Sepang – 125 cc – Dovizioso Campione del Mondo

Sepang – 125 cc – Dovizioso Campione del MondoSepang – 125 cc – Dovizioso Campione del Mondo

Campione del mondo con il cuore, campione del mondo con la testa. Andrea Dovizioso
a Sepang, con due gare d’anticipo, si è laureato campione del mondo della
125, alla sua terza stagione nel Motomondiale, alla prima, vera, da pilota sotto
l’ala protettrice della Honda. Succede così nell’albo d’oro a Daniel Pedrosa,
ma è un titolo tutto tricolore, ampiamente meritato grazie ai suoi quattro
successi, alla sua costanza, alla sua testa. Un’intelligenza agonistica rara per
un ragazzo di 18 anni, di cui 10 passati con le due ruote, che gli hanno dato
la maturità giusta per dominare presunti fenomeni quali Barbera e Lorenzo
e “vecchie volpi” come Locatelli.

Portato in questa disciplina dal padre, appassionato motocrossista, per una semplice
scommessa vinta, di quelle che fanno i genitori quando si è piccoli sapendo
che mai e poi mai il “ragazzino” avrebbe vinto: stai in piedi con la
moto, e avrai la moto. Detto, fatto, e il Dovi era già pronto a salire
in sella, a debuttare nelle competizioni.

Nel 1994, nelle minimoto, dove si è laureato campione italiano nel 1997
e 1998, dedicandosi già quasi a tempo pieno al motociclismo. L’inizio del
professionismo per il pilota di Forlimpopoli è nel 2000, quando vince la
classe Under 18 del combattuto Challenge Aprilia. Immediatamente capisce che il
monomarca di Noale gli sta troppo stretto, e passa nella stagione successi al
Campionato Europeo 125: è campione, immancabilmente campione, anche qui
grazie alla sua costanza, a nessun zero in classifica, nessun errore.

Una maturità straordinaria per un ragazzo che non aveva ancora debuttato nel Motomondiale,
dove ci arriverà solo nel 2002 con il team Scot, squadra che l’ha scoperto e che
l’ha portato al vertice del mondo in sole tre stagioni: 2002 di apprendistato,
2003 dei primi trionfi, 2004 della consacrazione. Sedicesimo, quinto e primo,
escalation prestazionale che lo porterà indubbiamente nel 2005 a correre in 250.
L’Aprilia lo desidera, la Honda non vuole perderlo, è un pilota dal talento straordinario,
tutti lo vogliono, cercano, desiderano. Simpatico, giovane, dinamico, vincente.
Quante qualità, sintomo della definizione di fenomeno. Non è casuale che la Honda
sia intenzionata a seguirlo in tutta la sua carriera…Poche volte lo fa, e quando
lo fa, ci azzecca sempre la casa di Tokyo. Con Dovizioso, vanno sul sicuro…

Lasciando per un momento il trionfo di Andrea Dovizioso, il Gran Premio di Malesia
ha coronato finalmente la KTM, al suo primo successo nella 125. Trionfo ad un
anno dal debutto, ad un anno da questa coraggiosa scelta di debuttare in pista.
La regina della regolarità, finalmente, è anche vincente nel Motomondiale,
con Stoner che si porta a casa il secondo trionfo nella categoria dopo Valencia
2002. Alvaro Bautista, dopo il podio del Qatar, conquista una terza posizione
che poteva essere ad appannaggio di Hector Barbera, volato fuori pista al secondo
giro, aprendo così le porte al titolo di Dovizioso. Fuori anche, per problemi
meccanici alla sua Derbi, Jorge Lorenzo, e Giampiero Sacchi può parzialmente
consolarsi con l’ottima quinta posizione di Fabrizio Lai, che ormai è diventato
una realtà. Quarto Locatelli, settimo Mattia Pasini, una giornata positiva
per la squadra di Lucio Cecchinello anche se il titolo se n’è definitivamente
andato. Talmacsi porta la Malaguti a punti, con un ottavo posto che dimostra quanti
progressi sono stati fatti in questi mesi di sviluppo. Borsoi nono, Ballerini
quattordicesimo completano la pattuglia tricolore, in una giornata in cui giustamente
noi siamo oronati di coronare Andrea Dovizioso campione del mondo.

Alessio Piana

La
scheda di Dovizioso
Il
suo commento sulla gara e sul titolo

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