MotoGP Austin: Si chiude con una doppia caduta il difficile weekend di Bautista e Redding

Il Team Gresini porta a casa un doppio "zero" nella gara della Top Class

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Il Team Gresini esce con le ossa “rotte” (metaforicamente parlando) dal Gran Premio delle Americhe, seconda tappa del motomondiale 2014. Oltre a Niccolò Antonelli, caduto durante la gara della Moto3, hanno “assaggiato” l’asfalto anche Alvaro Bautista e Scott Redding, caduti durante la gara della MotoGP. Un weekend da dimenticare quindi anche per lo spagnolo e per il britannico. A loro la parola.

“Sapevamo che non sarebbe stata una gara facile: al via sono partito abbastanza bene e mi sono ritrovato in coda al gruppo in lotta per il terzo posto – ha detto Alvaro Bautista – Riuscivo a mantenere un buon ritmo ed ero in grado di rimanere con loro, tanto che ho superato anche qualche pilota. Purtroppo ho continuato ad avere gli stessi problemi riscontrati nelle prove, con la moto che faceva fatica a chiudere le curve: a metà gara ho perso aderenza all’anteriore e non ho potuto evitare la scivolata. È stato un weekend veramente molto difficile per noi: in gara avrei forse potuto ottenere un piazzamento nei primi sei, ma sfortunatamente anche questa volta non abbiamo raggiunto il traguardo. Cerchiamo di dimenticare in fretta: faremo un reset e ripartiremo da zero, con la massima concentrazione, per l’Argentina, dove la priorità sarà concludere la gara.”

“In gara mi sono sentito a mio agio per i primi 7-8 giri, dopodiché la gomma anteriore ha iniziato a perdere sempre di più aderenza e i miei tempi sul giro di conseguenza sono saliti – ha aggiunto Scott Redding – Ho provato a resistere ma ho rischiato diverse volte di perdere l’anteriore e alla fine sono caduto: niente di serio, soltanto una piccola scivolata. A fine gara abbiamo controllato la gomma anteriore e abbiamo notato che il lato destro era completamente rovinato: avevamo già percorso molti giri con questo tipo di pneumatico in prova e non avevamo avuto nessun problema, quindi dovremo verificare se c’è stato effettivamente un inconveniente. Per il resto la moto andava bene, anche se la lotta con Hernandez, che ogni volta mi superava in rettilineo, mi ha spezzato il ritmo impedendomi di provare ad avvicinare il gruppo di piloti davanti a me.”

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