MotoGP | Test Valencia, Vietti: “Giornata speciale”
Il piemontese che abitualmente corre in Moto2: "La prima cosa che ho pensato è stata che non dovevo cadere"


Test Valencia Pertamina Enduro VR46 Racing Team MotoGP 2025 – Celestino Vietti ha vissuto una giornata indimenticabile nei test post-GP di Valencia, salendo per la prima volta sulla Ducati MotoGP del VR46 Racing Team al posto dell’infortunato Franco Morbidelli.
Abituato alla Moto2 con la Boscoscuro del Team SpeedUp, il pilota piemontese ha potuto assaggiare la potenza e la tecnologia della classe regina, rimanendo impressionato dalla velocità sul rettilineo e dalla forza delle frenate.
Nonostante il tempo limitato in pista, Vietti ha raccolto sensazioni preziose e ha raccontato l’emozione di un’esperienza che considera un regalo del team, più che un passo verso il futuro.
Dichiarazioni Celestino Vietti Test Valencia Pertamina Enduro VR46 Racing Team MotoGP 2025
“E’ stata una giornata speciale, che non dimenticherò mai. La moto è impressionante sul rettilineo, velocissima, ma anche la potenza della frenata è incredibile: freni più o meno come in Moto2, ma arrivi molto più forte. Voglio ringraziare Ducati, il team VR46 e la mia squadra SpeedUp in Moto2. Mi dispiace per Franco (Morbidelli) che ha dovuto saltare il test, ma spero che possa recuperare bene e iniziare la nuova stagione con buone sensazioni. È stato un regalo del team e lo apprezzo tantissimo. Più che altro è una motivazione extra per fare bene in Moto2 e magari avere altre opportunità di salire su una MotoGP.”
Sforzo fisico MotoGP
“È molto fisico, soprattutto in frenata. Arrivi molto più veloce, ma lo spazio di arresto è simile. Mi aspettavo una moto più rigida, invece è sorprendentemente leggera e si guida bene, quasi come una Moto2. Non ho fatto tantissimi giri, quindi mi sono sentito bene; magari con più giri sarei stato più stanco.”
Quando hai saputo che avresti fatto il test?
“Domenica sera, dopo i controlli su Franco. Hanno deciso che non avrebbe girato e credo che il VR46 abbia chiesto di farmi provare.”
Cosa più difficile nel guidare una MotoGP
“ho usato solo il device sul rettilineo. È già abbastanza da gestire, quindi per oggi mi è bastato. Alla fine i freni in carbonio, una volta in temperatura, si gestiscono bene e hanno tanta potenza. La vera differenza è capire il limite delle gomme: sono diverse per dimensioni e comportamento, e non le ho ancora comprese del tutto. Ma è stato bello.”
Primo pensiero entrando in pista?
“Non devo cadere! Poi già con le prime due marce capisci subito che è qualcosa di molto diverso rispetto a quello che conosci. Da lì ho solo pensato a portare le gomme in temperatura e divertirmi.”
Stile di guida MotoGP molto diverso dalla Moto2?
“In realtà è abbastanza simile. Con il motore Triumph in Moto2 devi già fermare bene la moto e fare meno velocità di percorrenza in curva, un po’ come in MotoGP. Certo, ci sono cose da sistemare per andare più forte, ma lo stile non è completamente diverso.”
Foto: Valter Magatti
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