MotoGP – Preview Donington Park – Il commento di Brivio e il punto di vista tecnico
Il Direttore del Team Gauloises Yamaha, Davide Brivio, vorrebbe che tutti i fine settimana fossero di gara vista l’incredibile forma di entrambi i suoi piloti l’affidabilità e le prestazioni, in costante aumento, dimostrate dalle YZR-M1 2005. L’italiano è tornato a casa dopo Laguna Seca per dirigere le operazioni della squadra che si appresta ad affrontare le due gare europee consecutive di Donington Park e Sachsenring.
“Questo è un momento molto positivo per noi – a Laguna Seca abbiamo avuto entrambi i nostri piloti sul podio per la terza volta in stagione, la seconda consecutiva, quindi siamo estremamente motivati,” ha detto Brivio. “E’ stato bello vedere le due moto gialle, bianche e nere sul podio in America proprio quando festeggiavamo il 50° anniversario della Yamaha, ma adesso torniamo in Europa ed ai nostro colori di sempre.
“Valentino vuole confermare la sua leadership in campionato e questa pista gli piace molto, come anche a Colin, che tra l’altro ha molti anni di esperienza su questo tracciato. L’anno scorso sono arrivati primo e secondo quindi il nostro obiettivo non potrebbe essere che quello di ripetere quel risultato. Non importa chi sarà primo e chi secondo, basta che siano i nostri! Non sarà facile perché i nostri rivali cono molto forti; sarà un’altra gara difficile!
“Donington è una pista speciale perché alterna una sezione veloce e scorrevole con una piena di chiamane e quindi è necessario avere una moto che vada bene in ogni condizione. L’anno scorso Valentino ha fatto gara a sé, quindi sappiamo che la M1 va bene su questa pista e in teoria quest’anno dovrebbe andare ancora meglio visto che fino ad ora la moto 2005 si è dimostrata molto più facile da mettere a punto. Questa è la teoria, ma adesso dobbiamo vedere se poi andrà davvero così!”
IL PUNTO DI VISTA TECNICO
Donington è un circuito con due metà molto diverse tra loro. Una sezione è lenta e meno interessante sia per i piloti che per gli spettatori, l’altra è più veloce scorrevole. Quindi la messa a punto della moto deve necessariamente essere un compromesso che ha nella regolazione delle forcelle anteriori e nella massima maneggevolezza nei cambi di direzione la soluzione ideale per affrontare le staccate violente e la necessità di inserirsi velocemente in curva alla chicane e ai due tornantini. Il resto del circuito, con l’andamento ondulato e il susseguirsi di curve medio-veloci, richiede sospensioni anteriori che sappiano assorbire le sollecitazioni, una buona stabilità a metà curva e regolazioni più rigide al posteriore che possano aiutare la trazione all’uscita delle curve.
La potenza non è fondamentale a Donington, ma una risposta del motore pulita e la giusta scelta dei rapporti del cambio sono essenziali per poter affrontare i diversi tipi di curva, visto anche che la pista è in discesa dalla partenza al vecchio tornantino e in salita nella zona che passa dietro ai box.
Le condizioni di questa vecchia pista non sono le migliori in assoluto, ma il tracciato è unico nel suo genere, al punto che i sentimenti che suscita sono quelli opposti di amore o odio. L’andamento prevalentemente inclinato di Donington costituisce uno dei fattori principali da prendere in considerazione durante il GP d’Inghilterra, con grandi sollecitazione sulla ruota anteriore, al punto che il passaggio destra-sinistra-destra delle Craners Curves sembra un emozionantissimo giro in ottovolante. Un’esperienza emozionante anche per gli spettatori, visto che Donington si trova in una zona che ricrea un anfiteatro naturale.
Yamaha MotoGP
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