125cc – Istanbul – Faubel con determinazione ferma Bautista

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Per fermare Alvaro Bautista c’è voluto un Hector Faubel mai così determinato, concreto, attendista e senza troppi pensieri per la testa. C’è voluto il 22enne suo compagno di squadra, che per la prima volta batte Bautista e conquista la vittoria, in una festa tutta “Team Aspar” dove manca solo Mattia Pasini, caduto nelle fasi iniziali della corsa. Faubel, Bautista, Gadea, tre spagnoli, tre del team Aspar, tre Aprilia, con la KTM che si rammarica per la rottura della moto di Mika Kallio, che a tre giri dal termine sembrava pronto per conquistare la personale quinta affermazione e riaprire la classifica di campionato. Non c’è stata l’occasione, c’è solo la festa per Faubel, per Jorge Martinez, per il Gruppo Piaggio, che vede cinque moto del Gruppo nelle prime cinque posizioni, con un grande Simone Corsi ritrovatosi in quarta piazza con la Gilera. Dominio. Totale…

Cronaca di Gara

Sole con minaccia pioggia, ed un bel freddo per tutti. Questo il grande interrogativo della giornata odierna del Motomondiale, con la 125cc ad aprire le danze agonistiche per il secondo Gran Premio di Turchia della storia. In diretta da Istanbul, buongiorno a tutti, eccoci al report della ottavo di litro: bella prima fila con Bautista, Pasini, un ritrovato Corsi e Faubel. Come dire, tre piloti di Aspar Martinez nei primi quattro: pronostico segnato? Staremo a vedere, nel frattempo sono le 12.02 nel Bosforo, via, si parte con Bautista che fa la “hole shot” davanti a Faubel, Kallio e Corsi, con Mattia Pasini che parte malissimo e si ritrova attardato (decimo). C’è tempo anche per la prima spettacolare caduta, che vede purtroppo coinvolto il nostro Federico Sandi.

Posizioni cristallizzate nel primo giro, fino a che Simone Corsi non si inventa un gran sorpasso su Kallio che replica nel tempo minimo di una tornata, lasciando spazio anche a Talmacsi che diventa quarto. Attenzione, perchè CADE MATTIA PASINI. Una scivolata da esordiente, un vero peccato perchè con Bautista leader sono punti importanti per il campionato. Lo sa bene l’italiano, e per questo decide di ripartire nonostante si ritrovi ultimissimo.

Dunque, alla chiusura del secondo giro la classifica vede Bautista, Faubel, Kallio, Talmacsi, Corsi, Simon, Luthi, Olive, Nieto e Gadea a chiudere la top ten. Bautista prende inoltre qualche metro di vantaggio sul proprio compagno di squadra, dimostrando di avere il controllo assoluto della situazione, facilitata enormemente dalla brutta partenza e conseguente crash di Pasini. Prosegue il disastro dei piloti italiani: dopo Sandi e Pasini, out anche Michele Pirro.

Quarto dei diciannove giri in programma, Bautista viene raggiunto da Faubel e Kallio, formando così un trenino di grande levatura che vieta l’ingresso ad altri pretendenti. La battaglia in questo allegro terzetto si accende, e Kallio al quinto passaggio decide che è il momento di far da parte Faubel, con una decisa staccata nella chicane prima del traguardo. Festeggiano dunque ai box KTM, ma per poco, considerando che Simon vola a terra cercando di recuperar terreno sulla Honda Humangest dell’ex compagno di squadra Talmacsi.

Nessun evento di nota fino al nono giro, quando Joan Olive passa Simone Corsi per la quarta piazza dopo una buona rimonta, segnando anche il giro più veloce. Non c’è tempo però per recuperare i tre fuggitivi, ove Kallio ha qualcosa di più nei curvoni veloci e nelle due staccate più impegnative del tracciato: Bautista, rispetto alle altre due gare da dominatore, è messo in difficoltà dal finlandese vicecampione del mondo.

Cade Mike Di Meglio all’undicesimo giro auto-disperandosi per l’accaduto, mentre Corsi decide di recuperare la quarta piazza persa poco fa. Bagarre, battaglia, lotta nel gruppetto di testa, ed ecco che al 13° giro MIKA KALLIO PASSA IN TESTA, nonostante la resistenza multipla di Bautista, che a suon di sportellate voleva mantenere il comando della corsa. Si riaccende l’entusiasmo per la corsa, con Faubel che è ormai attaccato ai due contendenti per il successo e Bautista che fa valere la potenza del rinnovato propulsore Aprilia ai danni del KTM nei rettilinei di Istanbul.

Quindicesimo giro, Faubel con un’improvida manovra attacca e passa Bautista, che ci resta talmente male che prova subito nella curva successiva a farlo fuori con un tentativo all’esterno mal riuscito. E’ solo questione di tre curve, perchè Bautista riesce a riappropriarsi del ruolo di “#1 Contender” per il Gran Premio di Istanbul. Insomma, una battaglia incredibile, tanto che al 16° passaggio si rischia un multitamponamento con Faubel che sfrutta la doppia scia dinanzi a sè e PRENDE IL COMANDO davanti a Kallio e al compagno di squadra. Mancano tre giri e le carte sono state rimescolate, ma ATTENZIONE, fin troppo: si ritira MIKA KALLIO a due giri dal traguardo, per una rottura alla propria KTM RR125. Si dispera il pilota finlandese che ci credeva a questo successo, ma via libera alla coppia di Aspar Martinez, anzi, trittico, considerando la terza piazza provvisoria di Gadea. Incredibile.

Due giri alla conclusione, STACCATA PAZZESCA di Bautista e comando del Gran Premio riconquistato e mantenuto grazie ad una tattica intelligente, attendista e difensiva allo stesso tempo. Ci siamo, ultimo giro, Bautista e “a rimorchio” Faubel, è una lotta di nervi più che di velocità pura, e difatti i due si ritrovano appaiati nell’ultima chicane prima del traguardo. Faubel passa, tiene la corda, esce per primo nell’ultima curva e con determinazione VA A VINCERE rompendo così il dominio vero o presunto tale di Alvaro Bautista. Prima vittoria per Faubel, primo podio tutto “Aspar Martinez” con gli spagnoli Faubel, Bautista e Gadea, che si replica a posizioni invertite nella classifica iridata. Quarto un ottimo Corsi, davanti a Olive, Talmacsi, Pesek e Zanetti. Fuori Kallio e Pasini, Bautista è inavvicinabile in classifica. E siamo solo alla terza gara della stagione…

Alessio Piana

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