Siete mai entrati in un Hospitality? Tra ombrelline e gourmet ecco il mondo di Pramac Racing

Abbiamo vissuto l'hospitality Pramac a 360°, un mondo tutto da scoprire....

Siete mai entrati in un Hospitality? Tra ombrelline e gourmet ecco il mondo di Pramac RacingSiete mai entrati in un Hospitality? Tra ombrelline e gourmet ecco il mondo di Pramac Racing

MotoGP 2015 Hospitality Pramac Racing – Nel weekend del Gran Premio di Francia siamo stati “ospiti” del Pramac Racing, Team italianissimo, che nella classe MotoGP schiera il ternano Danilo Petrucci e il colombiano Yonny Hernandez, entrambi in sella alle Ducati. Abbiamo vissuto l’hospitality a 360°, dal nostro arrivo alla nostra partenza. Abbiamo parlato con Alex Ghini, Hospitality & PR di Pramac Racing, che ci ha fatto vedere come “funziona” un week-end di gara.

“Il weekend di gara per quanto riguarda l’hospitality inizia prima di tutti. E’ il camion che entra per primo in circuito e questo avviene il martedì mattina precedente la gara. I camion officina che invece trasportano le moto di Danilo (Petrucci, ndr) e Yonny (Hernandez, ndr) entrano tra il martedì sera e il mercoledì mattina, dipende dal circuito. Il montaggio dell’hospitality avviene tra il primo giorno in cui si arriva e quello “ufficiale” in cui abbiamo ospiti, solitamente il venerdì. Il montaggio riguarda principalmente la struttura, quindi la tenda e tutto quello che gli “gira” intorno, e questo avviene tra il martedì e il mercoledì mattina; poi dal mercoledì pomeriggio fino al giovedì sera si organizzano le parti del mobilio interno e tutte le rifiniture per renderla più accogliente e confortevole possibile per gli ospiti.”

In un weekend di gara quanti ospiti avete solitamente?

“Dipende dalle gare; come Team Pramac abbiamo abbastanza pass per avere una media abbastanza alta. I nostri sponsor portano clienti e ospiti in circuito, per una media di un centinaio di persone, ma ci sono gare come il Mugello, Misano o le gare spagnole dove il numero sale nettamente, fino ad arrivare ai 300 del Mugello e una media di 250. Chiaramente per poter gestire tutte queste persone il gruppo dei ragazzi che compone l’hospitality è molto affiatato. Sono 6 ragazzi, che oltre a portare i camion e montare il tutto, gestiscono la sala e la cucina, ubicata in uno dei due camion.”

Pramac Hospitality
Alex Ghini, Hospitality & PR di Pramac Racing

A che ora inizia il servizio in hospitality?

“Nei giorni di venerdì, sabato e domenica si parte già dalla colazione, ma in realtà già dal mercoledì a pranzo i meccanici del Team possono usufruire dei servizi. Nel caso della gara di Jerez, visto che c’erano i test del lunedì, l’hospitality è rimasta montata, anche se parzialmente, per poter permettere alla squadra di mangiare, mentre abitualmente si smonta subito dopo la gara.”

Quando un camion arriva sa già quale sarà la sua posizione all’interno del paddock?

“Si, ogni camion sa già quale sarà il suo posto, lo stesso viene assegnato dall’IRTA (associazione dei Team) a seconda delle caratteristiche dell’hospitality. Solitamente si tende a mantenere gli stessi posti di anno in anno, a meno che non cambi la dimensione dei propri mezzi.”

Sono tantissimi anni che sei nel motomondiale. Hai visto tanti piloti, ce n’è qualcuno che fa delle richieste particolari a livello di alimentazione?

“Sono tutti degli atleti, quindi c’è uno standard nell’alimentazione. Cambiando piloti fondamentalmente la dieta rimane sempre abbastanza leggera. Solitamente pasta a pranzo o al massimo come fa Hernandez, che è più abituato alle proteine, petto di pollo e verdure, ma comunque cose abbastanza leggere. Di base tutti i piloti che ho conosciuto sono preparati e “fissati” su uno standard di alimentazione che gli possa permettere il massimo della prestazione.”

