MotoGP Mugello, Qualifiche: Fantastica pole per Dani Pedrosa

Seconda pole del 2012 per lo spagnolo della Honda che precede Lorenzo e Barberà

MotoGP Mugello, Qualifiche: Fantastica pole per Dani PedrosaMotoGP Mugello, Qualifiche: Fantastica pole per Dani Pedrosa

Bellissime e combattutissime le qualifiche della classe MotoGP al Mugello, teatro del Gran Premio d’Italia Tim, nona tappa e giro di boa del motomondiale 2012. Con una temperatura di circa 30° nell’aria e 45° sull’asfalto i piloti non sono riusciti subito a ripetere i tempi delle Free Practice 3, quando era più fresco, ma se la son comunque giocata fino alla fine a suon di “caschi rossi” arrivando a tempi “monstre”.

La pole al termine dei quarantacinque minuti è andata a Dani Pedrosa (seconda pole del 2012 e ventunesima in MotoGP), pilota del Repsol Honda Team. Lo spagnolo fresco di rinnovo contrattuale ha fatto segnare un incredibile 1:47.284, tempo che forse solo Jorge Lorenzo in versione The Black Mamba”, il serpente più veloce del mondo, poteva battere, ma un problema elettronico alla sua Yamaha M1 proprio all’uscita della Bucine non gli e lo ha permesso. Un problema che ha fatto “imbestialire” il maiorchino che aveva dominato tutti i turni e che comunque visto il passo mostrato rimane il favorito per la gara di domani.

A completare la prima fila troviamo una Ducati, non una delle due ufficiali di Hayden e Rossi, ma la GP zero di Hector Barberà, che si prende una grandissima soddisfazione. La GP zero è la moto “scartata” da Rossi & C al termine dei test di Valencia 2011, una moto che ad oggi al Mugello dove la GP12 gira da sempre si permette il lusso di mettersi alle spalle quella che dovrebbe (e qui il condizionale è d’obbligo) essere l’evoluzione migliorativa della stessa. A questo punto a Borgo Panigale dovrebbero veramente iniziare ad interrogarsi sulla strada intrapresa, una strada che oggi mette si Hayden in quarta posizione ma anche un Valentino Rossi decimo a 1.218, un distacco abissale.

Aprirà appunto la seconda fila Nicky Hayden che con la GP12 ha girato in 1:47.671 mettendosi dietro un insolito Casey Stoner, che a differenza del solito ha girato molto non riuscendo però ad andare oltre il quinto tempo finale. Il pilota australiano ha preceduto le due Yamaha SAT del Team Tech 3 di Cal Crutchlow (scivolato senza conseguenze fisiche) e del nostro Andrea Dovizioso, che chiude a 467 millesimi dalla vetta e a soli 2 millesimi dal suo team-mate.

Chiudono la Top Ten la Honda RC213V del Team LCR dell’iridato 2011 della Moto2 Stefan Bradl, la Yamaha Factory di Ben Spies (scivolato al correntaio e ancora una volta peggior pilota della casa dei Tre Diapason) e appunto Valentino Rossi. Il pilota pesarese al contrario degli altri piloti ha provato a più riprese la nuova posteriore dura portata dalla Bridgestone e denominata 53.

Dietro al nove volte campione del mondo troviamo Alvaro Bautista, ultimo pilota dei prototipi con la Honda RC213V del Team Gresini. Lo spagnolo che nei turni di libere era caduto tre volte ha preceduto le CRT del Team Aspar di Aleix Espargarò e Randy de Puniet. Bene Michele Pirro, subito dietro con la FTR Honda del Team Gresini mentre Mattia Pasini e Danilo Petrucci chiudono rispettivamente in 17esima e 20esima posizione.

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33 commenti
  • Ridateci Imola ha detto:

    Se la Ducati fosse una meritocrazia Barbera verrebbe promosso nel team ufficiale e Rossi retrocesso nel clienti… Purtroppo come spesso succede in Italia la Ducati non è una meritocrazia quindi chi lavora a testa bassa,si impegna senza lamentarsi mai rimane indietro rispetto a chi ha soldi e nome.
    Comunque ducatisti(quelli veri) ricordatevi una cosa: se ci sarà qualcuno in grado di far uscire la Ducati dalla crisi non sarà certo Rossi, perchè recuperare un gap tecnico di 1,2 secondi si può ma ci vuole impegno, umiltà e fede nella causa, caratteristiche che Rossi decisamente non possiede.

