MotoGP Valencia: Intervista esclusiva ad Alex de Angelis
Abbiamo intervistato il pilota sammarinese che da lunedì salirà in sella alla ART Aprilia

Abbiamo intervistato in esclusiva il sammarinese Alex de Angelis, che ieri è stato ufficializzato come pilota Iodaracing MotoGP per le prossime due stagioni. Il sammarinese ha quindi centrato il suo obiettivo, che era quello di rimanere nella Top Class. Già da lunedì salirà sulla ART Aprilia, ecco cosa ci ha raccontato a Valencia.
“Ovviamente sono stracontento, il mio primo obiettivo quest’anno era rimanere in MotoGP e infatti a metà stagione ho lasciato la Moto2 per prendere il “treno” della Top Class. Sapevo che se mi fossi giocato bene le mie chance avrei avuto qualche possibilità in più. Così è stato e questo valorizza ancora di più questa mia scelta. Ovviamente ora bisognerà ricominciare da capo, moto nuova, team nuovo sarà tutto diverso.”
Già da lunedì utilizzerai la ART Aprilia (quella di Danilo Petrucci, ndr) pensi di avere la stessa moto per l’inizio della stagione, oppure visto il rientro dell’Aprilia che torna in maniera ufficiale ti aspetti qualcosa di diverso?
“Credo che partiremo con la moto attuale, ma è chiaro che visto il ritorno dell’Aprilia nella MotoGP e visto che saremo l’unico Team che utilizzerà questa moto (la ART), ci auguriamo che abbiano un occhio di riguardo. Sicuramente loro dovranno lavorare tanto, ma noi siamo nel box di fianco, quindi… di conseguenza tutti i giorni andremo a bussare.”
Come hai detto prima il tuo obiettivo principale era quello di rimanere in MotoGP e lo farai con un Team di grande esperienza, capitanato da Giampiero Sacchi, che ha annoverato tanti campioni nelle sue fila. Cosa ti aspetti anche pensando che il tuo contratto è biennale e che nel 2016 cambieranno sia i pneumatici (Michelin al posto della Bridgestone) e la centralina (che sarà unica della Marelli).
“Innanzitutto dobbiamo lavorare bene nel 2015, lavorare bene e sfruttare la meglio il materiale che abbiamo nel box. Se riusciremo a fare questo e se Aprilia avrà notato che siamo un Team all’altezza della situazione, le cose potrebbero veramente cambiare in ottica 2016 e potremo disporre di una moto ancora più competitiva. Sicuramente l’arrivo della centralina unica compatterà ancora di più il gruppo.”
In passato hai guidato la Honda 800 e quest’anno sei in sella ad una della Open più competitive. Cosa puoi dirci a tal proposito?
“Le 800 erano già molto veloci, ma queste 1000 vanno veramente molto molto forte. Non solo la velocità, ma soprattutto l’accelerazione, che è incredibile. All’inizio devi imparare ad utilizzare questa potenza e anche la frenata.”
Tornando al discorso pneumatici, credi che Michelin sia subito all’altezza della Bridgestone?
“Michelin ha una grande esperienza, anche nella MotoGP, quindi non credo facciano fatica a fare pneumatici performanti. Hanno più di un anno per lavorare. La difficoltà sarà quella di azzeccare i tipi di mescola adatti ad ogni circuito e ad ogni temperatura. Per quanto riguarda velicità e sicurezza invece nessuna preoccupazione.”
Cosa ti aspetti dal test di lunedì, quando salirai sulla ART?
“Non mi faccio illusioni, son benissimo che la moto che sto utilizzando ora, la Yamaha, è la migliore Open del lotto. Non posso quindi sperare di avere di meglio. Quello che mi è mancato e che ho chiesto esplicitamente a Giampiero (Sacchi, ndr) è di girare il più possibile. E’ quello che mi è mancato quest’anno; provare traiettorie diverse, stare due giorni in pista a girare, a cambiare riding style.”
Grazie per l’intervista e in bocca al lupo per la nuova avventura.
“Crepi il lupo, grazie a tutti.”
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