250cc – Istanbul – Lorenzo fuori, spettacolo, crash, KTM con Aoyama al successo

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Una corsa incredibile, da vivere con il defibrillatore al proprio fianco, in sostituzione di birra, patatine e/o pop-corn. Vince Hiroshi Aoyama al termine di 20 giri di pura adrenalica, con una tensione che si è tramutata nel primo trionfo KTM nella categoria, a 10 mesi dal proprio debutto in pista. La sfida Aprilia/Honda la vince la moto austriaca, per una gara che resterà nella storia per il risultato sportivo e per lo spettacolo in pista. Una competizione stile 125, che alla fine ha premiato l’unico pilota ad aver già vinto una gara nella quarto di litro (Motegi 2005, Honda Movistar), con un sestetto battagliero che ha visto escluso soltanto Jorge Lorenzo, caduto alla partenza per, scherzo del destino, un contatto con il fratello di Hiroshi, Shuhei Aoyama. La corsa ha proposto grandi duelli, con Barbera alla fine secondo davanti a Dovizioso (che diventa così nuovo leader del mondiale a quota 52, un pò come accaduto l’anno passato dopo le prime gare), ma con un Alex De Angelis miracolato a causa di un crash in rettilineo con il pilota Fortuna Aprilia, per un incrocio di traiettoria che ha visto il sanmarinese sfiorare il muretto, restare senza freni sull’erba sintetica e alla fine, non si sa bene e come, fermarsi prima di un impatto a velocità elevatissima.
Ancora una volta viene messa in luce la scarsa sicurezza degli impianti, perchè come si diceva in passato poco dopo il tremendo incidente di Daijiro Kato, spesso è il rettilineo il punto più rischioso degli impianti. Se ne parlerà nei prossimi giorni, nel frattempo Hiroshi Aoyama e la KTM stappano lo champagne, Lorenzo va in Clinica Mobile, Dovizioso si scopre leader del campionato, e Alex De Angelis va ad accendere un cero alla Madonna…

Cronaca di Gara

Dopo la batosta subita in 125, con tre spagnoli nelle prime tre posizioni, per noi italiani è doveroso un pronto riscatto nella due-e-mezzo. Forza Dovizioso, forza anche per Alex De Angelis, che sarà pur sempre sanmarinese, ma lo riteniamo uno dei nostri. Via, sono le 13.17 a Istanbul, Gibernau e la Canadas sono al muretto ai box a seguire la partenza, dai che si parte…via!!! NOOOO!! LORENZO A TERRA: tagliando la strada a Shuhei Aoyama (forse arrivato un pò troppo “lungo”), i due si sono toccati e volano fuori con una botta incredibile con altri piloti coinvolti (quattro italiani: Ballerini, Danese, Palumbo, Morelli), il tutto mentre Dovizioso tiene il comando davanti a Takahashi, De Angelis, Barbera, Hiroshi Aoyama, Simoncelli, Guintoli e Vincent. Il sanmarinese del team Aspar passa in seconda piazza, ma è questione di momenti perchè in seconda piazza si ritrova niente meno che Barbera, con De Angelis terzo davanti ad un grandissimo Hiroshi Aoyama con la KTM e Yuki Takahashi.

Attenzione, secondo giro, Barbera attacca e passa Dovizioso, leadership conquistata, e subito un bel vantaggio per lo spagnolo del team Fortuna Aprilia. Terzo giro, è tempo di riscatto per Dovizioso, che con determinazione riconquista il comando dimostrando di essere davvero ben messo per questa competizione turca, tenendo conto delle dichiarazioni post-qualifiche del venerdì.

Quarto giro, non si sa bene e come, ma si concretizza un gruppetto stile 125 con sei piloti in un bel niente: Barbera, De Angelis, Dovizioso, Hiroshi Aoyama (magica performance con la KTM), Takahashi e Locatelli, sestetto contenuto in 1″4. Tutti sembrano in grado di poter vincere, e pensare che mancano ancora 15 dei 20 giri in programma… Sesto giro, un inferocito Aoyama si ritrova terzo, con una KTM che sembra andare solo con le sue mani, considerando il quindicesimo posto provvisorio di Poggio Poggiali…