    1. * Marco ha detto:

      il gap è tutto nella sua testa e nel polso ma soprattutto di testa , il crono NON mente . da licenziare ora seduta stante.

      la tristezza di uccio quando mister 9 tituli faceva decimo non ha prezzo.

  • * Marco ha detto:

    bel giro di pedrosa ma per la gara non c’è storia , lorenzo veramente in palla , felicità per barbera per un meritatissimo 3° posto ,( l’ha fatto 2 volte e senza scie ) contento per hayden che svolge bene il suo compito. Ducati-Audi non fate cazz@te di piloti c’è ne sono , umili , veloci , e costano 2 pacchi di pasta e chiunque riesce a fare quei vergognosi tempi .

  • AndreaG ha detto:

    Si di certo, in Ducati dovranno porsi molte domande.
    Il mezzo non è certo un granchè (può essere offeso come si vuole), ma metà del ragionamento deve per forza essere rivolto ai piloti.
    E’ una situazione che non vorrei certo gestire.

    Per il resto ottimo Pedrosa per la pole, ma bene o male, e questa è una bella cosa, i primi sono in un fazzoletto di decimi.
    Speriamo in una buona gara.

  • speed ha detto:

    0046 :con la moto scartata l’anno scorso dal Fenomeno,
    Barbera si qualifica in prima fila !!!!!con un secondo
    piu’ veloce del nove volte campione del mondo!
    che vergogna !!non sara’ venuto il tempo di andare
    in pensione?

  • Giulio Bernardini ha detto:

    La Ducati deve interrogarsi se l’investimento Rossi convenga ancora o no, non tanto il contrario.
    Ormai la situazione sta diventando tragicomica: in qualifica Hayden ha un altro passo, trova l’assetto giusto, anche se in gara un po’ perde perchè la coperta è corta. Ma almeno si fa vedere, va forte.
    Quando mai Rossi si è dovuto ridurre a copiare gli assetti del compagno di box?
    Che poi la squadra brancoli nel buio è senza dubbio, basti vedere dov’è Barberà con la Ducati d’epoca. Però Hayden fa la differenza.

  • Stonami77 ha detto:

    Brutte qualifiche da parte di Stoner; ma toriamo a domenica scorsa…ultimo giro con Stoner che non si accontenta del secondo posto e finisce la gara nella sabbia, regala 20 punti al suo diretto inseguitore…e 25 a Dani. A quel punto mi sono detto ” Grande strxnzxtx ha fatto questo quà”..infatti l’errore tattico è ancor più grave se si considera che nella prima parte della stagione la Yamaha e Lorenzo si sono rivelati un binomio micidiale..la Honda e Casey erano indietro di 25 punti…poi il regalo di Assen..e tu che fai? ti stendi???!! adesso caro Casey , dopo le deludenti prove e qualifiche del Mugello, ci ripenserai bene ai 20 punti buttati alle ortiche perchè ,se non sai fare i conti, li faccio io per te…domani se sei fortunato e non ti stendi potresti arrivare al terzo posto ( la più rosea della ipotesi..)e ciò significa -29 da Jorge ( probabile vincitore )…se non ti stendevi ad assen potevi tranquillamente arrivare al giro di boa appaiato al Maiorchino e sfruttare i nuovi aggiornamenti HRC previsti dopo il mugello per difendere il titolo di campione del mondo…invece adesso sei nella cacca perchè anche Dani ha iniziato ad andare forte..la colpa non è quella di provare a vincere sempre..quella ci stà…ma è quella di avere poca testa e di andare in bambola come appena le cose non girano per il verso giusto…spero tu possa smentirmi ma se lascierai punti per strada anche al Mugello ( e mi sembra altamente probabile ) allora un importante pezzo di n°1 sarà volato via dalla tua moto…perchè 30 punti a jorge versione 2012 saranno difficili da recuperare..e non dimentichiamoci di Dani.

