MotoGP: Il debriefing Bridgestone del Mugello

Al Mugello tre Ducati, Iannone, Hernandez e Pirro hanno optato per la mescola morbida al posteriore

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Domenica al Mugello c’è stato un vero e proprio spettacolo, sia in pista, dove Marc Marquez ha dovuto “piegare” il connazionale Jorge Lorenzo per aggiudicarsi il sesto GP consecutivo, che sulle colline, dove erano presenti oltre 77.000 spettatori. Grande protagonista anche Valentino Rossi, che al suo 300 GP ha conquistato il suo 151° podio. Ad inizio gara è stato grande anche Andrea Iannone, che dopo aver conquistato la prima fila è stato autore di una partenza sprint. Il pilota della Ducati così come il suo team-mate Yonny Hernandez e il tester Michele Pirro, aveva optato per la soluzione morbida al posteriore. Ecco a tal proposito le parole di Masao Azuma, Chief Engineer, Bridgestone Motorsport Tyre Development Department.

Come mai nessun pilota ha optato per la soluzione hard al posteriore in gara?

“La ragione principale per cui nessuno l’ha utilizzata è che la mescole media dava ampie garanzie, viste le temperature d’esercizio. I piloti che l’hanno valutata hanno detto che offriva buone prestazioni, ma che erano migliore quelle della mescola media. In gara le temperature dell’asfalto erano intorno ai 40° e questo ha fatto si che venisse scelta la media. Se si fossero verificate temperature più alte, intorno ai 50°, allora qualche pilota avrebbe scelto la dura.”

Molti piloti delle Open oltre e tre riders Ducati (Iannone, Hernendez e Pirro) hanno scelto la soft al posteriore, come ti spieghi questa scelta?

“E’ stato interessante vedere Iannone selezionare la mescola morbida. Lo aveva fatto anche a Le Mans, ma lì purtroppo era subito caduto e quindi non avevamo feedback. Al Mugello l’hanno scelta anche Pirro ed Hernandez e quest’ultimo insieme a Iannone ha chiuso nella Top Ten, quindi semnbra che il pneumatico abbia funzionato bene.Nelle prime fasi della gara, Iannone è stato molto competitivo e quindi penso abbia fatto la scelta giusta. Il feedback che ci hanno dato i piloti ci ha fatto capire che questo tipo di mescola ha funzionato bene all’inizio della gara e anche sulla distanza, anche se in quest’ultima era prevedibile un calo di grip. Diciamo che chi ha scelto la morbida è stato avvantaggiato all’inizio, pagando un pò nel finale, ma alla fine il vantaggio offerto in partenza ha compensato il finale. Non c’è dubbio che la mescola morbida è una scelta gara valida per la Ducati in molti circuiti. Forse i feedback che la Ducati ha acquisito al Mugello con Iannone, Hernandez e Pirro gli permetterà di elaborare strategie per ottenere ancora maggiori prestazioni da questo tipo di gomma.”

Il pneumatico hard all’anteriore è stato poco utilizzato al Mugello, come si spiega?

“Sicuramente la mancanza di temperature elevate ha giocato a favore della scelta media, ma è dipeso anche dalle caratteristiche del circuito. La mescole media offre il miglior equilibrio tra prestazioni in frenata e in curva ed è per questo che tutti i piloti l’hanno scelta per la gara. Fosse stato più caldo, qualche pilota avrebbe potuto scegliere la dura, ma credo che al Mugello la scelta migliore sia quella media.”

Foto: Alessandro Giberti

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