MotoGP | Acosta: “Non voglio avere fretta e commettere lo stesso errore fatto in Moto2”

Il due volte Campione del Mondo entusiasta di essere rimasto in KTM

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MotoGP GASGAS Tech3 – Pedro Acosta vuole affrontare l’esordio in MotoGP diversamente da quanto fatto in Moto2, non vuole avere fretta.

Il pilota di Mazarrón, due volte Campione del Mondo (2021 in Moto3 e 2023 in Moto2, ndr), in un’intervista concessa ad Europa Press ha ribadito che la fretta di essere subito al vertice ha rovinato il suo esordio nella classe intermedia e non vuole commettere lo stesso errore in Top Class.

Dichiarazioni Pedro Acosta Esordio in MotoGP 2024 senza fretta

“Abbiamo bisogno di tempo, di calma. Dobbiamo stare tranquilli perché alla fine quello che mi ha “rallentato” molto nel primo anno di Moto2 è stato avere fretta. Con calma, sono sicuro che i risultati arriveranno prima.” – ha detto Acosta in un’intervista a Europa Press – “Non c’è un obiettivo, se diventeremo competitivi sarà un bel traguardo raggiunto perché alla fine non è facile, stiamo vedendo che non sono le gare del 2013, 2014 o 2015, che c’erano 4, 5 o 6 moto competitive. Ora il problema è che tutti vogliono e possono vincere.”

Dichiarazioni Pedro Acosta KTM MotoGP 2024

“Hanno lavorato sodo come raramente ho visto lavorare in una fabbrica. Tutto il giorno sono stati in riunione, hanno cercato mille modi di fare una quinta moto e questo è da apprezzare. Ho un contratto e voglio correre in KTM. Il vero obiettivo è sempre stato quello di scalare l’arancione o il rosso. Penso che siano passati 7 anni da quando sono salito su una KTM e penso che sia bello continuare una storia come questa e con una moto così competitiva.”

Dichiarazioni Pedro Acosta Esordio Test Valencia KTM MotoGP 2024

“Sono sceso dalla moto molto felice, era da molto tempo che non scendevo da una moto così felice. Ho visto quanto fosse coinvolta la fabbrica e quanto potesse essere professionale il team. Sono stato molto contento della moto, soprattutto della gestione del team, della gestione in pista, del livello tecnico quando scendi dalla moto. Penso di essere stato abbastanza entusiasta di vedere che è un progetto che, non so se quest’anno o l’anno prossimo, ma funzionerà. Sono sceso in pista senza toccare pulsanti o altro per sapere cos’è la moto e capire un po’ l’elettronica e cos’è una MotoGP, come le gomme o i freni, e da lì abbiamo fatto run incentrati sulla gestione di tutto ciò che significa essere un pilota MotoGP.”

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