  • Motopassion ha detto:

    Ragazzi pero cavolo, da tifoso di Valentino devo dire che mi fa un po inca….are, va bene poi in gara recupera ed è primo ducati ma cavolo in una qualifica se barberà ha fatto 3 e hayden 4 azz decimo?? partire davanti ogni tanto? La moto è la stessa di Hayden quindi poche cazz..ate, comincio seriamente a pensare che l impresa sia troppo grande per lui..troppo..

    1. Giulio Bernardini ha detto:

      Semplicemente, per uno che è abituato a vincere tutto, avere il timore di non poter lottare per la vittoria sega metà della motivazione.
      Il fatto di aver la certezza di non vedere il podio neanche col binocolo, sega l’altra metà di motivazione.

      1. Motopassion ha detto:

        si ok, ma cavolo sai che gli altri fanno quelle qualifiche e sai di avere un buon passo gara, diciamo discreto, fai anke un po di prove con le morbide e una qualifica degna, andava bene anke quinto dopo Hayden eh, ma almeno seconda fila, fossero arrivati 8 9 e 10 non direi nulla, ma 3 4 e decimo, capisci che da fan (non fanatico) mi aspetto di più da lui..non posso sempre giustificarlo..

  • luca ha detto:

    ragazzi non ce ne più,come dicono al mio paese
    GHE NE’ PEU !!!!
    A CASA VALE è FINITA ARRENDITI !!!!

    DUCATI SVEGLIAAAAAAA !!!!

    CI HANNO GIA’ PORTATO VIA MARQUEZ !!!!!

  • fatman ha detto:

    …grande Barbera…il 46 se ne deve andare, mi dispiace…EneA, dove sei? Il tuo idolo ha bisogno di esser difeso da chi nega l’evidenza, da quelli come te…son sicuro che in futuro quelli della federazione faranno in modo di farlo ri-vincere, ma ad oggi solo figure di m…@!!!
    Complimenti a Motopassion che si pone qualche domanda…per gli altri dico solo “tutto ha un inizio ed una fine”…rassegnatevi!!!

    1. EneA ha detto:

      HAHAHAHAHAHA pensi che sia una qualifica a farmi cambiare idea ???AHAHAHAHAHAHA :D

      Stoner le ha prese da pedro in qualifica… ma nessuno dice niente… Vale sta dietro hayden e tutti a fare caciara…!!!

      Tutti a dire “via Vale!!!” che comunque è avanti in classifica rispetto ad hayden…

      E nessuno nota che stoner è dietro al suo compagno pedrosa… in qualifica oggi ed in classifica generale… !!!

      Siete l’ipocrisia e la parzialità fatta persona…!!! ;)

      EneA

      1. nefas ha detto:

        eneA ha ragione al 100% !!! Siamo un popolo di memoria corta, esterofili e criticoni. La manfrina con Rossi fa pendant con quella di Schumacher. Se Rossi fa una bella gara allora son gli altri che hanno avuto sfortuna. Se Schumi fa la pole a Monaco (dove un’inezia d’errore si paga salatissima e può costare tutto) allora è solo la “zampata del vecchio leone”. Se Rossi non rischia la pelle sulla Ducati per stare davanti ad Hayden che a ogni giro mette in palio il suo osso del collo – un Hayden che ha bisogno di rischiare! – allora è considerato ormai incapace di andare ai massimi livelli. Se non sbaglio ogni tanto, da vecchio leone “sorpassato”, si è preso il lusso di passare Lorenzo e Stoner (e Stoner ne ha un ricordo freschissimo!). Ma in questo ultimo caso erano le gomme che si erano consumate allo sfortunato australiano. Uno Stoner che – nessuno osa dirlo apertamente – sbiscia come un pazzo e, sin che gli va bene, anche grazie a una super Honda, fa sovente la differenza. Ma poi, talora, si stende proprio come un Rossi agonizzante. . Ma se fosse capitato a Rossi cosa avrebbero blaterato i suoi detrattori?
        La verità è che nulla si perdona al genio! E Rossi, quale che sia il mezzo da guidare, va come nessun altro. Con la Ferrari F1 ha sfiorato il record della pista di Raikkonen. Con le vetture da rally si vede bene che, Loewe a parte, se la può battere con chicchessia. Ma sia sa, l’Italia è l’unico paese al mondo ove, attorno a uno stradino che lavora, staziona sempre una piccola folla di osservatori prodighi di consigli e di rilevazioni. Per uno che suda quattro che chiacchierano. Non fare e criticare è assai più facile che il contrario. C’è, infine, un aspetto affatto secondario: ovunque nel mondo, quale che sia il circuito, c’è sempre il 46 a farla da padrone: striscioni, bandiere etc.
        Ma si sa: è il mondo si sbaglia, mentre le galline di casa nostra – quelle che, eroicamente, orinano in bocca al vecchio leone solo e soltanto quando questo pare non potersi difendere! – starnazzano a più non posso. Quanto al buon gusto nel parlare di altre creature – e Rossi lo è! – e alla gratitudine per quanto il ns. campione ha sin qui fatto per il motociclismo italiano in particolare e per quello mondiale in genere, meglio non dire: tanto il buon gusto che la gratitudine sono merce pressoché scomparsa, vecchia, retrò.
        Nefas

