125 cc – Phillip Island – Luthi vince e riconquista la leadership di campionato

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La Svizzera tradizionalmente è ostile alle competizioni motoristiche a due e quattro ruote. Vietate sul loro terreno dal lontano 1955, conseguentemente all’incidente alla 24 ore di Le Mans della Mercedes di Levegh, questo (stupido) proibizionismo sta finalmente trovando un epilogo vittorioso. Il merito, piccolo o grande che sia, è anche di Thomas Luthi, che con quel volto da castoro è riuscito a conquistare a Phillip Island la sua quarta vittoria stagionale, nonchè, in sella alla Honda RS125 del team Elit, la leadership di campionato. Un’affermazione autoritaria, in grado di togliere qualsiasi discussione, polemica o pensiero ardito anche ad Aldo Biscardi, ma che più che altro toglie punti a Mika Kallio che ha chiuso quinto in una stupenda battaglia a sette per la seconda posizione. Dodici sono i punti di vantaggio di Luthi sul portacolori della KTM con due gare da disputarsi, con il primo che dovrà lottare sotto contro l’armata di Matthigofen: ripensando al Qatar, non si sa se è meglio o peggio…
Di sicuro è meglio correre in tranquillità e convinto che prima o podio un bel risultato arriverà. E’ successo oggi a Tomoyoshi Koyama (per la serie: “Chiiii??”), secondo davanti a Simoncelli e Pasini, vincendo una volata d’altri tempi in sella ad una Honda per la disperazione dell’Aprilia che perde ancora punti in campionato. Da oggi il buon Koyama non sarà ricordato soltanto per correre con il casco “Occhialuto” di Shinya Nakano, così come forse si ricorderà di Phillip Island 2005 come l’appuntamento decisivo della 125 stagione 2005…

Cronaca di Gara

Prima competizione della giornata, ore 3.30 italiane, la 125cc si presenta con il solito record di iscritti, e una gran voglia di dar spettacolo. Perchè il Motomondiale, in tutti i sensi, comincia da loro… Al via scatta benissimo Thomas Luthi, ma alla prima curva è attaccato dalle due KTM di Kallio e Talmacsi più un folto gruppetto composto da Pasini, Lai, Di Meglio, Koyama, Simon e Simoncelli in nona posizione. Dopo una tornata lo svizzero resta in testa, con Pasini che si è inserito tra le due KTM e “SuperPippo” Simoncelli che dietro, pian piano, recupera. La bagarre tra Pasini e i KTM coinvolge presto anche Simoncelli e Lai che si insediano in quarta e quinta posizione dietro al fuggitivo Luthi, Pasini e Kallio. Aprilia velocissima in un probabile assolo Honda: è un campionato straordinario sotto questo aspetto…

Al settimo giro il primo colpo di scena: Julia Simon, con la terza KTM, cade rovinosamente poco prima della curva 2. Rimane fermo per un pò, viene spedito in Clinica Mobile, per un colpo (tremendo) difficile da dimenticare. Così è la vita per i giovanissimi della ottavo di litro, costretti a lotte impossibili da realizzare anche alla PlayStation, e furiose scivolate da cineteca. Così si forma la carriera di un pilota, e ci si fa le ossa.

Un terzo di gara: dov’è Thomas Luthi? Forse in un altro autodromo, perchè veramente nessuno riesce a vederlo con quei 4 secondi di vantaggio che si ritrova nei confronti di Simoncelli, Pasini, Koyama, Kallio, Talmacsi, Faubel e la novità Rodriguez, mai così in alto in questa stagione. Pochi sorpassi contraddistinguono questa corsa, abilmente sostituiti da repentini scambi di posizioni soprattutto nel rettifilo dei box e conseguenti giochi di scie. Anche nell’emisfero australe, solito copione, con nuovi protagonisti (Rodriguez su tutti) per solite moto e una naturale battaglia-titolo tra Luthi e Kallio.

Con Thomas Luthi ormai certo della quarta vittoria stagionale e leadership di campionato riconquistata, a cinque tornate dalla bandiera a scacchi troviamo nell’ordine Kallio, Faubel, Simoncelli, Talmacsi, Pasini, Koyama e Rodriguez racchiusi in un…caffè (vista l’ora), ristretto pure. Pochi decimi con tutti che possono passare dalla seconda all’ottava posizione in un batter di ciglia, ma di battere lo svizzero del team Elit oggi non se ne parla proprio. Incredibilmente alla fine, dopo una strabiliante volata a tre, ad avere la meglio è il rider dell’Ajo Motorsport Tomoyoshi Koyama, secondo davanti a Simoncelli, Pasini ed un delusissimo Kallio. La classifica recita Luthi davanti di 12 punti sul finlandese della KTM: chi lo ferma più?…

Alessio Piana

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