Superbike| Leon Camier riflette sul suo futuro
Il pilota MV Agusta sta valutando le opzioni per il 2018
In un mercato piloti mai intricato come quest’anno, la pedina chiave sembra essere Leon Camier, attualmente unica guida della MV Agusta Reparto Corse, che probabilmente a Jere de La Frontera, teatro del 12esimo round della stagione tra due settimane, scioglierà i dubbi.
Da quando è entrato a far parte del team varesino, Camier non ha mai smesso di stupire gli addetti ai lavori e gli appassionati, superando ampiamente le aspettative che lo circondavano all’arrivo.
Voci insistenti lo danno sicura guida del Red Bull Honda WorldSbk Team ma con molti contratti da rinnovare sia nelle derivate di serie sia in MotoGP™ al termine del prossimo anno, l’inglese dovrà ponderare bene la scelta giusta, dato che rimanendo con MV potrebbe firmare un contratto di un anno e vedere cosa succederà nel 2019.
“Ci ho pensato molto e ne ho parlato con il mio manager” – ha spiegato Leon Camier – “Ci sono molti aspetti da considerare per ogni scenario. È necessario prendere la decisione migliore possibile in qualsiasi momento e non si può fare affidamento su ciò che potrebbe accadere in futuro. Per me è un po’ preoccupante perché potrei avere un contratto di un anno e provare poi a trovare un’altra sistemazione a fine dell’anno prossimo. Non so, devo considerare quello che è meglio per me e la situazione che potrebbe potenzialmente darmi la possibilità di vincere qualcosa in futuro”.
Il britannico ha continuato parlando del potenziale della moto italiana: “Sento che la MV potrà dare di più in futuro, ma non so se può vincere costantemente. Il prossimo anno potremmo essere spesso sul podio, dipende in che modo i cambiamenti di regolamenti influenzeranno le altre moto. Ci sono molti miglioramenti da fare su questa moto, ma non so se potrà essere una presenza costante sul gradino più alto del podio”.
“Honda ha avuto un anno molto difficile, ma l’anno scorso sono riusciti a salire sul podio e a essere piuttosto competitivi con Nicky Hayden e Michael van der Mark. Hanno il potenziale e possono fare molti progressi. Devo capire gli aspetti positivi e negativi di entrambe le situazioni. Sicuramente se Honda vuole vincere, può vincere nel WorldSBK.”
“Non c’è stata alcuna pressione su di me, se non quella che mi metto io. La motivazione non è mai stata un problema per me, lo faccio per me stesso. Il denaro non è mai stato un valido motivo; io voglio vincere. Si tratta di lavorare con il team per arrivare a quel punto e abbiamo fatto un grande lavoro per sviluppare la MV. Non posso prendere il merito per il successo che abbiamo avuto, perché è stato un vero e proprio sforzo di squadra”.
Camier ha guidato per cinque Case diverse nel WorldSBK e ha spiegato come la sua esperienza con altre moto l’ha messo in una buona posizione per imparare e capire la serie e la corsa nel suo complesso. “Personalmente credo di essere cambiato molto, sia personalmente, sia professionalmente, da quando ho guidato per altri team. Ho fatto grandi passi in avanti e non so se questo mi ha reso molto più veloce, ma ora sono più saggio. Voglio vincere e lottare per il titolo, ma per arrivare a quel punto bisogna imparare dalle cose andate male, che insegnano molto più di una vittoria. Penso sia stato buono imparare le cose che ho imparato e sicuramente sto guidando nel miglior modo possibile, ma voglio avere la possibilità di vincere e di progredire nel WorldSBK”.
La sua decisione avrà effetto anche sul futuro di Loris Baz e Davide Giugliano, che scalpitano per un ritorno nel massimo campionato delle derivate di serie: vedremo nei prossimi giorni cosa succederà.
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