      2. Stonami77 ha detto:

        Enea hai ragione…io da tifoso si stoner sono molto deluso e preoccupato…però basta tirare sempre in ballo questi stupidi ragionamenti..stoner ha vinto 2 mondiali e dani 0..l’austrliano è palesemente più “manico” dello spagnolo repsol ..poi ci stà che a volte le prende da Dani che di certo non è uno fermo…e aggiungo pure che è ora che Dani dimostri di poter lottare apertamente per un mindiale…sarà la volta buona?

      3. EneA ha detto:

        @Stonami

        sono contento di aver trovato un altro(oltre a bibo) stoneriano con cui si possa discutere… ;)
        Non scherzo… :)

        EneA

      4. EneA ha detto:

        @Nefas

        Non pensavo che su questo forum “bazzicassero” penne (tastiere in questo caso ^^ ) del tuo livello… ;)
        Ti assicuro comunque che sono parole al vento… contro il delirio antirossiano non vi è cura… tranne la solita ovviamente, che rossi torni a vincere… e scompariranno nuovamente tutti…. ;)

        Alla prox;)

        EneA

  • thorn ha detto:

    Da tifoso di Rossi, pur con tutto il rispetto e quel che si vuole, pur con i limiti che la moto possa avere (e i commenti più o meno negativi al riguardo) dico:”Ma dare gas ogni tanto?” Anche solo per orgoglio personale. Cazzo se io fossi Rossi e vedessi il distacco di Barberà almeno per orgoglio… Non ho parole!

  • Motopassion ha detto:

    Ma io domande me ne sono sempre fatte su di lui, ma ora che ha ammesso che Audi si fida di lui ed è pronta a rivoluzionare tutto per lui e per rendere Ducati vincente capisci che a parità di moto non posso accettare 1 secondo dal compagno, metti anke che per pura Utopia la squadra Pramac abbia lavorato benissimo e ottenuto ottima moto mentre la ufficiale è in crisi imbarazzante, ma se Hayden mi fa 4 questa teoria fa a farsi benedire, quindi oggi in queste qualifiche e libere il problema è stato lui non la Ducati, sennò Hayden con ca..zo che faceva quarto e possibilmente con qualche altro giro anke terzo..

    1. thorn ha detto:

      Concordo. E’ un problema di testa evidentemente… dovuto a cosa non so. Ha ragione Lucchinelli: se Hayden fa 4 rossi, almeno quello che mi ricordo io, dovrebbe essere 2, se togli mezzo secondo al tempo di hayden… mah… Meglio levarsi di mezzo se non si ha più testa…

    2. AndreaG ha detto:

      Il problema è di certo nella testa, ma anche nel Team.
      Lo sostengo da tanto, nel Team ci sono per forza di cose attriti, non è possibile che gli altri siano sempre più veloci nella messa a punto (poi in gara bene o male si livellavano, ma domani…).
      Se vogliono tenere Rossi, allora solo Rossi e rifare il Team da zero, via anche Burgess.
      Una voce unica e che la direzione sia univoca.
      Scusate, sa quanto non si vede Preziosi? Prima wra una costante nel box…
      Via anche lui? Ok, ma partirei prima dal box.
      Poi Rossi fatti un po’ uno sciaquo al cervello se vuoi tornare forte, non si può galleggiare su ciò che si è stati, altrimenti ci si accontenta delle memorie.
      Altrimenti go home.
      Spero da tifoso Ducati che la situazione migliori, ma per ora la vedo grigia…

  • H954RR ha detto:

    Bravo Pedrosino ma domani devono dare tanto gas lui e Casey che Lorenzo viaggia !

