SBK Le Pagelle Semiserie Che barba che noia che noia che barba…

Ovvero la gara più noiosa della storia.

SBK Le Pagelle Semiserie Che barba che noia che noia che barba…SBK Le Pagelle Semiserie Che barba che noia che noia che barba…

Domenica
Debs: Mari, Mari respira. Dai. Il peggio è passato…coraggio…su…
Mari: Moriremo tutti, moriremo tutti!!!!!
Debs: Respira…va tutto bene…respira. E’ domenica. La MotoGP è passata…
Mari:anf…anf…anf…anf…
Debs: coraggio…coraggio… bevi la camomilla e pagelliamo ok?
Mari: o…ok, anche se non so quanto possa funzionare la camomilla, forse è meglio la vodka…
Debs: ogni scusa è buona per bere eh? Vabbè se serve…alla salute!

GARA 1
Rieccoci di nuovo qui, pronte a due nuove gare. Ringraziamo di nuovo sentitamente chi ha fatto questo fantastico calendario…probabilmente lo stesso che ha fatto il calendario esami al Politecnico di Milano.
Ad ogni modo.
Siamo a Imola. E se pensi a Imola non puoi non pensare a Edward Vs Bayliss… e infatti ci pensi, speri che le gare siano così, che a Imola tutti si scannino…e invece…
Pre gara1 ci becchiamo un tributo a Max Biaggi, bello carino, e tutto ok. E infatti passiamo a un balletto di tre robottini che si esibiscono davanti ai piloti. Belli e carini.
Ne vogliamo uno che ci faccia i mestieri, stiri e lavi i piatti, grazie.
Tutto funziona come al solito.
Sykes tanto per cambiare ha fatto la pole.
Tutto parte bene, compreso Rea che qui va fortissimo. Però, siccome è Rea e se non fa almeno una qualche cazzata ad ogni gara non è contento, dopo due curve si ferma a salutare i fan italiani, a cui è tanto affezionato, e poi rientra in pista merdesimo.
Davanti ci sono Giugliano, le solite Aprilia ed il solito Sykes che dorme per un po’, ma poi decide che la sua moto va fortissimo e cerca di fare il mondo per passare l’italiano. Comincia una bagarre a colpi di chi frena più lungo (l’analogo motociclistico di “chi ce l’ha più lungo”), mentre l‘Aprilia di Guintoli, pensando che non è giusto che solo quella di Laverty possa decidere di finire prima la gara, abbandona il proprio pilota con una bella fumata bianca. Non diremo di nuovo che è stato eletto il nuovo papa per il semplice fatto che se poi succede qualcosa a Francesco finisce che qualcuno viene a prendersela con noi.
Giugliano e Sykes sono lì davanti che se le danno di santa ragione (tanto per rimanere un po’ in tema religioso…), con Giugliano che ci regala un traverso da panico, mentre da dietro Rea sorpassa gente a caso con traiettorie e frenate a caso e il resto del mondo cazzeggia in pista. Qualcuno giura di aver visto Rea giocare con tre clave da giocoleria in piedi sulla moto e con una palla in equilibrio sul naso. Zitto zitto il nordirlandese ora è quinto ed è alla caccia di Melandri e Laverty che son lì ignari dei guai che stanno per capitargli.
Ah, in tutto questo parapiglia ci sono anche delle Ducati (giura????), che viaggiano in merdesima posizione e pare che girino più piano delle MotoGP.
Sykes decide che è ora di andarsene e molla lì Davide Giugliano, ed infatti dopo 3 curve l’ha già doppiato. Laverty fiuta l’odore di un Rea in avvicinamento e nel dubbio molla lì Melandri e cerca di allungare, lasciando che sia il ravennate a vedersela con il pazzo scatenato di casa Honda.
Giro 17: ci siamo. Johnny ha preso Melandri e anche Laverty che ha fallito il tentativo di fuga. Rea è scatenato, ormai, ce la mette tutta e sorpassa Melandri. In BMW la Manu è disperata, sbuffa come una ciminiera (il fumo le esce anche dalle orecchie), mentre in casa Honda, dopo aver visto le inquadrature delle facce in casa tedesca, se la ridono bellamente. C’è gente che sottovoce spiffera al tizio di fianco che anche questo fine settimana Melandri andrà in bianco e le grasse risate sono garantite. Rea stava facendo la gara della vita…ed ecco che ce lo ritroviamo nella sabbia in piena rimonta. Prova a rientrare, ma rincoglionito dalla botta presa, sbaglia strada ed inizia a girare in contromano. Viene avvisato dall’universo intero che deve andare nell’altro senso, ma lui impassibile continua per la sua strada; solo un marziano incontrato sulla sabbia lo fa rinsavire e decide di tornare ai box. La gara si conclude con un Sykes già pronto in griglia per la partenza di gara 2, un Giugliano che forse si è dato una calmata ed un Laverty che, nonostante lo schifo che ha per questo circuito, ha fatto la gara per fatti suoi ignorato da tutti.
Ah, qui ad Imola è tornato anche Noryuki Haga, che naviga allegramente in sedicesima posizione. E’ una posizione orribile, ma è sempre bello rivederlo in pista in memoria dei vecchi tempi.

