MotoGP – Wilco Zeelenberg: ”Lorenzo deve commettere meno errori per vincere”

MotoGP – Wilco Zeelenberg: ”Lorenzo deve commettere meno errori per vincere”MotoGP – Wilco Zeelenberg: ”Lorenzo deve commettere meno errori per vincere”

Cosa ti aspetti dal tuo nuovo incarico di Team Manager di Jorge Lorenzo?

Lavoro nel paddock da molto tempo e quella che sta per cominciare sarà una stagione lunga, impegnativa ed eccitante. Poter lavorare col pilota più giovane e talentuoso della MotoGP è come un sogno che diventa realtà.

Cosa stai facendo per conoscere la nuova moto e la MotoGP in generale?

Nel mio ruolo di Team Manager sento la necessità di conoscere Jorge a fondo. Per questo motivo, ad esempio, sto leggendo il suo libro. Inoltre sto leggendo il nuovo regolamento tecnico, per capire con esattezza le differenze tra Supersport e MotoGP. Quindi, diciamo che per imparare la MotoGP, leggo libri!

Quando hai incontrato Jorge per la prima volta e quali sono state le tue impressioni?

L’ho incontrato per la prima volta un paio di settimane fa. E’ un pilota molto giovane, intelligente ed esperto. La prima cosa che ho notato è che non ha bisogno di essere motivato…!

Dove pensi che Jorge possa arrivare, quest’anno?

Jorge è al suo terzo anno in MotoGP e cercherà di fare meno errori e migliorare rispetto all’anno scorso, quando si è classifcato secondo. Immagino che quest’anno il suo obiettivo sia vincere il campionato.

Pensi di inserirti nell’attuale sistema di lavoro del team, oppure introdurrai nuove metodologie di lavoro?

Innanzitutto dovrò conoscere i ragazzi del team e vedere come lavorano. Ho abbastanza esperienza per capire se sarà necessario fare dei cambiamenti oppure no. Comunque, non penso che ce ne sarà bisogno.

Hai mai avuto la possibilità di guidare una MotoGP, in qualità di test rider?

Lin Jarvis mi diede questa opportunità nel 2003, l’anno prima che Valentino arrivasse in Yamaha. Feci 5 giri e mi trovai in diffcoltà. Non ero in grado di aprire il gas. In realtà ero più impegnato a chiudere il gas, piuttosto che aprirlo. Fu molto difficile.

In quale modo pensi che la tua esperienza di pilota possa aiutare il team di Jorge?

Penso che sia fondamentale sapere esattamente cosa accadrà nelle successive 2 ore, oppure durante tutto il weekend. Per imparare a prevedere serve molta esperienza e ciò può trasformare una potenziale sconftta in una vittoria. Non riesco a descrivere esattamente come sia possibile arrivarci, ma so che è molto importante essere consapevole di ciò che accadrà.

Conosci i circuiti del campionato MotoGP?

Ho gareggiato in 11 di questi circuiti, mentre in 6 non ci sono mai stato, o forse ci sono stato ma non ci ho mai corso. Uno, poi, è nuovo per tutti, quindi posso dire di conoscere quasi tutti i circuiti.

Puoi darci un’idea di quanto sia più complicata una MotoGP rispetto ad una moto che partecipa al campionato Supersport?

La M1 è nata per le corse, e questo può dare un’idea di quanto sia differente da una Supersport. La nostra moto dell’anno scorso era un’ottima moto, ma pur sempre derivata da un modello di serie, dal quale è stata poi “creata” la moto da corsa.

Il tuo ultimo GP risale al 1995. In cosa è cambiato il campionato, rispetto a quando correvi?

Penso che la MotoGp sia cambiata molto nel corso degli anni, specialmente per quanto riguarda l’elettronica. Inoltre hanno abolito le 250cc, categoria in cui ho corso negli anni ’90. Direi perciò che ci sono stati grandi cambiamenti.

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