    1. Stonami77 ha detto:

      Sarà dura per Stoner…non sò perchè ma il Mugello non è mai stata una sua pista..

  • lemmy ha detto:

    Casey dai sveglia!! se non tieni botta ora,Lorenzo non lo vedi piu… complimenti a Dany…che la vittoria l’abbia sbloccato? sarebbe bello se continuasse su questi livelli…

    1. Stonami77 ha detto:

      Lemmy…l’ho detto diverse volte…Casey pagherà caramente la cavolata che ha fatto in Germania…sulla pista toscana è in netta difficoltà..gli avrebbero fatto comodo 20 punti in più ora…bho

      1. lemmy ha detto:

        purtroppo hai ragione,ma va anche detto che,dovendo lottare x il mondiale con un mastino come Lorenzo,forse non ha fatto male a provare a puntare alla vittoria al Sachs..certo la caduta non ci voleva,ma credo che in fondo,sarebbe forse meglio perdere un mondiale per 20 punti in meno dovuti a quella caduta,che perderlo magari per 5 punti in meno che potevano mancare accontentandosi di quel secondo posto…dimmi che ne pensi…

      2. Stonami77 ha detto:

        Lemmy le cadute bisogna cercare di evitarle sempre per chi è in lotta per il titolo, anche perchè la costanza di andare a podio è fondamentale..poi dipendo come queste cadute avvengono..Stoner è caduto da pollo perchè non ha saputo accontentarsi..non c’era necessità di vincere in germania..bisognava tranquillamente arrivare davanti lorenzo. Bisogna considerare che quest’anno non si possono fare regali al maiorchino perchè lui è la sua moto sono in forma stratosferica ( vedi prove del mugello ), Stoner e la Honda venivano da una situzione di sofferenza dovuta al problema chatter..casey aveva avuto la fortuna di recuperare 25 punti a jorge “paraggiando” questa differenza dovuta ad una momentenea inferiorità tecnica Honda. L’obbiettivo di Stoner doveva essere quello di limitare i danni aspettando gli aggiornamenti hrc ( che puntualmente sono arrivati )..fatto stà che sarebbe arrivato al mugello con 9 punti di vantaggio nei confronti di Jorge e questo significa che anche in caso di vittoria ( molto probabile ) di Lorenzo , ipotizzando che casey piazzato al terzo posto o ai piedi del podio, gli avrebbe permesso di affrontare il giro di boa a pari punti e con una Honda totalmente evoluta e presumibilmente più competitiva per la seconda parte della stagione..invece è probabile che il divario sarà di 30 punti! Stoner manca di tattica purtropp…cosa in cui Jorge è maestro.

  • lettore ha detto:

    qualifiche interessanti
    lorenzo è in palla ha ritmo ma le gomme?
    pedrosa dipende dal giorno ma può tenere testa a lorenzo
    stoner lo vedo male massimo a podio
    rossi… va bhè c’è da chiedersi dopo le sue dichiarazioni cosa poteva fare in ducati… non basta il pilota a cambiare la moto ci vogliono glli ingegneri… lo ribadisco rossi non dà idee per rivoluzionare la moto era bravo a dare ai SUOI tecnici le indicazioni e loro erano bravi a capire cosa preferiva guidare ma i calcoli i progetti e i disegni non li faceva rossi… insomma senza il suo team rossi non paga… ok è davanti agli altri ma ben lontano dalla vittoria

    PS vedo che molti parlano di errore tattico di punti di soldi ecc… lo sport vero è indipendente meglio a terra ed averci provato che a punti senza onore… ma le teste cambiano ed oggi si preferisce parlare di punti che di prestazione… lo dimostra anche i discorsi su rossi è davanti è dietro ecc.