imola-haga
Il grande ritorno di Imola: Nitronori! E’ arrivato merdesimo ok…ma almeno lui ha la scusa di non aver guidato una moto da eoni

GARA 2
Il pre-gara 2 è favoloso, con la sorella di Fabrizio che sparge acqua santa (Debs: la religione oggi è protagonista!) e Neukirchner che si annusa un piede prima di infilarlo nello stivale. Non manca la nascita dei Barbetta’s Brothers, ovvero Max Biaggi e Gigi Dall’Igna. La cosa veramente inquietante è che Biaggi parla al posto di Dall’Igna come se fosse lui il caposquadra. Aiuto.
Si avvicina la partenza e Dall’Igna caccia Biaggi dal box con un calcio in culo dopo averlo pescato mentre allungava 500 euro a Laverty perchè gli cedesse la moto. Biaggi torna mestamente, con le orecchie basse e con ancora addosso la tuta da pilota del mondiale del ’95 (la prima che ha trovato) in cabina di commento.
Uno degli uomini in pista di Mediaset ricorda a Guintoli che è caduto proprio alla gara numero 13, storico numero portasfiga. Il francese minimizza, ma come la telecamera si sposta parte una serie di scongiuri: stritolata ai gioielli di famiglia, una toccatina di seno da parte dell’ombrellina ed ovunque spuntano cornetti.
Melandri cerca di sfuggire all’intervista pre-gara nascondendosi vicino al muretto, ma fa l’errore di portarsi dietro la Manu che attira Mediaset come il miele attira Winnie The Pooh e non scampa. Il ravennate rifilerà come scusa la fuga dal calore…sì Marco, certo.
Alessio Conti infine ci prova con l’ombrellina di Fabrizio, ma realizziamo che non concluderà niente nel momento in cui da gara 1 si è scordato il nome. E fortuna che era gnocca!
3-2-1. Si parte.
Tutto come gara 1: Sykes, Giugliano e Rea, che riesce a finire il primo giro senza fare cazzate. Seguono le Aprilia e le BMW.
Sykes sta già cercando di scappare, con Giugliano negli scarichi che per stargli dietro si è già preso un richiamo dalla fisica. Uno pensa che dopo 3 giri ormai abbia capito come funziona la moto sul circuito e che la cazzata non la faccia più….troppo ottimisti: eccolo lì che alla Tosa si stende, giusto perchè se non butta via almeno una gara a weekend non è contento.
Non succede nulla fino, ovviamente, al riquadrino solito testimone degli unici eventi degni di nota in gara. In quei due centimetri di video si riesce a vedere una moto scivolare…è Laverty che, per parcondicio, decide di fottere la sua moto stendendosi come un mona: così Guintoli è contento e può finire la sua gara, tanto un’Aprilia è già andata a farsi benedire; alla fine andranno a prendersi una birra scambiandosi baci e abbracci.
Per il resto non succede nulla nelle prime posizioni. Per avere un po’ di azione dobbiamo andare indietro dove Cluzel e Haslam selvaggi (Mari: anche i “selvaggi” stanno diventando un classicone) si sorpassano una decina di volte a giro; vengono pure inquadrati perchè tanto davanti Sykes gira insieme alle balle di fieno tipiche del Far West e Rea crede di essere primo e va verso il traguardo trotterellando. La gara è talmente noiosa che ad un certo punto viene inquadrato anche Checa, che gira nei pressi della dodicesima posizione. Le Ducati girano così piano che Checa si è portato il cagnolino per fargli fare la passeggiatina nel parco. In realtà è il cane che traina la moto.
Haga è stabile in quindicesima posizione, mentre Camier e Baz tengono sveglio noi ed il pubblico di Imola passando sui cordoli, tagliando chicane e facendo wind surf trainandosi a vicenda.
...15 giri dopo….
Debs: oh Mari.
Mari: Yeahwn…. eh..sì?
Debs: oh sveglia. Manca un giro.
Mari: Ah sì? Che mi son persa?
Debs: niente, tranquilla… Sykes ha già finito anche la gara di Mosca, Rea secondo e dopo una vita appare Guintolì sulla linea del traguardo. Ah sì, Davies ci ha regalato un coccolone all’ultima curva rischiando di abbattere Melandri e decidendo di voler morire giovane: si gioca un jolly che vale doppio.

