MotoGP | Yamaha e Ducati: serve un progresso, o saranno Marquez “amari”

Un primissimo bilancio dopo le prime tre gare del Motomondiale 2018

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Dopo tre gare del Motomondiale 2018 la situazione comincia ad essere abbastanza chiara: Marc Marquez è il pilota da battere e la Honda la miglior moto.

Certo dopo tre appuntamenti parlare di bilancio è avventato, soprattutto viste le condizioni e le particolarità delle piste, per non parlare poi degli eventi che ci hanno accompagnato nelle ultime settimane. Ma, utilizzando lo stesso sistema utilizzato per scoprire l’acqua calda, è evidente come Marquez sia attualmente il pilota più in forma.

Analizzando le tre gare. Qatar, pista difficile per Honda, ma il campione del mondo in carica tiene il passo di una delle migliori Ducati degli ultimi anni. Ricordiamo che su questo tracciato la Rossa si è sempre trovata a “casa”. Nonostante questo però il pilota di Cervera chiude a soli 23 millesimi dal primo, in un certo senso sfatando il tabù.

In Argentina, al di là delle polemiche, senza le “gesta” compiute durante la gara, il #93 avrebbe potuto vincere in scioltezza, con ampio margine.

La terza tappa è Austin e sì sa che qui Marquez è a casa, 6 pole e 6 vittorie nelle ultime 6 edizioni, un record non da poco. Fa riflettere però come sia arrivata la sesta vittoria: al comando dal primo all’ultimo giro, senza mai concedere il fianco agli avversari. Al via, una volta sbrigate le pratiche, Iannone e Vinales, parte inesorabile verso il successo. Probabilmente è stata la prima gara vinta dallo spagnolo in questo modo (forse anche la più noiosa).

Marquez ha di fatto annientato la concorrenza, grazie anche alla Honda, migliorata tanto rispetto agli ultimi anni e divenuta più gestibile. Non si vedeva una coppia così dal 2014, quando un giovane spagnolo proprio in sella ad una Honda vinse appena le prime 10 gare della stagione, conquistando il secondo titolo. Beh sapete di chi sto parlando.

A questo punto però la “concorrenza” deve correre ai ripari, ed evitare che si ripeta un altro 2014. La Ducati sbarca in Europa in cima alla classifica grazie ad Andrea Dovizioso, ma tolta la vittoria in Qatar, non si può certo parlare di grande avvio. Ma se Borgo Panigale non si ride, a Iwata la situazione è forse peggiore. Certo il team Yamaha ufficiale ha conquistato due podi( Qatar Valentino Rossi 3°, Austin Maverick Vinales 2°), ma le difficoltà sono evidenti e la vittoria manca da ben 13 gare.

Le prossime gare saranno cruciali. A Jerez il nuovo asfalto potrebbe aiutare la Yamaha, ma dipenderà dalle temperature, mentre la Ducati qui ha spesso faticato. E’ più una pista che, purtroppo per la concorrenza, si adatta alla Honda, quindi riuscire a vincere qui sarebbe molto importante. Poi arriveranno Le Mans, Mugello e Barcellona, tre piste dove tutto può accadere, dove tutti possono vincere, dove bisognerà fermare Marquez.

Siccome fermare Marquez sarebbe stato troppo facile, a rendere la vita difficile agli inseguitori, arrivano anche altri piloti a poter “causare problemi”. In particolare citiamo Cal Crutchlow, vincitore in Argentina, e la coppia Suzuki. La casa di Hamamatsu dopo aver perso le concessioni lo scorso anno si è buttata a capofitto per recuperare terreno, e i due podi nelle prime tre gare, non seno arrivati per caso.

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5 commenti
  • V.D.S ha detto:

    E’ da quando è arrivato in Gp che è l’uomo da battere,e più i cogl**ni gialli lo fischiano,più lui va forte.La Honda è cresciuta perchè lui la sa mettere a posto e dà le giuste indicazioni,ma ora vedremo quali altre buffonate si inventeranno per cercare di fermarlo..

  • H954RR ha detto:

    Marc è un’altro grande fenomeno VERO, stessa razza come il mitico Casey, piloti rari, non come certi fuochi di paglia o peggio come la checchina istericha del mezzo pilotino a trucco montato e creato a tavolino per rincitrullire le masse e per fare soldi con i tantissimi tonti abboccaloni. Grande Marc !

  • alekimi ha detto:

    Poi ci sono piste come questa “Austin” che effettivamente non ce storia, come diceva Guido Meda durante la gara…per battere Marquez su questa pista, bisogna farlo partire……da Madrid:-)

  • Takaya ha detto:

    Ah siete ridicoli …… se voi guardavate,le prime stagioni di Rossi,anche lui dava un secondo un giro a tutti….
    È stravinceva…. le gare ad un certo punto neanche le guardavo peche vinceva sempre Rossi….
    Quindi ogni campione ha il suo periodo, e non venite fuori con la storia del gommino, cosa che verrà detta anche tra un po’ di anni, su markuez
    Ciao : )

    1. V.D.S ha detto:

      Ah ah ah..ma quello era il famoso “secondo nel polso” che ha ancora oggi!

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