Qatar – MotoGP – Gara in rimonta per Biaggi, Tamada nella top ten

Al via dalla ultima fila dello schieramento per la penalità inflitta dalla direzione gara, Max Biaggi ha condotto una corsa in rimonta che lo ha portato fino alla sesta posizione sotto alla bandiera a scacchi. Una leggera sbavatura, con relativa uscita di pista all’ultimo giro, gli ha impedito di mantenere la quinta piazza, conquistata con grande determinazione, fino al quel momento. Makoto Tamada chiude nei top 10 confrontandosi per tutta la gara con quella mancanza di feeling sull’anteriore della moto che lo ha penalizzato per tutto il fine settimana. Il campionato prosegue la prossima settimana in Malesia, temperature simili al Qatar, ma di sicuro meno difficoltà per sabbia e polvere che hanno caratterizzato questa prima trasferta in Medio Oriente.

Sito Pons – Camel Honda (Team Principal)
“Max è partito per la gara di oggi dalla ultima fila dello schieramento di partenza per una penalizzazione che reputo troppo severa. La squadra ha fatto quello che si fa su una pista nuova e dove la presenza di sabbia è più che evidente. Pulire la posizione dove il pilota prende il via è una operazione che mira solo ed esclusivamente alla sicurezza del pilota in partenza, una misura preventiva che avrebbe dovuto fare l’organizzazione soprattutto sulla traiettoria che si percorre solo alla partenza della gara. Ripeto, il nostro intervento mirava solo a garantire sicurezza al pilota al via. Penalizzato dalla posizione di partenza Max ha condotto una gara in rimonta che lo ha portato vicino ai primi. Peccato per quel fuori pista all’ultimo giro che gli ha fatto perdere un posizione”.

Max Biaggi – Camel Honda (Gomme Michelin) – 6° – 44’40.950
“Sono partito in ultima posizione, per l’ormai credo nota penalizzazione inflitta alla mia squadra. Cosa volete che dica su questa cosa… E’ stato il risultato di un reclamo fatto nei nostri confronti. Comunque sia, per la terza gara di fila le cose non si sono messe bene fin dalla partenza. Ma non mi sono scoraggiato, nemmeno quando sono partito malissimo, con la gomma posteriore che pattinava sulla sabbia, presente in quantità industriale laggiù, in fondo. Rossi invece era nella parte centrale del rettilineo, la più pulita, ed è schizzato benissimo. Ho cercato di non perdermi d’animo e mi sono dato da fare. E’ stata dura, molto dura, perché lo spazio di manovra era ridottissimo. Ma volevo andare più avanti possibile. All’ultimo giro mi sono messo in scia a Barros per cercare di agguantare il quarto posto ma mi ha tradito l’anteriore, mi si è chiuso lo sterzo e sono andato diritto. Ne ha approfittato anche Hayden ma non mi pento di averci provato. Certo quello che è successo nelle ultime tre gare ha quasi dell’incredibile”.

Giulio Bernardelle – Camel Honda – (Direttore tecnico Makoto Tamada)
“Abbiamo provato molte cose per migliorare la fiducia sull’anteriore della moto di Makoto, ma evidentemente non siamo arrivati alla soluzione ideale. Ci siamo confrontati con questa difficoltà per tutto il fine settimana, a cui si è aggiunto in gara un repentino calo di aderenza nelle complicate condizioni di questa pista. Ora analizzeremo i dati raccolti per capire se questo difficoltà sono solo legate alle caratteristiche di questo asfalto e se si tratta di qualcosa che dovremo risolvere lavorando in un’altra direzione anche se credo si tratti di un inconveniente legato proprio a questo tracciato. Vedremo a Sepang, clima simile ma maggiore esperienza e dati, sia in termini di setting che di gomme”.

Makoto Tamada – Camel Honda (Gomme Bridgestone) – 10° – 45’20.259
“La difficoltà principale è stata quella della poca confidenza con l’anteriore della moto, quindi difficile mettere la moto in curva con la dovuta aggressività. In alcune curve non potevo inclinare la moto in modo efficace. Non sono preoccupato, su questa non c’è grip mentre a Sepang le cose saranno nettamente diverse”.

Camel Honda