MotoGP – Mugello QP1 – Valentino Rossi fantastico, 50° pole in carriera

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Il volto raffigurato nel suo casco è spaventato. Lo sono, a dire il vero, gli avversari, allarmati come non mai per un ruolino di marcia semplicemente mostruoso. Al Mugello Valentino Rossi si porta a casa la 50° pole position della carriera, la prima stagionale (e con Bridgestone) spezzando un digiuno di quasi 12 mesi (l’ultima a Barcellona 2007). Il sette volte iridato ha viaggiato completamente su di un altro livello: sul giro singolo, il suo 1’48″130 fa sensazione, avvicinato successivamente di 271 millesimi nell’ultimo tentativo. Conferma della competitività esasperata del proprio pacchetto anche sul giro tutto-o-niente, in grado di consentirgli l’opportunità di guidare come sa fare, arrotondando i saliscendi del Mugello con la classe che lo ha portato a sei affermazioni di fila sul tracciato toscano, ove è imbattuto dal 2002 ad oggi. Rossi non è solo “veloce”, ma è anche “costante”. Spaventosamente costante: passo inavvicinabile che ti chiami Pedrosa, Stoner o Capirossi. Sulla carta per domani non c’è assolutamente storia, ma restano pur sempre le speranze per una gara combattuta ed avvincente.

Ci aggrappiamo ai compagni di prima fila, Daniel Pedrosa in grado di far secondo con un giro capolavoro, ma non abbastanza per contendere la pole e primato a Rossi. Il catalano è stato esemplare, battendo sul filo di lana un Loris Capirossi “ritrovato”, terzo con una Suzuki in netta e costante crescita. Certo, la doppia-scia cordialmente offertagli da Rossi ha fatto la sua parte, ma l’imolese ha mostrato e confermato il legame particolare con l’autodromo toscano, dove vinse nel 2000 battendo proprio Valentino (e Max Biaggi).

Scorgendo dietro la prima fila, troviamo Casey Stoner ancora lontano da un passo ed un assetto “ottimale”, ma comunque in grado di tener testa a Edwards, Hayden, Lorenzo e Toseland. Chiude la top ten la coppia Gresini, con Nakano davanti a De Angelis, mentre per ritrovare Dovizioso dobbiamo andare fino alla 14° piazza. Lontanissimo Melandri, 18° e ultima Ducati in griglia, preceduto anche da Tadayuki Okada, 15° col debuttante motore pneumatico, all’unico turno utile di prove, considerando che questa mattina è stato fermato da problemi di natura “elettronica”.

Alessio Piana

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