MotoGP: Dovizioso, “La vittoria di Sepang è stata importante per far capire che sono uno dei top riders”

Riguardo alla prossima tappa di Le Mans il forlivese ha detto: "Potrà essere un circuito più favorevole per noi"

MotoGP: Dovizioso, “La vittoria di Sepang è stata importante per far capire che sono uno dei top riders”MotoGP: Dovizioso, “La vittoria di Sepang è stata importante per far capire che sono uno dei top riders”

Gp Le Mans MotoGP Ducati– Le tappe americane non sono andate come si aspettava Andrea Dovizioso, ma a Jerez le cose sono andate leggermente meglio. Nel Gp di Spagna il compagno di squadra Jorge Lorenzo ha chiuso sul podio, mentre il forlivese ha concluso in quinta posizione.

Prima della tappa spagnola, il pilota Ducati, è stato intervistato dal sito Crash.net a cui ha parlato molto di freni e aspetti tecnici, lasciandosi andare nel finale a qualcosa di più personale.

Andrea Dovizioso, parlando della prima gara in Qatar ha detto: “Nel modo in cui ho gestito direi che è stata una delle mie gare migliori, abbiamo cambiato gomma mentre eravamo in griglia. Ma spesso quando ho fatto risultati qualche pilota ha pensato che fosse facile da fare. Così dall’esterno no sembra che abbia fatto granché, ma per me che ci sono dentro posso dire che è stata una delle mie migliori.”

E’ stato anche chiesto a DesmoDovi un confronto tra il suo passaggio da Yamaha a Ducati quello di Lorenzo: “Beh, la mia squadra era una squadra satellite ed era una situazione completamente diversa. Quell’anno in Yamaha ho fatto un anno veramente buono. Ho finito quarto con, penso, sei podi. Ho fatto una stagione veramente buona. Inoltre, era la prima volta che usavo la Yamaha e non ho sviluppato e non ho potuto sviluppare nulla. La moto era la stessa dall’inizio alla fine. Quindi era una situazione completamente diversa da Jorge. E ho trovato una moto completamente diversa nel mio primo anno a Ducati rispetto ad ora. Ora, credo che questo sia la miglior Ducati che ho mai guidato. Sicuramente la base è veramente buona. Non è abbastanza buona da combattere per il campionato. Ma è molto meglio che nel 2013.”

Lo stile di guida tra i due è molto diverso ma questo non è un problema, visto che entrambi non riescono ancora a guidare al limite : “Il limite che abbiamo è ancora troppo grande e esce troppo presto. Abbiamo lo stesso limite. È troppo grande quindi, non importa lo stile di guida che hai. Il limite è troppo presto, quindi non puoi fare un grande cambiamento sulla moto per avere un effetto. Quindi è possibile utilizzare la moto con un set diverso ma il limite è sempre presente. Quindi è per questo che non possiamo essere veramente veloci.”

Il forlivese ha poi parlato anche del suo debutto in Ducati, e di come siano cambiate le cose negli ultimi anni, fino ad arrivare alla bellissima vittoria di Sepang dello scorso anno: “A quel tempo la moto andava molto, molto male. Voglio dire, abbiamo avuto molti problemi e il limite era incredibile. Non avevo mai guidato una moto come quella. Era un vero disastro. Con l’arrivo di Gigi ha messo molte cose nel modo giusto, così la moto è diventata normale – con alcuni limiti, ma è diventata normale. Da finire con 40 secondi di ritardo siamo arrivati a vincere una gara o a combattere per il podio. Il primo e il più grande problema di quel tempo era all’interno di Ducati, non la moto. La moto era una conseguenza. Il problema era il disastro che c’era all’interno di Ducati. C’erano Molti ingegneri e non c’era la situazione giusta per lavorare sulla moto. Quando Gigi arrivò tutti sentivano che era il capo e tutti seguirono le sue idee. Tutto è andato nel modo giusto, in modo normale.”

Quella gara è stata una forte emozione per me. E’ stato veramente bello. Ho gestito la gara e tutto è andato bene. Ma era veramente importante far capire alla gente che io sono uno dei top raiders. Se tu non vinci una gara sembra che non sei uno di loro, ma questo non è vero.” ha detto riferito alla vittoria di Sepang

Tornando invece al presente, Andrea Dovizioso, insieme a tutto il team Ducati ha effettuato una giornata di test sul circuito del Mugello; utile per preparare anche la tappa francese.
“Dopo il quinto posto ottenuto in Spagna andiamo a Le Mans con più ottimismo e fiducia. In Argentina, e soprattutto in Texas, ci eravamo trovati piuttosto in difficoltà ma a Jerez, su una pista storicamente ostica per noi, siamo stati abbastanza competitivi anche se abbiamo chiuso la gara con un distacco importante da Pedrosa. Credo che Le Mans potrà essere un circuito più favorevole per noi, soprattutto perché correremo con un nuovo asfalto che significa buon grip, e quindi credo che potremo fare bene.”

Foto di Alex Farinelli

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