MotoGP – Test Istanbul – Vermeulen si prende una rivincita, Rossi al lavoro
Senza l’incolpevole caduta (regalo gentilmente offerto da Olivier Jacque) del primo giro Chris Vermeulen, stando ai tempi sul giro, avrebbe lottato per un posto sul podio. Una delusione tremenda per l’australiano di casa Suzuki, che oggi si è rituffato insieme a 13 colleghi nella giornata di Test post-GP all’Otopark di Istanbul. Sentenza d’appello per chi in gara ha vissuto disavventure o non è riuscito a cogliere il risultato sperato, con qualche novità tecnica e tante gomme da provare. Gomme, sempre loro, in proiezione-Shanghai e con il ricordo vivo del dominio Bridgestone e della Caporetto Michelin. Jean Philippe Weber, da quest’anno responsabile Michelin Sport-Moto in luogo di Goubert, ha sincerato come il pneumatico difettoso che è costato praticamente la gara di Valentino Rossi è stato spedito a Clermont Ferrand per le prime “indagini”: una piccola “bolla”, quasi impercettibile, è l’unica anomalia riscontrata dai tecnici in camicia giallo-blu, anche se le immagini televisive sembrano mostrare ben altro… Se ne parlerà ancora di questo fatto, nel frattempo oggi Valentino Rossi è sceso in pista (unico del team Fiat Yamaha, con Edwards rimasto a riposo insieme agli altri protagonisti della carambola al via) percorrendo ben 66 giri, cogliendo il 12° riferimento in 1’54” con pneumatici da gara. Prove in vista di Shanghai, verifiche per l’equilibrio della M1 e del propulsore “evo” portato al debutto ieri in gara: bene così, anche se l’esclamazione “Le gomme stanno diventando un gran problema” sanciscono l’unica vera incognita/problema al box diretto da Davide Brivio.
Propositi di vittoria rimandati dunque per Shanghai, con la certezza che difficilmente si ripeterà un tale dominio Bridgestone, confermatosi anche oggi con otto loro piloti ai primi otto posti. Detto di Vermeulen, alle sue spalle troviamo Barros, Elias, Stoner (protagonista di una scivolata senza conseguenze), Melandri, Hopkins, Capirossi e De Puniet. Fuori dal weekend di gara gomme a volontà per tutti, anche se Nicky Hayden ha preferito concentrarsi prevalentemente sul feeling con la RC212V. Lo dimostrano le 106 tornate percorse (come sempre confermatosi “Mr.Stakanovista”), i numerosi ingressi ai box ed il lungo briefing tecnico al termine della giornata; ci sono sensibili progressi, ma non abbastanza per poter pensare in casa HRC di ripetere tra due settimane a Shanghai la doppietta del 2006, specie con un Pedrosa malconcio (escluse fratture, non il trauma toracico con brutto colpo allo sterno).
Il Gran Premio della Cina rappresenterà dunque l’ennesima incognita per una MotoGP dove ormai troppi fattori determinano l’andamento dei valori in campo: provate a fare un pronostico adesso…
MotoGP Test Istanbul – Lunedì 23 aprile – I tempi
01- Chris Vermeulen – Suzuki GSV-R XRG0 – 1’53.1 (68 giri)
02- Alex Barros – Ducati Desmosedici GP7 – 1’53.2 (65 giri)
03- Toni Elias – Honda RC212V – 1’53.3 (74 giri)
04- Casey Stoner – Ducati Desmosedici GP7 – 1’53.3 (42 giri)
05- Marco Melandri – Honda RC212V – 1’53.4 (85 giri)
06- John Hopkins – Suzuki GSV-R XRG0 – 1’53.5 (68 giri)
07- Loris Capirossi – Ducati Desmosedici GP7 – 1’53.6 (52 giri)
08- Randy De Puniet – Kawasaki ZX-RR 800cc – 1’53.6 (52 giri)
09- Carlos Checa – Honda RC212V – 1’53.6 (27 giri)
10- Nicky Hayden – Honda RC212V – 1’53.8 (106 giri)
11- Kenny Roberts Jr – KR212V – 1’53.9 (84 giri)
12- Valentino Rossi – Yamaha YZR M1 800cc – 1’54.0 (66 giri)
13- Alex Hofmann – Ducati Desmosedici GP7 – 1’54.2 (32 giri)
14- Sylvain Guintoli – Yamaha YZR M1 800cc – 1’54.5 (68 giri)
Alessio Piana
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