>Tavolo Pramac Racing
Tavolo Pramac con Alex Ghini e Alessio Brunori

Quindi è meglio che non vengano ai “famosi” aperitivi che tu in prima persona organizzi!

“L’hospitality come dice la parola è fatto per dare un servizio “piacevole”. Chiaramente serve anche per i membri del Team, ma principalmente la funzione è per gli ospiti e per tutte le persone presenti nel paddock, possiamo dire che serve anche a “staccare” la spina…”

Esatto, a noi giornalisti serve principalmente per “staccare” la spina, ne siamo testimoni…

“Il principio di Pramac è quello di aprirsi di più verso l’esterno rispetto alle altre hospitality. La tendenza è avere vetri specchiati e porte scorrevoli sempre chiuse ed ingressi riservati solo a chi ha il pass del Team. Noi cerchiamo invece di essere più aperti anche a “colori” diversi, l’importante è che ci sia un rapporto di amicizia e simpatia con tutti, che siano nostri o no non è un problema. L’importante è che siano felici di venire. Che sia aperitivo o pranzo, tendenzialmente non chiudiamo le porte a nessuno.”

Bwin
Le ragazze bwin al tavolo Pramac

Oltre agli aperitivi altra cosa che vi rende “particolari” sono le ragazze della bwin o le ombrelline. Spiegaci come funziona il loro “reclutamento”.

“Parlando di bwin dobbiamo dire che è uno sponsor con cui collaboriamo da diversi anni e che negli anni passati ha portato giocatori che avevano vinto concorsi, portando nella nostra hospitality un “corner” con dei tavoli da gioco. Anno dopo anno il rapporto si è consolidato e per noi bwin è uno sponsor. Abbiamo quindi un ritorno economico, che comportà anche la necessità di “sfamare” queste “povere” ragazze bwin che vengono in hospitality. La cosa che fa sorridere è che veniamo anche pagati per avere questo “ben di Dio”. Lo sponsor infatti porta sia ospiti, che lo staff che cura questi aspetti. Devo precisare però che non sono presenti a tutte le gare.”

Umbrella Girls Pramac Racing
Le “Umbrella Girls” Pramac Racing di Le Mans

Come avviene invece in reclutamento delle “Umbrella Girls” che tengono l’ombrello al pilota in griglia e che sono presenti ai box?

“La tendenza degli altri Team è quella di avere le stesse ombrelline per tutta la stagione, noi in realtà ci appoggiamo ad agenzia locali. Gare come quella di Jerez sono caratterizzate dal discorso sponsor biwn, ma generalmente prendiamo ragazze del posto.”

Umbrella Girls Pramac Racing
Le “Umbrella Girls” Pramac Racing di Le Mans al tavolo con Alex Ghini e Alessio Brunori

Fate anche iniziative particolari?

“Si, ad esempio mi sono dimenticato di dire che a differenza della maggior parte delle hospitality, noi abbiamo due cucine. Una è quella di cui parlavo prima, l’altra è quella che sta “dietro” e che gestisce la sala posteriore, una sorta di sala vip, dedicata agli agli sponsor e agli ospiti più importanti. E’ gestita da uno chef napoletano che si chiama Vincenzo Capuano, gestore della “Trattoria da Cicciotto” a Posillipo. Nella sala interiore abbiamo invece uno chef di Treviso, arrivato quest’anno. Tornando a parlare dello Chef Napoletano c’è da dire che in alcuni casi e in alcune piste fa cose particolari, come ad esempio la pizza napoletana, portandosi un forno a legna, un pizzaiolo da Napoli, la farina, la mozzarella di bufala e addirittura l’acqua per poter impastare come se fossimo a Napoli.”

Pramac Hospitality
Alex Ghini insieme allo chef napoletano Vincenzo Capuano

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