MotoGP – Preview Sachsenring – Grandi obbiettivi per il Team Gresini

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Fabrizio Cecchini, Direttore Tecnico nonché capo tecnico di Colin Edwards ci spiega come si prepara la RC211V e come questa viene adattata in base alle indicazioni del pilota. La base di partenza A fine anno, la Honda raccoglie i dati tecnici dai tre team Honda MotoGP, analizza i setting più utilizzati per poi creare una base per l’anno dopo. Su questa base interviene poi ogni singolo team. Il lavoro di sviluppo da parte dei team viene effettuato principalmente a Phillip Island, Sepang, ma anche Barcellona e Jerez, circuiti che per condizioni climatiche e caratteristiche tecniche meglio si prestano allo sviluppo della moto nel periodo invernale. In queste sessioni di test si ricerca un set up di base per il proprio pilota, vale a dire il miglior compromesso che rappresenterà la base su cui poi andare a lavorare durante le gare.

Dai test alla gara Le soluzioni provate nei test invernali rappresentano il bagaglio tecnico da usare durante i turni di prove dei GP. La prima cosa su cui il team va a lavorare sono le sospensioni che vengono messe a punto in base alla tipologia del circuito. Dopodichè si lavora sulle gomme. Secondo step : si lavora sulle mappature che regolano l’erogazione del motore e sui rapporti del cambio in base alle esigenze del pilota.

Ultimo step Sistemati mappature e cambio si torna ad operare sulle sospensioni alla ricerca delle ultime rifiniture. Facile a parole, la messa a punto della moto in realtà è un difficile e sottile compromesso tra tutte le parti che coinvolgono la dinamica della moto. Talvolta si arriva a fare le ultime regolazioni ancora durante il warm up perché si è ancora alla ricerca del setting giusto per la gara.

La personalizzazione della moto Con Colin siamo partiti da una messa a punto della moto molto simile a quella con cui lui aveva corso e vinto due titoli mondiali in SBK. Pian piano però siamo tornati alle regolazioni della MotoGP perché la RC211V – rispetto alla Honda SBK – è completamente diversa, dall’erogazione del motore alla trazione, alle sospensioni, etc. Colin ha iniziato a adattarsi ad un modo di guida diversa che è invece propria della MotoGP.

La scelta delle gomme Generalmente in un weekend di gara ci sono dalle tre alle quattro mescole da scegliere per la gomma anteriore e dalle quattro alle cinque mescole per la gomma posteriore. Durante le sessioni di prove, le gomme vengono testate per verificare la mescola che meglio si adatta alla pista. Fattori determinanti nella scelta delle gomme sono la temperatura ed il grip dell’asfalto. La scelta finale delle gomme viene fatta dal pilota, il capo tecnico interviene nel caso in cui un pilota rimane indeciso tra due tipi di mescole che possono dare simili performance. In questo caso la telemetria e la temperatura delle gomme forniscono dati importanti per la scelta finale. Anche la quantità di benzina influisce sul rendimento delle gomme (specialmente l’anteriore), per questo il capo tecnico deve fornire tutte le indicazioni al pilota affinché possa fare la scelta più giusta.

Assetto da asciutto o da bagnato Nell’assetto da bagnato le sospensioni vengono regolate in modo da essere più morbide sia sull’anteriore sia sul posteriore, il pilota infatti vuole sentire la moto più appoggiata a terra. Il bilanciamento è simile a quello da asciutto ma l’erogazione del motore è più dolce, i freni sono in acciaio (i freni in carbonio non vengono utilizzati perché hanno una temperatura di esercizio più elevata).

I commenti di Fausto Gresini – Team Manager :

“Il Team Telefonica MoviStar Honda MotoGP arriva all’ottavo appuntamento del campionato in testa alla classifica team, una grande soddisfazione che dimostra l’impegno e la qualità del lavoro che viene portato avanti dalla squadra e dai piloti gara dopo gara. Sete Gibernau è in testa della classifica pilota, a pari punti con il leader Valentino Rossi, mentre Colin Edwards è in quarta posizione.”

“A Rio abbiamo perso una bella occasione : un vero peccato per Sete perché stava girando velocissimo e sono sicuro che avrebbe lottato per la vittoria. Colin ha fatto una discreta gara, mi piacerebbe vederlo lottare davanti per il podio. Il suo contributo infatti è importantissimo per rendere ancora più forte la nostra squadra.”

Gresini Racing

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