Superbike: Pirelli fa il punto dopo il primo round 2014

Sull'impegnativo circuito di Phillip Island buona la tenuta della Pirelli Diablo

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Per Pirelli un bilancio positivo dopo il primo round del Campionato Mondiale eni FIM Superbike disputatosi nella giornata di oggi sull’impegnativo, proprio da un punto di vista della tenuta gomme, circuito di Phillip Island.

La casa milanese di pneumatici ha confermato ancora una volta, dopo la già buona prestazione ottenuta lo scorso anno, di non temere le insidie del tracciato australiano, da sempre problematico per via del suo layout molto particolare, con molte curve a sinistra che stressano i pneumatici soprattutto su un lato e per le elevate temperature che l’asfalto può raggiungere.

La gamma che Pirelli ha portato in Australia comprendeva i pneumatici DIABLO Superbike e DIABLO Supercorsa, utilizzati rispettivamente nelle classi Superbike e Supersport: entrando più nel dettaglio delle scelte, per la classe Superbike sono arrivate 5 soluzioni posteriori di sviluppo in mescola medio-morbida e 2 soluzioni anteriori di gamma, la SC1 e la SC2, dei pneumatici slick DIABLO Superbike.
Per l’anteriore i piloti hanno suddiviso più o meno equamente le loro preferenze tra le due soluzioni di gamma, con una leggera preferenza per la SC2 scelta da 13 e 14 piloti rispettivamente in Gara 1 e Gara 2.
Al posteriore il pneumatico di gara, scelto da tutti i piloti, è stato la soluzione SC1 di sviluppo S1633, già riferimento nel round del 2013, in mescola medio-morbida e progettata con struttura e materiali interni differenti, per mantenerne le temperature d’esercizio particolarmente basse.
In Supersport, Campionato in cui vengono utilizzati pneumatici intagliati DIABLO Supercorsa SC, le preferenze sono ricadute per il posteriore sulla SC1 di sviluppo (S1664), scelta da circa l’80% dei piloti, soluzione in mescola medio-morbida che adotta il profilo utilizzato nel 2013 nelle gare di Istanbul e Jerez de la Frontera.
All’anteriore praticamente tutti i piloti hanno optato per la SC1 di gamma, ideale per circuiti mediamente severi.

Nella classe regina Eugene Laverty (Voltcom Crescet Suzuki), Sylvain Guintoli e Marco Melandri (Aprilia Racing Team) insieme al pilota EVO David Salom (Kawasaki Racing Team) sono stati i più bravi a sfruttare i pneumatici preservandoli al meglio grazie anche ad un ottimo set up messo a punto con i rispettivi tecnici.
Più in difficoltà il Ducati Superbike Team, che ha comunque ottenuto in entrambe le manche un ottimo quarto piazzamento con Giugliano, e in Gara 2 grazie ad un set-up differente della moto e ad utilizzo più accorto degli pneumatici, anche Chaz Davies, vincitore del Pirelli Best Lap Award per il giro più veloce in Gara 1, ha migliorato il suo ritmo in pista.

Notevole la prestazione delle Superbike EVO del pilota David Salom, 9° e 10° al termine delle due gare e migliore EVO, e di Niccolò Canepa (Althea Racing) che con la sua Ducati 1199 Panigale R EVO ha ottenuto un 10° e 11° piazzamento in griglia dopo un ottimo weekend di prove libere cronometrate.

Nella classe Supersport storica vittoria della MV Agusta con Jules Cluzel (MV AGUSTA RC-Yakhnich Motorsport) che sale sul gradino più alto del podio dopo 38 anni: l’ultimo successo è infatti datato 1976 quando Giacomo Agostini con la sua MV Agusta 350 4 cilindri vinse sul circuito del Nürburgring.