Tommasino “Marziano” Sykes, voto: 10 e lode: Superpole, gara1 e gara2. Leadership della classifica. Gli altri lo vedono col binocolo mentre lui sta sulla nave, pirateggiando come non mai, e gli altri sulla terraferma. Probabilmente quest’anno il mondiale riuscirà a vincerlo lui per mezzo punto. Dobbiamo aggiungere altro?

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Guardatemi ora gente: perchè in pista mica ce la fate eh!

Davide “due gare per me son troppe” Giugliano, voto: 7: in gara 1 bracca Tommasino come gli ingegneri braccano un qualsiasi essere umano avente sembianze femminili al Politecnico. Sfortunatamente per lui Sykes ha tutto tranne che sembianze femminili, quindi molla un po’ il gas e lo lascia andare via. In gara 2….è meglio stendere un velo pietoso…

Johnny “pirlone” Rea, voto: 7: butta via gara 1 solo perchè vuole far vedere a tutto il Mondo che anche lui può laurearsi alla facoltà di giocoleria&pagliacceria, ma a quanto pare ha ancora un po’ di strada da fare. In gara 2 mette da parte il sogno e mette a posto la testa. Non fa cazzate per intrattenere il pubblico, però almeno concretizza!

Sylvain Guintoli, voto: 8: in gara 1 viene abbandonato dalla propria moto dopo pochi giri giusto perchè la sua Aprilia vuole provare il brivido della rimonta mondiale. In gara 2 porta a casa un podio facendosi i fattacci suoi girando da solo praticamente per tutta la gara.

Loris Baz & Leon Cramier, Jules Cluzel & Leon Haslam, voto: 10: non fanno grandi risultati, ma se Gara 2 si salva dall’essere la gara più noiosa della storia è solo grazie a loro.

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Lo giuriamo: se guardate bene, ma bene, ma bene bene le Ducati ci sono in pista

Ducati, voto: 2: inesistenti e inutili. Navigano nell’intorno della dodicesima posizione nonostante non ci siamo più gli Air Restictor. Ora non ci sono scuse. Si è passati da primi a ultimi. Serve una rivoluzione. Probabilmente se avessi corso quando avevo quattro anni con la mia macchinina di Formula1 sarei stata più veloce di loro (e non aveva il motore!)

Debs: Ehi Mari hai visto?
Mari: Che?
Debs: Ce l’abbiamo fatta…siamo sopravvissute!!!
Mari: Oddio…è vero!
Debs: Siamo faighe!
Mari: brindiamo!!
Debs: Sempre lì vai a parare tu…
Alessio: (in punta di piedi): si può? Siete innocue?
Mari & Debs: mai state in vita nostra!!!

Noi vi salutiamo, e se volete sapere perchè Alessio se ne era andato…bè leggete le Pagelle della MotoGP di Assen!

In collaborazione con: Deborah Iacopetta

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