Superbike| Eugene Laverty parla del suo rientro tra le derivate di serie

Per l'irlandese l'obiettivo rimane il podio

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Eugene Laverty è uno dei protagonisti della stagione in corso del MOTUL FIM Superbike World Championship, al rientro nel team Milwaukee Aprilia dopo due stagioni in MotoGP™: il pilota irlandese ha costantemente migliorato il suo ritmo in sella alla sua RSV4 Aprilia, posizionandosi costantemente nella top 10.

Laverty ha raccontato a WorldSBK.com del suo ritorno in Worldsbk e del suo obiettivo: il podio.

Quando si guarda al campionato nel suo complesso, che paragoni fai con quello del 2014?

“È impressionante, soprattutto quando si guarda al modo di guidare. Come per qualsiasi campionato, la chiave sta nell’ottenere il massimo dalla gomma, non importa se sei alla guida di una Aprilia, Ducati, Kawasaki. Negli ultimi anni Pirelli ha migliorato le gomme, ma penso anche che i piloti e i produttori stiano lavorando bene per ottenere il massimo dall’anteriore, soprattutto in ingresso curva, oltre a essere in grado di mantenere il ritmo con il posteriore durante la gara. In passato questo era un punto forte di Aprilia, la moto preservava la gomma meglio delle altre, nessuno si preoccupava di prendersi cura al meglio della gomma, ma ora non abbiamo più questo vantaggio in gara. Bisogna quindi dare credito a Chaz, Johnny e Tom per quello che hanno fatto. Il ritmo è cambiato molto perché questi piloti si sono spinti a vicenda”.

Cosa pensi della moto?

“Si è parlato molto del cambio del regolamento. Se cambia ok, ma non è una cosa per cui spingo. Credo che Aprilia e altri produttori abbiano la moto per essere competitivi, è necessario solo tanto lavoro per arrivarci, ma è difficile sia per una questione di tempo che di denaro. Ma è quello che bisogna fare se si vuole vincere, dipende da noi aumentare il nostro livello”.

Cosa pensi del nuovo regolamento della griglia di partenza?

“È abbastanza buono per noi. Per piloti come me, che se concludo in sesta posizione il giorno dopo sono in prima fila, è fantastico, mi piace molto. Ripeto, questi piloti hanno lavorato molto durante l’inverno sulle loro partenze per poter recuperare posizioni sul gruppo, quindi in Gara2 puoi vedere che Rea e Sykes dopo poco sono già nelle prime posizioni, e questo è impressionante. Mi è andata bene perché così guadagno una buona posizione in griglia, ma è ancora difficile tenere dietro questi piloti”.

Se si guardano gli ultimi tre anni, si nota che il duello è stato principalmente tra Davies e Rea. Quali sono le più grandi differenze tra loro due?

“Johnny spinge la moto molto forte e la sta sfruttando la massimo. Per questo va così forte nei primi tre o quattro round della stagione e finisce per vincere il campionato nei primi round, gestendo al meglio poi questo vantaggio. Chaz, invece, deve forzare tanto sulla moto per stare con la Kawasaki, e questo è difficile. Non c’è molta differenza tra i due piloti, ma penso che Kawasaki sia la moto più forte in pista al momento. Quindi quando hai qualche riserva come Johnny, è difficile batterlo”.

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