di Jeremy Burgess

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Con la forma particolare, stile anfiteatro, delle sue tribune, il Ricardo Tormo è una pista molto spettacolare anche se in un certo qual modo accartocciata su stessa, con una serie continua di curve strette, unite da corti rettilinei. L’ultimo lungo tornante sinistrorso e la veloce entrata nella prima curva, contrasta violentemente con il resto delle chicane e delle curve quasi geometriche del tracciato.

“Valencia non è una delle piste preferite di Valentino perché è stretta e tortuosa, ma vi ha comunque vinto nel 2004 e, l’anno scorso, è arrivato terzo partendo piuttosto indietro. Quindi sappiamo che la M1 va bene”, ha detto il capo tecnico di Rossi, Jeremy Burgess.

“Una delle grandi lezioni che abbiamo imparato quest’anno è che se oggi si vuole vincere in questa classe bisogna partire davanti, quindi useremo le prove libere per preparare gli assetti migliori sia per le qualifiche sia per la gara. “Tecnicamente non c’è molto da dire sulla pista, oltre al fatto piuttosto ovvio che si usano molto le marce basse e poco la manopola del gas. Il rettilineo posteriore e quello del traguardo sono gli unici punti veloci del tracciato. L’ultima lunga curva a sinistra è diversa da ogni altra al mondo e per questa ragione richiede un’attenzione speciale quando si prepara la moto in modo che sia veloce per la volta sul traguardo. Il resto del tracciato è anti-orario e lento e, davvero, non richiede ulteriori commenti”

Yamaha MotoGP

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