MotoGP: Test Phillip Island, Gigi Dall’Igna: “Sono soddisfatto perchè la GP14 si è ben comportata anche qui”
Il Direttore Generale di Ducati Corse ha commentato positivamente il test australiano
E’ un Gigi Dall’Igna soddisfatto quello che parla al termine della tre giorni di test voluti dalla Bridgestone a Phillip Island. La Desmosedici GP14 ha risposto bene anche su una pista completamente diversa da quella di Sepang, un riscontro molto positivo. Honda e Yamaha sono ancora avanti, ma la strada intrapresa è quella giusta.
“Di sicuro, ci sono alcune opzioni abbastanza buone per la gara – ha commentato il Direttore Generale di Ducati Corse a proposito delle gomme al sito ufficiale della MotoGP – I tempi sul giro sono stati buoni in confronto alla gomma dello scorso anno e anche le simulazioni di gara che abbiamo fatto ci ha dato alcuni riscontri positivi, senza grossi problemi. La Bridgestone ha fatto davvero un buon lavoro.
Eravamo concentrati sulle gomme certo, ma dovevamo confermare qui i buoni risultati ottenuti a Sepang. Sono soddisfatto perché Sepang e Phillip Island sono due piste completamente diverse e la moto al momento risponde bene su entrambi i circuiti. Dobbiamo ancora migliorare molto per raggiungere i nostri concorrenti ma, in ogni caso, siamo sulla strada giusta.”
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…avra’ ragione Dall’Igna solo quando in gara lottera’ (Ducati) vicino ai primi…ora sono solo test…per quanto indicativi possano essere non sono mai attendibili…spero non sia un fuoco di paglia!!!
Questa volta non condivido il tuo pensiero.
A mio parere, Gigi non ha detto nulla di eclatante, ha solo espresso la realtà del momento.
Ducati che è andata bene sia a Sepang che in Australia.
Riscontri positivi sul lavoro svolto sin qui.
Infine aggiunge che devono ancora migliorare per raggiungere i rivali.
A mio parere non ci sono proclami, c’è una oggettiva interpretazione del lavoro svolto sin qui e c’è la consapevolezza che ancora si deve migliorare, in fondo la moto del 2014 è, in buona parte, ancora da “scoprire”.
Io lo trovo un discorso misurato e in linea con quanto fatto vedere sin qui dal team.
Che poi le gare possano dare riscontri leggermente differenti ci può stare, ma anche se sono test, è difficile pensare che in gara si torni ai distacchi degli anni passati.
N.B.: non c’entro nulla coi pollici rossi, io non ne ho mai messi, a nessuno, al massimo qualche verde.
So che già lo sapevi, ma mi premeva metterlo in chiaro, io preferisco rispondere piuttosto che dare semplici appellativi “mi piace, non mi piace”.
“Ducati che è andata bene sia a Sepang che in Australia”…nei test…e poi non mi interessano i pollici verdi o rossi…noi ducatisti dobbiamo essere maggiormente obiettivi ed attendere le gare…in tutti questi anni ho visto tante speranze iniziali venir meno nell’arco di una intera stagione.
Ho precisato la storia dei “pollici” perchè ho sempre rispettato il tuo pensiero e non volevo che nascessero incomprensioni di sorta.
Certamente si tratta di test e la realtà della situazione si vedrà solo dopo un certo numero di gare (di solito io “aspetto” 5 gare), ma i risultati dei test, ripetuti su differenti piste e su più giornate, alcune indicazioni di massima (a mio parere) le hanno date, la più importante delle quali è la conferma della strada intrapresa da Dall’Igna.
Le parole di Dall’Igna, e di Dovizioso, a differenza di quelle a cui ci aveva abituato Valentino Rossi prima dell’inizio di ogni stagione o quando arrivavano particolari novità, le trovo molto realistiche e obiettive nell’elencazione dei problemi ancora irrisolti e dei miglioramenti riscontrati.
Comunque la Ducati è molto migliorata rispetto a se stessa innanzitutto….cosa che non succedeva da un pò.
Questo per il momento dice solo che forse hanno trovato il bandolo della matassa….e che per farlo serviva qualcuno con le idee chiare e un buon portafoglio a disposizione.
Le indicazioni dei piloti anche blasonati ,per quanto giuste possano essere (e in questi anni hanno detto tutti le stesse cose…) non bastano.
