Un comasco al motomondiale Pelosi: ‘Rossi è un fenomeno’

Un comasco al motomondiale Pelosi: ‘Rossi è un fenomeno’Un comasco al motomondiale Pelosi: ‘Rossi è un fenomeno’

«Rossi in Formula Uno’ Speriamo che non accada. Il mondo del motociclismo perderebbe un fenomeno».
Se arrivassero da un tifoso del “Dottore”, queste parole non

meriterebbero una grande considerazione.
Ma se a pronunciarle è un esperto del settore, una persona che ha competenze ed esperienza per giudicare un pilota secondo quei parametri che solo lavorando nel Motomondiale si acquisiscono, allora il discorso cambia. Giuseppe Pelosi, di Albese con Cassano, ha vissuto dal vivo il trionfo di Rossi. Il tecnico lariano è infatti responsabile di pista della Aprila (team Aspar-Repsol) con cui l’argentino Sebastian Porto lotterà per il Mondiale 250. Domenica scorsa, dunque, ha visto dai box il duello nella MotoGp che ha tenuto mezza Italia incollata al televisore. «Chi, fino a domenica scorsa, diceva che Rossi aveva vinto solo grazie alla superiorità della Honda non lo aveva mai visto guidare dal vivo – dice Pelosi – Valentino va davvero forte, fa la differenza. A prescindere dalla moto. Riesce ad essere un velocista ed un collaudatore. E’ anche molto furbo. Un campione completo, insomma». E ora, Vale ha stupito girando a Fiorano ad un solo secondo dal tempo di Schumi. Lo stesso tedesco lo ha definito un ‘mezzo fenomeno’. «E’ in grado di guidare forte qualsiasi cosa abbia un motore – continua Pelosi – Ma, come ho già detto, se passasse alle quattro ruote il motociclismo perderebbe un pilota spettacolare».
Torniamo al Motomondiale. Tra due domeniche si corre a Jerez. Pronostici per la MotoGp’ «Rossi sarà ancora l’uomo da battere, il suo telaio si adatterà bene al tipo di pista. Credo che la Yamaha potrebbe invece soffrire un pò nei tracciati dove serve tanta potenza agli alti regimi. Per il titolo, invece, è ancora presto stilare un pronostico. Rossi è velocissimo, ma la Honda non resterà certo a guardare». Scendiamo alla categoria inferiore, passando dunque alla 250 cc. Parliamo del “suo” mondiale, il campionato della quarto di litro. Com’è andata la prima gara’ «Sebastian (Porto, ndr), a Welkom, è partito in testa ma ha allargato troppo una frenata, perdendo così undici posizioni. Poi però è riuscito a recuperare fino al terzo posto, a riprova di una competitività ormai raggiunta. Non pensavamo di essere così veloci sin dall’inizio: potenzialmente, Sebastian può vincere il titolo iridato. Anche se dovrà guardarsi le spalle da Daniel Pedrosa».

Corriere di Como

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