MotoGP – Gibernau: ”Valentino, la spallata questa volta te la dò io”

MotoGP – Gibernau: ”Valentino, la spallata questa volta te la dò io”MotoGP – Gibernau: ”Valentino, la spallata questa volta te la dò io”

Tempo fa in redazione discutemmo su quale fosse il “Moment of the year 2005” della MotoGP. Candidati il test di Rossi con la Ferrari, la prima vittoria di Marco Melandri, il ritorno Ducati, eccetera eccetera. Il sottoscritto scelse la “Spallata” di Valentino Rossi a Sete Gibernau di Jerez, per chiarissime e semplici motivazioni: la capacità del Dottore di uscir fuori, con aggressività, ad una corsa difficile; la ripetizione di un Rossi che tanto abbiamo avuto modo di apprezzare in 125/250 e a Suzuka nel 2001, ma anche la sua superiorità. Inoltre l’importanza che questa spallata ha avuto in chiave campionato: ha cestinato tutte le certezze di Gibernau e Honda, dominatrici nei test invernali, e ha riportato al successo la Yamaha dopo un inverno dolorosissimo dove la M1 non andava. In una spallata si è sintetizzata la MotoGP 2005, ma anche tre stagioni di rivalità tra Rossi e Gibernau.

A dodici mesi di distanza, a confermare l’ingresso della “spallata” negli eventi storici della classe regina, è il fatto che se ne parli ancora. Questa volta per voce di Sete Gibernau, che nel settimanale Controcampo (e riportato da TgCom) ha avuto modo di dichiarare di voler “ricambiare” in un certo senso il favore a Valentino…

“Mi auguro che nelle gare non ci siano più episodi del genere e poi nel caso dovessimo trovarci insieme all’ultima curva, Valentino stia indietro: la spallata gliela darò io”

Parole dette sorridendo, sia chiaro: Gibernau è uno dei piloti universalmente conosciuti tra i più corretti, mai protagonista di episodi moviolistici. Parole simpatiche che fanno pensare a quanto sia straordinario questo mondo, eccetto qualche rarissimo episodio (Melandri Vs Alzamora per il titolo 125, Capirossi-Harada, la bandiera nera di Biaggi a Barcellona nel 1998…). Per fare un confronto distante, ma si parla sempre di motorsport, è successo qualcosa di incredibile (e non è la prima volta) domenica nel round di apertura della Nascar a Daytona. Chi vince guadagna quasi 2 milioni di euro, tutta l’America a vedere la corsa in TV, ma c’è sempre il tempo di atti da codice penale.

Matt Kenseth tocca da dietro la Chevrolet di Tony Stewart, il quale aspetta qualche giro, sposta l’on board camera che lo inquadrava e poi spedisce a 250 km/h il rivale sul muro. Incidente terrificante, che però ha permesso a Kenseth di risistemare la vettura (basta un pò di nastro americano e qualche martellata, questa è la Nascar). Kenseth riparte, e sotto regime di bandiera gialla aspetta all’uscita dei box Stewart, lo tocca, e fa un gesto incommentabile, come a dire “Appena avrò l’occasione, a muro ci vai tu”. Come è stato sanzionato il tutto? Misera bandiera bianconera.

Un fatto bellissimo da vedere in televisione, peccato sia in una competizione dove si rischia la vita, e si raggiungono alle volte 185 miglia di velocità massima. Come è bello il motociclismo…

Alessio Piana

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