  • lemmy ha detto:

    x enea: ma come vai a gioviarti del vantaggio in classifica di Rossi su Hayden????? quanto ha? +4 e + 6 su Barberà ed Hayden…è tutta qui la gran differenza che riesce a fare il vincitore di NOVE mondiali???? ma come fai a non riconoscere che è lo spettro di chi era prima???? o peggio,(ma tranquillo so che questo non lo ammetterai MAI),come fai a non farti venire i dubbi anche su ciò che è stato tanto tempo fa??????

    1. EneA ha detto:

      Quando vinci nove mondiali, se ti danno una moto da decimo posto, difficilmente ritrovi lo stimolo per tirare fuori il mezzo secondo che hai nel polso… ma che te lo dico a fare… ;)

      Oviamente non mi vanto mica dei pochi punti che ha di vantaggio su hayden… dico solo che se criticate rossi che comunque è la prima ducati, a maggior ragione dovreste farlo con stoner, che non è la prima honda… poi fate voi… ;)

      EneA

    2. nefas ha detto:

      Ricordo – e spero di non essere rimasto il solo a farlo! – quando la Yamaha NON la voleva nessuno. Ricordo cosa ne ha fatto Rossi.
      Ricordo cosa disse di Rossi il grande Michael “Mick” Doohan.
      Ricordo, di Rossi, l’opinione di Giacomo Agostini … e ricordo anche Giacomo Agostini.
      Ricordo anche, di Johnny Ceccotto, qualche boccone amaro fatto inghiottire all’immenso Ago.
      Ricordo anche che nessuno – o quasi – si è però per questo sognato o permesso di mettere nel benché minimo dubbio il valore delle vittorie del campione di Brescia.
      Vedo che per Rossi, invece, si fanno delle eccezioni: molto simili a quelle che si fanno per Schumi (accomunati dal fatto di essere dei “campionissimi”, dei “fuoriclasse”). Il leit- motiv del “vecchio” , poi, è insopportabile anche dato che, mentre scrivo, Webber viene osannato. Sbaglio o, in pratica, il Webber non ha vinto niente? Ma, si sa, ai box gli prediligono il tedesco Vettel ! E Webber, oggettivamente vetusto rispetto al poppante Vettel, come va considerato? Sta a vedere che c’è vecchio e vecchio: magari basta che non sia tedesco o di Pesaro! Se è australiano va da sé che è un altro paio di maniche. Al Webber, però, va perlomeno riconosciuto il merito di non essere andato ai matti come è accaduto a Stoner. Webber ha sempre perso con classe mantenendo ben saldo il suo equilibrio psichico (il caso del DRS aperto è un caso isolato e, come la singola rondine, non fa primavera). Un campione è fatto anche e soprattutto di questo: forza d’animo e convinzione nei propri mezzi. Non è un caso che a Monaco, dietro alla pole del vecchio Schumi, ci fosse proprio lui: Webber, il 36enne Mark Webber! Intanto alla Red Bull – ove, notoriamente, di F1 non capiscono nulla – l’imberbe trentaseienne è stato entusiasticamente riconfermato. Nulla da dire al riguardo?
      Resta l’amara considerazione che per certa maldicente e malpensante tifoseria i casi sono solo due: o si vince o si vince. Tertium non datur! Quasi che un autentico campione debba trionfare sempre. Quasi come se si debbano considerare gli avversari alla stessa stregua di mezze calzette. Quasi come se il destino non debba fare la sua parte. Quasi come se una casa – Ferrari o Ducati che sia – debba per forza esprimersi perennemente ad un livello superiore alle concorrenti. Quasi come se le concorrenti debbano essere solo delle comparse. Ma, allora, in questo clima e a queste condizioni, per i fuoriclasse il metro che resta è uno solo: quello dei forzati della vittoria!
      Mentre constato che se Schumi supera agevolmente Hamilton è l’inglese che ha problemi di gomme e che se Hamilton supera Schumi (che sta guidando una carretta!) allora è il tedesco che è finito, non mi sfuggono alcune inaccettabili preclusioni. Maldonado, per esempio, ha fatto a Hamilton esattamente ciò che Jacques Villeneuve fece a Schumacher: un sorpasso sulla parte interna della curva. Schumi allora ci perse il mondiale (e Villeneuve era penetrato sulla fiancata dell’avversario assai meno di Maldonado) mentre ora la FIA, condannando Maldonado, ci perde la faccia.
