Roberts…. una dinastia da corsa….

Roberts, una dinastia da corsa
Nel 2004 in MotoGP ecco anche Kurtis

Si allarga la presenza della famiglia Roberts in MotoGP. Dopo papà Kenny,
attuale proprietario del team Proton KR nella classe regina, e il maggiore dei
suoi eredi, Kenny junior, pilota della Suzuki, nel prossimo campionato sarà
in pista anche il secondo figlio del "Marziano", Kurtis, ingaggiato
proprio dalla squadra del padre per guidare una delle cinque cilindri anglo-malesi.
L’americano affiancherà nella squadra il giapponese Nobu Aoki.

Sulle piste del Motomondiale il nome dei Roberts, californiani approdati sulla
scena iridata sul finire degli anni ’70, è sinonimo di campioni. Kenny
senior è stato il primo statunitense a vincere un titolo iridato in 500,
era il 1978, portando in Europa uno stile di guida tutto nuovo: quello del ginocchio
che strisciava sull’asfalto e che ha cambiato il modo di guidare la moto.
Il suo è stato un autentico dominio visto che dopo quel trionfo, Kenny
si ripetè nel 1979 e nel 1980, sempre con la Yamaha, chiudendo l’epoca
dei duelli fra i vari Giacomo Agostini, Barry Sheene e Phil Read. Una volta appeso
il casco al chiodo, Roberts ha vestito i panni di team manager guidando la Yamaha
ai trionfi mondiali in 500 con Eddie Lawson e Wayne Rainey e con John Kocinski
in 250. Poi, nel 1997 decise che era giunto il momento di chiudere il rapporto
con i giapponesi (che non aveva mai amato) per lanciare la sua nuova sfida: costruire
una moto capace di battere i più grandi costruttori motociclistici. Nacque
così la tre cilindri KR, anche grazie all’intervento di finanziatori
malesi. Da allora ben poche soddisfazioni e solo qualche exploit isolato, soprattutto
in prova. Con il ritorno dei motori a quattro tempi Roberts ha realizzato un cinque
cilindri che ha debuttato dignitosamente nel corso della stagione 2003.

La speranza della squadra, è che possa diventare competitivo l’anno
prossimo, magari anche grazie all’aiuto di Kurtis, 25 anni, chiamato a
sostituire il partente Jeremy McWilliams (approdato all’Aprilia). Il più
giovane dei Roberts, che ha già svolto alcuni test invernali, non sarà
comunque un esordiente assoluto visto che nel 1997, con un’Aprilia, corse
in 250, pur senza mai andare a punti. Nel 2001, poi, assaggiò la classe
500 disputando il GP della Malesia proprio con una Proton KR. Per il resto,
tanta gavetta nei campionati americani della Superbike e delle categorie minori.
Certo per lui non sarà facile eguagliare le gesta di papà Kenny,
ma anche quella del fratellone Kenny junior che nel 2000, l’anno del debutto
di Valentino Rossi nella massima cilindrata, vinse il titolo della 500 con una
Suzuki. Poi tre stagioni da dimenticare con una moto, sempre quella di Hamamatsu,
mai competitiva. Proprio la mancanza di risultati ha scoraggiato a tal punto
il piccolo Kenny da fargli pensare di interrompere il rapporto con la squadra,
nonostante abbia ancora un anno di contratto. Chissà che l’arrivo
di Kurtis (e delle gomme Bridgestone sulla sua Suzuki) non lo convinca a provare
a tutto il paddock di non essere finito.

Fonte: Motomondiale.tv

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