Sete Gibernau, Rain Man
Al termine della gara di domenica, in occasione del primo gran premio in Europa, Sete Gibernau si lascia andare ad una serie di esternazioni del suo stato d’animo estremamente eloquenti.
Una gara in testa dall’inizio alla fine, a parte un incertezza che ha concesso a Biaggi di passare in testa per pochi metri.
Gibernau si conferma l’uomo da battere sull’acqua. Guida sicuro e questo già l’avevamo visto anche nella scorsa stagione. Quest’anno però, vuoi la necessità di dimostrare ai grandi capi HRC quanto vale, vuoi la maggiore esperienza maturata sia sulle piste che sulla RC211V stessa, Gibernau non si è fatto sorprendere da nulla. Ha domato Biaggi, la pioggia, la pista ed ha deliziato il suo pubblico con un gran premio eccezzionale.
La sua prestazione gli ha consentito di balzare in testa alla classifica scavalcando Rossi e Biaggi.
Biaggi, secondo sul podio, ha dato il massimo come sempre. Ha confermato di essere un degno rivale per tutti. Anche lui sta lanciando chiari segnali alla Honda. Questo è il suo secondo posto in due gran premi consecutivi e si sa, alla lunga la costanza paga.
C’è chi dice che stia imparando a derapare e chi dice che il suo inverno di test è stato intenso ed estremamente proficuo, sia in termini fisici che psicologici.
Max c’è, come direbbe Guido Meda, e fa sul serio.
Barrosconquista il terzo posto di una gara bagnata dall’inizio alla fine. Un terzo posto che ha un discreto valore per il pilota e la squadra ufficiale della Honda. Un terzo posto guadagnato grazie alla caduta di Marco Melandri e non ad una reale rimonta. Presto per dire se Barros stia risalendo la china o per dire che farà una stagione in ombra. Per adesso ci sogniamo le staccate violente che l’hanno reso famoso e che hanno animato lo spettacolo con i suoi duelli con Valentino&Co.
Valentino Rossi ha dovuto abdicare e rinunciare all’abituale podio di fine gran premio. Dopo 23 gare sempre concluse sul podio (se non fosse scoppiata la gomma in un passato gran premio, se ne sarebbe allungata la lista di altri 15), il pesarese volante ha dovuto cedere alle condizioni atmosferiche.
La sua Yamaha in questo week-end non ne voleva sapere di rimanere con il retrotreno in terra. A detta dello stesso Rossi, la gomma posteriore è nuova ed in grado di correre un altro gran premio.
Complice della mini-disfatta di Rossi, la scarsa esperienza acquisita con la Yamaha sull’acqua. Il tempo della pole faceva sperare in un altro grande risultato che però non è arrivato e adesso Rossi, la squadra e la Yamaha si preparano per il gran premio di Francia a Le Mans, tecnicamente favorevole alla Yamaha. Speriamo che il tempo non ci metta lo zampino.
Checa sesto al traguardo sembra stia dando dei timidi segnali di ripresa. Per adesso nulla di più.
Capirossi ha fatto un’altra gara delle sue arrivando dodicesimo. A detta di Loris la moto cresce, va bene, va forte, ha molte potenzialità, possono stare davanti, sono tranquilli, sono sereni, solo qualche piccolo problemino…..anche qui un «speriamo bene…e presto».
Primi punti iridati per un altro italiano. Michel Fabrizio, reduce da un inverno «commerciale» che lo ha visto sbatacchiato da una realtà ad un’altra, alla fine è approdato in motoGP, sbagliando secondo Pierfrancesco Chili.
Per adesso gli facciamo i complimenti ed un in bocca al lupo. La stoffa sembra esserci…aspettiamo «il cavallo».
Davide Giordano
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