Di seguito il commento di Giorgio Barbier, Racing Director Pirelli Moto:

“Sappiamo che questo è un circuito difficile ed impegnativo per gli pneumatici, lo è da sempre e anche dopo la riasfaltatura del dicembre 2012 altri costruttori di pneumatici hanno avuto dei problemi su questo tracciato. Viste le premesse non possiamo quindi che ritenerci soddisfatti del lavoro svolto durante l’inverno e dei risultati ottenuti qui a Phillip Island. Siamo riusciti, grazie agli pneumatici sviluppati, a mettere tutti i piloti, sia Superbike che Supersport in grado di portare a termine le gare su quello che forse è il più temuto circuito per tutti i costruttori di pneumatici. Non solo, Chaz Davies ha fatto registrare un ottimo giro veloce migliorando di ben 2 decimi il già ottimo risultato ottenuto lo scorso anno da Eugene Laverty, a dimostrazione che le prestazioni degli pneumatici sono state comunque molto buone. E’ naturale poi che, in situazioni limite come quelle di Phillip Island, l’abilità dei team nel settare le moto e quella del pilota nel preservare lo pneumatico possono fare un grandissima differenza, anche questo fa parte dei giochi. Sono stato piacevolmente sorpresa nel vedere gli pneumatici posteriori dei primi tre piloti, le loro gomme posteriori erano in condizioni molto buone nonostante le particolarità del tracciato che conosciamo. Suzuki torna sul gradino alto del podio da cui mancava dal 2010 e di fatto insieme ad Aprilia e Kawasaki ha dimostrato di avere le carte in regola per fare un bel Campionato. Ottimo anche il risultato delle EVO: utilizzando le stesse gomme dei piloti Superbike Salom e Canepa hanno fatto un ottimo risultato, sono curioso di vedere le prestazioni quando in Europa i piloti EVO avranno a disposizione una gomma posteriore per la gara a loro dedicata che dovrebbe ridurre di qualche decimo il gap rispetto ai piloti Superbike”.

Pirelli mette anche in palio il “Pirelli Best Lap Award”, premio che viene assegnato al pilota ha realizzato il giro più veloce in gara e consegnato da un rappresentante Pirelli nel Paddock Show durante la conferenza stampa al termine delle gare.
Il pilota di Superbike e Supersport che al termine della stagione avrà totalizzato il maggior numero di “Pirelli Best Lap Award” sarà eletto “Best Lap Winner e premiato con una cerimonia a fine stagione.
Questi i piloti che si sono aggiudicati i premi nel primo round stagionale:
WSB Gara 1 – Chaz Davies (Ducati Superbike Team), 1’30.949 (2° giro)
WSB Gara 2 – Sylvain Guintoli (Aprilia Racing Team), 1’31.421 (12° giro)
WSS – Roberto Tamburini (San Carlo Puccetti Racing), 1’33.883 (4° giro)

Di seguito infine le statistiche 2014 Pirelli del round di Phillip Island:

• Numero totale di pneumatici portati da Pirelli: 3580
• Numero di soluzioni (asciutto, intermedio e bagnato) per la classe Superbike: 4 anteriori e 7 posteriori
• Numero di pneumatici a disposizione di ogni pilota Superbike: 30 anteriori e 48 posteriori
• Numero di soluzioni (asciutto, intermedio e bagnato) per la classe Supersport: 4 anteriori e 4 posteriori
• Numero di pneumatici a disposizione di ogni pilota Supersport: 23 anteriori e 25 posteriori
• Temperatura in Gara 1: aria 21° C, asfalto 32° C
• Temperatura in Gara 2: aria 22° C, asfalto 48° C
• Velocità massima raggiunta dagli pneumatici Pirelli Diablo Superbike in gara: 321,4 km/h, realizzata in Gara 2 da Tom Sykes (Kawasaki Racing Team) al 2° giro
• Velocità massima raggiunta dagli pneumatici Pirelli Diablo Supercorsa nella gara Supersport: 280,5 km/h, Jules Cluzel (MV AGUSTA RC-Yakhnich Motorsport) al 5° giro.

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