MotoGP – Rossi, il titolo 2004 una vendetta sulla Honda
Roma, 5 gen. (Adnkronos) – ”Volevo dimostrare a molte persone che avevano torto a criticarmi perchè lasciavo la Honda per la Yamaha”. Questa una delle motivazioni che hanno ispirato il campione del mondo Valentino Rossi nella conquista del titolo iridato della MotoGP la scorsa stagione. Rossi, parlando al settimanale inglese ‘Motorcycle News’, ha spiegato che la conquista del Mondiale gli ha permesso di smentire quanti lo avevano sconsigliato di lasciare la Honda, e che affermavano che senza la moto migliore non sarebbe più stato in grado di vincere.
”Quando vincevo con la Honda -ha spiegato Rossi- tutti dicevano che ci riuscivo perchè avevo la moto migliore. Ma le mie vittorie in sella alla Yamaha mi hanno permesso di cancellare questi stereotipi. Il mio obiettivo principale era vincere con la Yamaha, ma il titolo conquistato nel 2004 mi ha permesso anche di togliermi la soddisfazione di prendermi la rivincita contro la Honda”. Secondo Rossi, vincere la scorsa stagione ha anche dimostrato l’importanza del pilota rispetto a quella della moto. ”Ho sempre detto che la differenza la fanno i piloti, non le moto -ha commentato il ‘dottore’- e le mie vittorie lo dimostrano”.
Per Rossi, l’unico momento buio di un Mondiale vissuto da protagonista, è stato il Gran Premio del Qatar, dove il pilota della Yamaha è stato costretto a partire dal fondo della griglia a causa di una penalizzazione, inflittagli dopo che la Honda aveva protestato per una pulizia irregolare della griglia da parte degli uomini della Yamaha. Il Gp si concluse con la vittoria di Sete Gibernau su Honda, e con una caduta per Rossi. ”La gara peggiore è stata quella in Qatar -ha raccontato il pesarese- perchè mi ha fatto capire che il mondo delle moto era cambiato, e che la Honda non avrebbe accettato la sconfitta”. ”Erano pronti a fare di tutto per battermi -ha aggiunto- perchè non erano in grado di farlo in pista. E non mi è piaciuto il comportamento di Gibernau. Anche se ha detto di non essere stato lui a protestare, io non gli credo”.
Fonte:Adnkronos
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