MotoGP – Preview Losail – Così nelle precedenti edizioni
Quattro edizioni del Gran Premio del Qatar, tutte illuminate dalla luce del sole, colme di sorprese per delle gare sempre significative. Dalla prima edizione e le polemiche de “La Rapida”, con Rossi penalizzato e Gibernau vincitore, al 2005, con il bellissimo scontro Rossi-Melandri. Valentino riuscì a ripetersi nel 2006, per poi vedersi piegato la stagione successiva da Casey Stoner, per il primo Gran Premio dell’Era 800cc e, per molti, dell’era Stoner. Aspettando la “MotoGP by Night” in programma questo weekend, ripercorriamo le tappe significative del Gran Premio di Qatar: così, solo per dare una rinfrescata alla memoria.
2004: polemiche pre-gara, Rossi cade e Gibernau riapre il campionato
Uno dei Gran Premi più discussi e polemici degli ultimi anni. Per la prima volta nella storia Losail ospita una gara internazionale a pochi mesi dalla sua inaugurazione, e la MotoGP giunge in Qatar con la sfida tra Valentino Rossi e Sete Gibernau, Yamaha contro Honda. Dopo un giovedì praticamente perso per le disastrose condizioni del tracciato (sabbia a volontà in traiettoria portata dal vento), la seconda sessione di qualifica porta a sorpresa Carlos Checa (Yamaha) in pole position davanti alle Honda di Barros e Gibernau. Rossi, in difficoltà, è ottavo, e lo sarà ancor di più nella giornata successiva. Al sabato sera, considerata la “sporcizia” presente nella propria piazzola di partenza, Valentino decide di “gommarla” passandoci sopra con uno scooter, con burnout a seguire, emulato poco più avanti (con differente modalità) da Max Biaggi. Qualche “spia” nota questa che fino ad allora sembrava tutto fuorchè una “furbata” (ancor oggi non si è venuti a capo di questa assurdità del regolamento), e lo segnala a chi di dovere, leggi alcuni boss della HRC. Carlo Fiorani, all’epoca direttore sportivo Honda, insieme a Fausto Gresini e Livio Suppo segnala l’accaduto alla direzione gara che propende per 6 secondi di penalità rispetto al tempo ottenuto in qualifica per Valentino Rossi: stessa sorte, da lì a poco, anche per Max Biaggi, questa volta per un reclamo del team Gauloises Yamaha. Dunque Rossi e Biaggi nelle ultime due posizioni, via al Gran Premio con il “Dottore” in furiosa rimonta. Dal 23° posto presto il Campionissimo si ritrova in zona podio, con Gibernau in testa irraggiungibile seguito dal terzetto Checa, Edwards e Nakano. Al quinto giro però Valentino commette un errore che in quel momento riaprì il discorso mondiale: penultima curva prima del traguardo, ruota posteriore oltre il cordolo di contenimento, perdita di aderenza e via, Rossi a terra. Delusione, rabbia più che altro per la compagine Yamaha, in una giornata che premia Sete Gibernau, vincitore davanti a Colin Edwards (doppietta Honda-Gresini) e Ruben Xaus, terzo e al primo podio in MotoGP (e fino a quel momento l’unico stagionale per la Ducati, seppur in versione “clienti” del team d’Antin). Rossi resta leader del campionato, ma Gibernau è a 14 lunghezze: Valentino saprà rifarsi, vincendo le tre successive prove (Sepang, Phillip Island e Valencia) laureandosi Campione del Mondo in Australia, il primo con Yamaha.
2005: è Rossi contro Melandri
Si arriva a Losail con Valentino Rossi già Campione del Mondo, qualche avvisaglia dei problemi che porteranno al divorzio tra Max Biaggi e la Honda, la Ducati in grande spolvero complice la vittoriosa doppietta Motegi/Sepang di Loris Capirossi. E’ proprio il pilota di Borgo Rivola a siglare la pole position, ma la gara riserverà ben altro scenario, con Rossi e Melandri assoluti protagonisti. I due, senza problematiche di classifica e pressioni di alcun genere, regalano una lotta d’altri tempi, con il “Dottore” che ha faticato non poco, lottando anche all’ultimo passaggio con un Melandri in forma davvero “mondiale” (da lì a poco diventerà, a sorpresa, vice-campione del mondo alla sua prima stagione con Honda Gresini). In questa festa tricolore non partecipano Max Biaggi, costretto al ritiro per problemi non meglio specificati di natura elettronica dopo una gara anonima, e Loris Capirossi, decimo dopo un’escursione fuori pista. Stessa malasorte è toccata a Sete Gibernau, partito a razzo ma costretto presto a lasciar strada al team-mate Melandri: subito il sorpasso, “Hollywood” entra in confusione, cercando un pronto riscatto con la conseguenza di uscire malinconicamente fuori pista. Successo tutto italiano dunque, Rossi davanti a Melandri, terzo Nicky Hayden che ha chiuso in crescendo il 2005, aspettando la stagione che verrà.
2006: trionfa Rossi, Hayden è secondo
Secondo round della MotoGP 2006, si arriva a Losail con una sorpresa al giorno. Giovedì, prove libere, miglior tempo per la neonata KR Honda di un redivivo Kenny Roberts Jr. Venerdì, Qualifiche, pole position a sorpresa per il rookie Casey Stoner, alla sua seconda gara con la Honda del team LCR in MotoGP. Una vera propria impresa per l’attuale pilota Ducati, specie considerato il suo ritardo nel raggiungere Doha (arrivato un’ora prima della inaugurale sessione di prove libere) e per aver sfiorato il record di precocità nella conquista delle pole position detenuto da Freddie Spencer. La gara però sarà tutta un’altra cosa: Stoner riuscirà a tenere il comando nei primi giri, prima dell’arrivo di Valentino Rossi. Il “Dottore” riuscirà a conquistare il successo faticando non poco nel contenere gli attacchi di Nicky Hayden e Loris Capirossi, giunti alle sue spalle praticamente in volata. Per quanto riguarda il “Kentucky Kid” sarà l’unico a sorpassare Rossi nel corso del quart’ultimo giro: un fuoco di paglia, Valentino conquista il primo successo di quella che sarà, a tutti gli effetti, la sua stagione più sfortunata, senza riuscire a conquistare la corona.
2007: Stoner apre l’era delle 800cc
Il Gran Premio di Losail è il primo nel calendario iridato: una promozione in attesa della stagione che verrà, quando ci ritroveremo a parlare della prima gara in notturna nella storia della top class. Il 2007 apre le porte alle inedite e rivoluzionarie 800cc, con un nuovo campione del mondo (Nicky Hayden), la voglia di riscatto di Valentino Rossi con la prospettiva dell’atteso duello con Daniel Pedrosa. La gara riserverà però la grande sorpresa: Casey Stoner, al debutto con Ducati, vince la sua prima corsa in MotoGP. Di motore, si dirà sul momento. Di talento, maestria, perfezionistico affiatamento con il pacchetto Ducati-Bridgestone a fine stagione. L’australiano piega Rossi, secondo davanti a Pedrosa, Hopkins e Melandri, con Nicky Hayden solo ottavo ed in crisi per tutto il weekend. “Mi sento come in una famiglia in Ducati”, commenterà Casey Stoner a fine gara. “Avevo un vantaggio in rettilineo, ma non è stato facile vincere. Penso che quest’anno possiamo regalarci delle grandi soddisfazioni”. Ben detto.
Alessio Piana
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