      Tornando alle moto: quanta ipocrisia! Suppongo che anche Lorenzo abbia celebrato la scomparsa di Simoncelli! Ma io, che sono solito ricordare, rammento l’esortazione drastica – e affatto pacifica! – ad estromettere il Sic dalle competizioni (salvo poi fare le sue stesse cose). Due pesi e due misure? Arroganza? Verosimilmente percezione semi-inconscia e semi-sopita dei propri limiti e dell’impossibilità di raggiungere i livelli agognati. Che non mi si venga a dire che Lorenzo vale un Rossi! O che il “signorino” della terra dei canguri (che non a caso saltellava così bene sulla Ducati!) abbia la tempra di Rossi. Gente che deve correre in testa, ma che una vera testa non ha (altrimenti non sarebbe finito in paranoia!). Gente che non ama la battaglia! Sono questi gli atleti da sostenere e a cui guardare con orgoglio e ammirazione? “Mammina, Rossi, quel cattivone, mi ha fatto un bruttissimo sorpasso a Laguna Seca! Stavo andando così bene! Digli qualcosa!”
      Qui non solo si sta discutendo in modo pretestuoso del valore delle vittorie, ma assai di più del senso stesso della vittoria. Tanto per cominciare: quale valore mai avrebbe un successo se esso non fosse sempre indissolubilmente legato alla difficoltà? Ed ecco perché su tutti resteranno i difficilissimi sorpassi – al limite dell’impossibile e, comunque, dell’ipotizzabile – di Rossi su Stoner al cavatappi e su Lorenzo a casa sua! Superati i confini del normale e del possibile, svergognata la forza della forza centrifuga, non dovrebbe restare, a voler essere onesti, che lo stupore per tanto ardimento e tanta subitanea tattica e consolidata capacità.
      Ma quali sorpassi epici, storici, ricordiamo di Stoner e di Lorenzo?
      Ricordando, invece, dell’ottimo Guido Meda il senso di quanto ebbe a dire su Lorenzo a seguito delle sue continue cadute (“ce la farà il povero Lorenzo a riprendersi a livello psicologico, a ritornare in sella …?”) debbo verificare, una volta di più, quanto il metro di valutazione degli avvenimenti debba essere tarato sulla prudenza. Una prudenza ignota a tutti quei lillipuziani che solo verso i grandissimi sanno dare il loro “meglio”. Sono altresì persuaso che ciò che scatena il loro furibondo quanto sconclusionato ragionare sia da mettere in relazione con una sindrome banale, ma a mio avviso assai diffusa nell’animo umano e, per certi versi, neppure tanto criticabile per quanto deplorevole sia: la sindrome del Gianni Brera. Questi non faceva altro che prendersela con l’abatino (Gianni Rivera). Ma l’abatino ha lasciato, fra le altre imprese (quale fu la partita contro l’Inghilterra) il quarto goal – quello vincente – inflitto alla Germania nella semifinale della coppa Rimet in Messico nel 1970. Una volta appurato che ciò che ebbe a dire di Rivera appartiene ormai di diritto al guinness della maldicenza, cosa resta di lui se non la maldicenza medesima? E’ mai possibile che non ci si renda conto che la cattiveria e l’iniquità non si addicono a quegli uomini che intendano migliorarsi? Leggere dentro sé stessi è la sola via percorribile per cercare di capire anche gli altri e di porsi verso questi – non meno che verso il dato oggettivo – in posizioni corrette e rispettose. Chi valuta, per esempio, il peso di un biennio di mortificazioni su di un campione quale Rossi è ed è stato? Sconfitte – o mancati successi – che se da un lato attirano ancora di più l’attenzione del mondo sul campionato, dall’altro dovrebbero evidenziare, di Rossi, soprattutto il coraggio con cui egli sa affrontare quella che si sta rivelando una dura lotta con un destino beffardo e bizzarro (si ricordino, fra l’altro, i problemi