SBK: Pirelli a Magny-Cours con soluzioni posteriori in mescola SC0 e SC1
Debutto per gli pneumatici da 17 pollici


Dopo il trionfo di Tom Sykes su Kawasaki in Gara 1 e Eugene Laverty su Aprilia in Gara 2 a Laguna Seca, il campionato delle derivate di serie torna in Europa e per la precisione in Francia, a Magny-Cours.
Costruito nel 1960 da Jean Bernigaud, il circuito fu poi acquistato dal consiglio dipartimentale della Nièvre e portato ad alti livelli per ospitare corse nazionali e internazionali, oltre al Bol D’Or. Elemento distintivo la presenza di alcune curve che riproducono l’andamento di quelle presenti in altri tracciati prendendone il nome, come la veloce Estoril o il tornantino Adelaide.
Dal punto di vista degli pneumatici:
Lunga 4411 metri la pista è composta da nove curve a sinistra, undici a destra e un rettilineo d’arrivo che misura 250 metri. La pendenza massima in salita è del 2,38%, mentre in discesa del 2,68% con un raggio di curvatura minimo di 5 metri e massimo di 474,45 metri. Il pilota in pole position parte dal lato destro. Aldilà di questi aspetti tecnici, la superficie dell’asfalto è estremamente liscia e regolare, dunque non particolarmente impegnativa per le gomme. Lo scorso anno, già dai turni del venerdì le condizioni di usura erano ottimali. L’unica criticità è legata alle frenate con dislivello che possono mettere in crisi le anteriori con mescola morbida, mentre per le posteriori a intervenire è la variabile meteo. In condizioni stabili l’SC0 sarebbe la scelta consigliabile, con temperature basse oppure con un asfalto umido è bene ricorrere a soluzioni medie, per ottenere un buon bilancio tra grip e resistenza a lacerazione.
Le soluzioni Pirelli per le classi Superbike e Supersport:
I piloti della classe regina potranno contare su tre soluzioni slick per l’anteriore e altrettante per il posteriore. Due posteriori da qualifica, tre medie per l’anteriore e pari numero per il posteriore; otto per la pioggia.
All’anteriore alla SC1, in mescola morbida ideale per temperature esterne basse e/o circuiti mediamente severi, e alla SC2, ottimale per temperature esterne elevate perché garantisce solidità alla fascia battistrada, entrambe di gamma e portate a tutti round corsi quest’anno, si affiancherà una soluzione di sviluppo, la S283, in mescola SC1 e che ha debuttato al Nürburgring, rispetto alla SC1 di gamma dovrebbe offrire maggiore robustezza.
Al posteriore SC0 e SC1 di gamma, a cui si aggiunge una SC1 di sviluppo, la R1431, portata per la prima volta ad Imola ed usata dai piloti nei round di Mosca e Silverstone e portata a Nürburgring, dovrebbe offrire più resistenza alla lacerazione ma pari grip rispetto alla SC1 di gamma. La SC0 è l’opzione sicuramente preferita dai piloti quando le temperature sono sufficientemente elevate per poterla utilizzare, è infatti ideale per affrontare asfalti lisci e temperature elevate e offre massima improntabilità su asfalti lisci e massimo sviluppo di trazione alle alte temperature oltre alla più elevata stabilità al decadimento termico delle prestazioni.
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