Sperembè !
Permettetemi di dire qualcosa in favore di Filippo Preziosi.
Con Lui, la Ducati era divenuta una forza anche in MotoGP e coi mezzi a disposizione ha fatto davvero cose egregie se pensiamo che lottava contro i colossi Giapponesi.
Fosse rimasto Lui il principale autore dello sviluppo Ducati, non si sarebbero dovuti attendere 3 anni per ricominciare ad intravvedere un barlume di luce alla fine del tunnel (non parlo di eventuali vittorie, ma solo di rinnovata speranza in prestazioni degne di un marchio come quello Ducati)
L’arrivo di Vale (e Burgess), nelle menti dei dirigenti di allora (Del Torchio in primis, ora in una branca di Alitalia, ma ci pensate?) hanno creato un grosso problema.
Dando la famosa “carta bianca” (di cui Totò ci insegnò l’uso più consono), al duo Vale-Burgess, si diede inizio a 3 anni di totale confusione, dove il tecnico Australiano, valicando le sue reali competenze, cominciò a “risolvere” i problemi, usando tecniche e metodologie adatte a moto completamente diverse (le Giapponesi appunto), innescando una spirale involutiva che portò la Ducati ad un livello bassissimo.
Il conseguente arrivo dell’Ingegnere Tedesco, con un bagaglio tecnico rivolto più alle 4 che alle 2 ruote, inasprì i problemi.
Solo l’arrivo di un Ingegnere che sa fare il suo lavoro e la riorganizzazione dello stesso, ha permesso alla Ducati di risollevare almeno un poco il capo, ormai chino da troppo tempo.
La Ducati si avvale oggi di modifiche che vanno nella stessa direzione indicata ANCHE da Vale e soci , solo che in quel momento le idee non erano chiare……non era chiaro n’è che il vecchio corso andava abbandonato….n’è quale fosse quello nuovo da seguire senza contare che per fare tutto ci vuole anche tempo.
Preziosi (che stimo moltissimo) stava diventando una resistenza al cambiamento , non avrebbe mai permesso di stravolgere completamente le sue creature….
Per ciò ci sono state troppe mediazioni…mezzi lavori….e mezzi risultati di conseguenza.
Oggi Dall’Igna non va certo nella direzione della Ducati che guidava Stoner….anzi ,la sua esperienza è tutt’altra.
Comunque sembra avere idee chiare e buon metodo….e voilà come d’incanto l’Audi lo sostiene col grano e le cose vengono fatte….
Ma è anche giusto che sia così.
Hai ragione su alcuni punti.
Il problema in Ducati non era Preziosi, lui voleva fare cose che in Ducati stanno facendo adesso.
Il motore nuovo Preziosi lo voleva realizzare per Laguna Seca 2012! Siamo al 2014, e finalmente si è iniziato a lavorare in questa direzione.
Jeremy indicò i problemi proprio nel motore, sostenendo (vado a memoria) che una volta che hai un motore fatto e finito (fecero a suo tempo solo i carter) sei obbligato (con tutto quello che ne comporta) nelle scelte telaistiche (attacchi, alberini, alberelli ecc ecc).
E quindi tutta una serie di quote che inevitabilmente sono obbligate (rifacendo i carter puoi modificare poche cose).
Stessa cosa ha dichiarato monociglio (considerato un idolo, mentre Jeremy è tutt ora considerato come uno dei mali, forse il più grosso).
In più il motore Ducati era studiato per essere portante (non penso ci sia bisogno ancora una volta sottolineare cosa comporta questo) e non ad un motore inserito in un telaio.
La colpa non fu di Preziosi, lui è quello che ha pagato lo scotto.
Il problema era a livelli più alti, e sia Stoner (a distanza di anni) e sia Rossi (con vari sfoghi) hanno confermato questa cosa…
Anche le scarse prestazioni della Panigale in versione Sbk fu attribuita a Preziosi… Peccato però che a volere quella moto non fu Preziosi, ma Domenicali (Domenicali dov’è adesso?).
Io spero che monociglio (come dicono) avrà carta bianca, lo spero, ma non ci credo molto francamente.
Ps: Se qualcuno di voi ha la possibilità, fatevi dire come viene bollato Domenicali :).