MotoGP: Phillip Island, un circuito “tranquillo” per la Bridgestone tranne nelle ultime due curve

Nonostante qui faccia freddo, l'ultimo tornante è quello più caldo per le gomme, in tutto il mondiale

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Il motomondiale lascia la caldissima Malesia per andare nella fredda Phillip Island. A distanza di sette giorni quindi il circus posa t-shir e bermuda per tirar fuori piumini, maglioni ed ombrelli, per correre su una delle piste più belle del mondiale.
Lungo 4.44 kilometri, la maggior parte dei quali non stressano più di tanto le gomme, tranne la parte finale del tracciato con la curva 11 e la 12 entrambe a sinistra, che si affrontano a gas aperto e con le moto in piega. L’ultima curva di Phillip Island è infatti quella dove le gomme raggiungono la temperatura più elevata di tutto il mondiale.

A causa della presenza di un maggior numero di curve a sinistra rispetto a quelle a destra, a Phillip Island i giapponesi porteranno un pneumatico posteriore asimmetrico con la spalla sinistra rinforzata ed in più tutte le gomme posteriori a disposizione sono state realizzate con speciali mescole più resistenti al calore.
Per quanto riguarda l’anteriore invece, considerando le temperature dell’asfalto solitamente basse e per garantire un buon grip anche in piega, le due opzioni portate sono la morbida e l’extra-morbida. La morbida sarà l’unica mescola disponibile anche in caso di bagnato.

“Il gran premio d’Australia è uno dei gioielli della MotoGP – ha affermato Hiroshi Yamada, Responsabile Bridgestone Motorsport – si corre a Phillip Island, un circuito veloce e scorrevole. Le ultime due curve del tracciato inoltre lo rendono uno dei più duri per le gomme e per questo abbiamo portato dei pneumatici realizzati apposta per questa pista. Il meteo poi ci mette del suo, con i forti venti che sempre soffiano qui, portando spesso anche la pioggia”

“Phillip Island per la maggior parte del tracciato non è molto duro per le gomme – ha aggiunto Shinji Aoki, Responsabile Bridgestone Motorsport Tyre Development Department – perchè è una pista molto socrrevole e con temperature basse, tranne per l’ultima curva che è quella dove le gomme, sul lato sinistro, raggiungono la temperatura più alta di tutto il mondiale. Lo stress creato da quella curva ci ha obbligati a portare una posteriore fatta con materiali altamente resistenti. Siccome qui in questo periodo dell’anno fa freddo, abbiamo portato la mescola morbida che permette ai piloti di avere il miglior grip, scaldandosi quanto basta soprattutto sul lato sinistro che è quello più stressato perchè ci sono più curve su questo lato rispetto alla destra”

Mescole di pneumatici disponibili:

Antoeriore: extra-morbida e morbida
Posteriore: morbida, media e dura (asimmetrica)

Mescole da bagnato:
morbida (principale) e dura (alternativa)

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