di gomme mai occorsigli prima). Un destino che va in parallelo con quello di Schumi per il quale occorrerà pure mettere le cose nella loro giusta luce! Intanto egli vinceva sì, ma contro gente di poco conto: c’erano uno scarso Irvine e un Barrichello palesemente osteggiato ai box. Perfettamente immemori del fatto che dietro Senna, immediatamente prima del suo fatale impatto, c’era, più che mai tampinante, un certo Schumacher, ci si scorda pure che, con una Ferrari NON vincente da 21 anni e, per giunta anche scarsa e malandata, era il tedeschino a percorrere ogni giro della gara medesima a tempo di qualifica. Ci si scorda anche che nessun altro era in grado di fare una cosa simile. Schumi, però, è sempre stato un tipo gretto, un tipo meschino e senza scrupoli che ti sbatte fuori pista pur di arrivare lui primo. Ma non fu proprio lui a cedere il primo posto, nel 1999, ad un Irvine in lotta per il titolo? Non fu lui a restiture, a Indianapolis, a Barrichello il favore ricevuto?
      Abbiamo veramente poca memoria. Un briciolo di più aiuterebbe anche l’onestà. Per andare sul piano umano non ricordo di Rossi una brutta parola, un’insinuazione pesante, un deprecabile giudizio sui suoi avversari. Né, tantomeno, ricordo un pesante j’accuse o una scomunica. Anche quando duramente colpito, Rossi ha sempre risposto con equilibrio, moderazione e, cosa che non guasta e che lo rende benvisto in ogni parte del globo, con spiccato sense of humor. Qualche punzecchiatura la ha comunque restituita, ma sempre in tono minore.
      L’innalzamento del muro in Yamaha (i muri, da Berlino in poi, li trovo una vergogna) non ha forse rivelato lo sporco gioco della Yamaha? Lo vogliamo negare? Nessuno ha visto? Rossi si è trovato sin dall’inizio all’interno di giochi decisi in partenza. La moto, così come Rossi la aveva sviluppata, consentiva ormai anche ad abbonato alle cadute – quale Lorenzo all’epoca era – di andare forte. Non restava che dare le migliorie allo spagnolo e, piano piano, estromettere il costoso e ormai pensionando Rossi.
      Non è fantasport: è semplice constatazione a fronte di un comportamento Yamaha che, pur se non condivisibile dai tifosi di Rossi, aveva almeno il pregio di essere del tutto lampante. Ma per chi non vuol vedere non vi è evidenza che tenga!
      Eppure tutte queste cose – e tante altre ancora – ci danno almeno una possibilità: quella di poter giudicare gli avvenimenti senza mostrare di noi i peggiori sentimenti. Essere equanimi nelle valutazioni non è un segno di debolezza del pensiero, bensì una superiore forma del pensare.
      Resta il fatto che si può dire qualsiasi cosa, anche la più improbabile e ridicola. Va benissimo, ma che si pretenda anche di essere creduti, beh, questa è ben altra cosa!
      Va a finire che, piano piano, proseguendo su questo subdolo piano inclinato, Rossi NON ha neppure mai corso in moto!
      Che si tratti solo di stupidaggini – palesemente inconcepibili in una mente equa e serena – o, nel migliore dei casi, di un esagerato ed esasperato gusto della provocazione, noto che il tutto è sin troppo spesso espresso senza il benché minimo riguardo sia di un senso comune che di un comune senso del pudore. In ultima analisi, però, l’effetto, almeno ai miei occhi, è quello di aumentare il valore di coloro che di un tale immotivato dileggio sono oggetto. Come si dice: prendere le parole dalla bocca da cui escono. Oppure: tanti nemici, tanto onore!
      Nefas

  • nefas ha detto:

    abbiamo tutti buona vista: l’epico sorpasso di Stoner su Bautista.

  • nefas ha detto:

    per EneA

    Il mio è stato un profluvio di parole, la tua una mirabile sintesi da cui imparare.
    Per il resto hai ancora una volta totalmente ragione.
    A presto
    nefas
    P.S.
    Ho imparato?

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