Davanti è lotta accesissima tra De Angelis e Barbera, ma occhio, occhio, perchè Aoyama si getta alla curva 1 verso la seconda posizione, risultato incredibile se consideriamo che un mese fa la moto austriaca lottava per entrare nella top ten… Insomma, se la 125 non vi è piaciuta (e non possiamo che unirci a Voi), qui in 250 stiamo vivendo una gara incredibile, pazzesca…

Passiamo all’ottavo giro, con l’abituale riepilogo delle posizioni in classifica: De Angelis in testa, inseguito a breve distanza da Barbera, Takahashi, Aoyama, Dovizioso e Locatelli, con Guintoli che sembra in grado di raggiungere il gruppetto di testa. Purtroppo cadono in sequenza l’ex iridato della 125 Arnaud Vincent e Marco Simoncelli: peccato, perchè oggi poteva essere per entrambi l’occasione di far davvero molto bene, in particolar modo per “SuperPippo”, che riesce comunque a ripartire in tredicesima posizione (dimostrazione che a parte il gruppetto di testa, in 250cc il livello è davvero bassissimo…).

Metà gara, prosegue la solita battaglia con il sestetto di testa, con tre case a lottare per il successo: Aprilia, Honda e KTM. Alla faccia di una 250cc in crisi di identità e spettacolo. Le posizioni si stabilizzano, tutti cercano di contenere l’usura degli pneumatici in vista del roush finale, dove è prevista la volata velocistica stile 125.

Tredicesimo passaggio, Andrea Dovizioso si inventa una manovra che resterà nella storia di questo mondiale: complice un errore di De Angelis, aprofitta della situazione passando all’interno il sanmarinese e all’esterno della chicane che immette sul traguardo Barbera, prendendo la testa della corsa che difenderà successivamente dagli attacchi del pilota Fortuna Aprilia.

Si rivitalizza così nuovamente la corsa, tanto che ogni staccata diventa l’occasione per vedere spettacolo a nastro, con Barbera al giro 14 che si ritrova al comando salvo poi perdere il tutto in una curva con De Angelis che ritorna in testa davanti a Locatelli, il quale non si sa bene e come si ritrova secondo. E’ uno spettacolo sensazionale, sei piloti che non lesinano nulla e se le danno di santa ragione, ammortizzando un weekend per il quale era prevista tanta pioggia e poche situazioni di adrenalina pura.

Questa gara, la cui videoregistrazione è obbligatoria, propone sei piloti con uno solo dei quali, Aoyama, ha vinto una gara in 250cc: viene automatico dunque pensare che oggi sarà l’occasione per una prima gloria nella quarto di litro per un riders a scelta. Tre giri al termine, De Angelis al comando davanti a Barbera, con Aoyama terzo e autore del personale giro più veloce, con Locatelli quarto e, a seguire, la pattuglia Honda Humangest con Dovizioso e Takahashi. Pronostico, al momento, impossibile.

Due alla bandiera a scacchi, rimescolamento delle carte alla chicane prima del traguardo, si sportellano Barbera e De Angelis in una manovra autolesionistica che propone così Dovizioso e Aoyama nelle prime due posizioni davanti a tutti gli altri. Via, it’s time to LAST LAP, chi vincerà? Non lo sappiamo, in ogni caso sarà un’affermazione storica, per varie ragioni, per diverse realtà della 250. Aoyama passa Dovizioso, a poche curve dal traguardo la KTM è in testa ad un Gran Premio della quarto di litro, ma…AHHHHHHHH, non ci sono parole! SPORTELLATA sul rettifilo più lungo del tracciato tra De Angelis e Barbera, con il sanmarinese che fa tutto il rettilineo sull’erba senza possibilità di frenare, rischiando davvero tutto quello che la vita gli ha dato.

Alla fine vince HIROSHI AOYAMA, grande trionfo per la KTM a meno di un anno dal debutto. La spunta l’unico pilota già con una coppa da #1 all’attivo, secondo è Barbera (non farti vedere da De Angelis perchè si arriva alle mani…) davanti a Dovizioso, Locatelli, Takahashi e Guintoli. Lo sfortunato pilota sanmarinese, che per varie ragioni perde ancora una volta la possibilità di vincere la sua prima corsa, chiuderà dodicesimo. Ma questo poco conta: ha rischiato tutto. La vita. Terrore in pochi istanti, perchè come dimostrato, anche un “banale” rettilineo si rivela più pericoloso di una qualsiasi curva…

Alessio Piana

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