MotoGP – Preview Estoril – Casey Stoner: ”Felice di essere tornato”

MotoGP – Preview Estoril – Casey Stoner: ”Felice di essere tornato”MotoGP – Preview Estoril – Casey Stoner: ”Felice di essere tornato”

Casey Stoner in una conferenza stampa organizzata oggi a Estoril dalla Ducati ha parlato della sua assenza, delle sue sensazioni, della sua situazione fatta di incertezza e di debolezza che lo ha tenuto per così tanto tempo lontano dalla corse.
Dalla necessità di staccare per non peggiorare la situazione al nervosismo per il fatto di non riuscire a capire il motivo della sua situazione. Domani Stoner scenderà in pista per la prima sessione di prove ufficiali e solo allora saprà come reagirà il suo fisico. Ecco le sue parole così come riportate da Sportmediaset.it.

“Avevo la necessità di andare nella direzione giusta. Non potevo andare avanti così. Stavo male, malissimo alla fine di ogni gara e mi sentivo colpevole nei confronti del team, della Ducati, di tutti. Ne ho parlato con i medici, con la mia famiglia, con il team e abbiamo deciso che la cosa giusta da fare era fermarsi, perché andando avanti si rischiava solo di peggiorare. Ho scelto quelli che mi sembravano i medici migliori e con loro ho intrapreso un cammino che sto ancora portando avanti.”

Sostanzialmente cosa succede al tuo fisico?
“Ho un problema che riguarda le attività faticose; il mio cuore ancora adesso non arriva alla soglia che dovrebbe raggiungere. Ho un problema di pressione arteriosa che tende al basso e si presume che possa essere legato ad una carenza di sodio. Non mi è stato imposto di cambiare dieta perché quella che seguivo era già buona. Solo che non riuscivo. Non ci riuscivo. Sapeste quanto mi dispiaceva tornare nel box e vedere i ragazzi che avevano dato tutto. Era bruttissimo. Io gli ho chiesto scusa perché sapevo che ero la causa delle nostre difficoltà. Ho sempre chiesto scusa, sin da Barcellona, dai primi sintomi. Era il minimo che potessi fare e sentivo sempre di doverlo fare.”

In questi mesi ne abbiamo sentite davvero di tutti i colori. A Stoner si apre un sorriso largo largo sul volto e poi attacca:
“Anch’io ne ho sentite tante. Sono state anche l’occasione per sorridere. Certe erano davvero assurde. Quella più assurda delle altre era però che io intendessi ritirarmi, non tornare mai più! Ma vi pare? Non ho mai pensato di mollare. Correre in moto è la mia vita, ciò che mi piace di più. Non ho mai pensato di lasciare né il team, né la Ducati.”

A proposito, chiede qualcuno, si è anche detto che potessi avere problemi di relazione con la Ducati. Ed era anche strano che nessuno di loro avesse scelto di venire in Australia: “Mai avuto un problema con la Ducati, anzi li ringrazio. Le cose vanno benissimo e loro hanno capito che quello era un momento mio. Ho tenuto pochi contatti con poche persone. Mi sono scambiato qualche sms con Nicky (Hayden, ndr). Pensare al motomondiale standone lontano era una cosa che mi faceva stare male. Una tortura, non sono riuscito nemmeno a guardare le gare in tv. Nemmeno una. Volevo solo riposare e capire con i medici cosa fare. E’ stata la cosa giusta.”

Ma adesso come adesso Stoner si sente in forma?
“E’ qualcosa che va capito strada facendo. E’ un cammino da fare. L’obiettivo è quello di arrivare a posto quanto prima, ma sostanzialmente mi sono dato come traguardo l’inizio della prossima stagione.”

E lo stato d’animo?
“Nervoso! Nervoso e preoccupato per quello che ho avuto e che non vorrei si ripresentasse. Preoccupato perché fisicamente faccio ancora fatica a migliorare.”

Come hai gestito questi due mesi?
“Sostanzialmente il primo mese ho riposato. Non ho fatto niente, proprio niente. Ero affaticato, non mi riusciva nessuna attività. Poi le cose hanno iniziato a migliorare e così ho potuto anche fare quella vacanza che non mi riusciva di fare da tempo. In pratica sono riuscito a dedicarmi allo svago inserendoci periodicamente delle visite mediche e dei prelievi di sangue. So che mi avete visto con un pesce in mano. Era il pesce di un altro. Io ne ho presi di più grossi il giorno dopo!”

Alcuni di noi hanno pensato semplicemente al fattore umano. Ad un ragazzo semplicemente stanco perché sotto pressione da anni.
“I medici non hanno certezze ancora adesso. Mi parlano di overtraining, di cose del genere. E’ una tesi credibile sulla quale lavorare. Ma se intendete la pressione, non ne ho sentita più del normale. Sono abituatissimo a fare i conti con me stesso, a gestire le situazioni che possono generare tensione. C’e qualcosa che attiene al mio fisico, qualcosa da guarire che può avere a che fare con la fatica degli anni passati.”

A questo punto cosa ti farebbe davvero felice qui all’Estoril?
“Intanto, sono già felice di essere qui. E poi lo sapete cosa mi piacerebbe riuscire a fare? Vorrei vincere! Ma più realisticamente sarei già molto felice di constatare dei miglioramenti, di arrivare bene in fondo ad una gara ben fatta senza i problemi di due mesi fa.”

Ti sei arrabbiato quando hai saputo che la Ducati trattava con Lorenzo? Come hai giudicato quella trattativa dal tuo punto di vista?
“Assolutamente comprensibile! Io ero a casa e la Ducati aveva il ragionevole motivo di preoccuparsi anche per il proprio futuro. Davvero, credetemi, è stata una trattativa comprensibilissima anche per me.”

Come gestirai le prove?
“Voglio vedere domani come va. Gestire le forze e anche il motore della Ducati. E poi se vedo che il fisico mi regge sento la necessità di provare un long run, ma senza sfinirmi.”

Lorenzo e Rossi ti aspettano perché tu possa inserirti tra loro dando fastidio all’uno o all’altro. “Ah sì, lo capisco. A me piacerebbe tanto dovergli chiedere scusa del fatto che sono tornato, a dare fastidio a entrambi!”

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