MotoGP Mugello, Prove Libere 3: Pedrosa torna al Top, bene Dovizioso e Rossi

Lo spagnolo della Honda davanti a Marquez e Dovizioso, Rossi è sesto, Iannone decimo

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La terza sessione di prove libere della classe MotoGP al Mugello (sesta tappa del motomondiale 2014, sin qui dominato dal campione in carica Marc Marquez), i cui tempi combinati con le altre due sessioni di prove libere daranno accesso diretto alle Q2 ai primi dieci, ha visto i piloti scendere in pista con circa 20° nell’aria e 27° sull’asfalto.

Fino a pochi minuti alla fini erano stato pochi i piloti che erano riusciti a migliorare i tempi di di ieri mattina (nel pomeriggio non si era girato causa meteo), tra cui  Jorge Lorenzo, Andrea Dovizioso, Dani Pedrosa, Alvaro Bautista e Stefan Bradl. Sul finire della sessione anche altri hanno migliorato, tra cui Valentino  Rossi, che ha così ribadito  che venderà cara la pelle nel “suo” Mugello. Il pesarese ha sfoggiato anche il nuovo casco, che potete vedere cliccando qui.

Alla fine il più veloce di queste FP3 è stato un redivivo Dani Pedrosa, che ha portato la sua Honda davanti a quella del suo compagno di squadra Marc Marquez. Terzo tempo per un ottimo Andrea Dovizioso, con la Ducati, dotata oggi di un nuovo motore, più potente. Seguono le Yamaha di Lorenzo, Smith e Rossi, che precedono la Ducati di Cal Crutchlow.

Accedono quindi direttamente alle Q2 Pedrosa, Marquez, Dovizioso, Lorenzo, Smith, Rossi, Crutchlow, Pol Espargarò e Andrea Iannone. Non ha preso parte alle prove Nicky Hayden, che la settimana prossima verrà operato al polso destro.

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9 commenti
  • Ronnie ha detto:

    Non so se Lorenzo abbia fatto la cosa più intelligente tentando di rallentare Marquez nel terzo settore e in generale sul finale delle prove perchè nei primi 2 l’ha tirato e molto bene. Così facendo gli ha fatto vedere come andare forte nel T1 e nel T2 e Marquez si stava infatti migliorando di 2 decimi.
    Questa è una cosa poco intelligente, anche a Jorge darei un bel mongolino d’oro, il T4 Marc l’ha messo a posto ieri anche grazie al quell’altro furbone di Iannone che gli ha fatto vedere come tirar giù 2 decimi in un sol settore, si capisce di chi probabilmente farà la Pole.

    Jorge avrebbe dovuto mollare subito senza arrivare a rallentare nella parte finale del giro, questi proprio non lo vogliono capire che devono far star Marquez davanti e non tiralro ogni cavolo di volta che gli si aggrappa alla loro posteriore.

    Io non credo che il T3 possa creare prgrossi oblemi a Marquez era il più veloce ieri.
    Di sicuro ha fatto il miglior step da Ieri nel T2 grazie appunto anche al tiro di Jorge.

    Di sicuro i suoi avversari non stanno facendo tutto il possibile per contrastarlo anzi lo stanno aiutando a migliorare già nei turni di prove libere…

    1. Durim ha detto:

      Parli di marquez come se fosse l ultimo arrivato e che deve guardare le traiettorie a lorenzo o Iannone haha marc è il migliore perché fa traiettorie migliori anche :) l unico scopo che ha stare in scia è di prendersi il primo posto in ogni prova anche qnd nn si è il piu veloce cosi da dare l idea di imbattibilita. È la prima volta che marc nn sembra imbattibile..qui marc si può battere ;)

      1. Ronnie ha detto:

        Ti sbagli Durim, Marquez non sa tutto, non sa far bene ovunque di suo, nessun pilota sa fare bene ovunque senza riferimenti.

        Anche Rossi faceva così agli inizi, sia per innervosire e disturbare gli avversari nei loro giri veloci di fine turno, sia per imparare a migliorarsi.

        Prima di stare in scia a Iannone nell’ultimo settore prendeva 2 decimi dai migliori, poi di colpo a cominciato a farlo in 24.4.
        Lo stesso oggi seguendo Lorenzo prima di seguire Jorge il 22.7 non lo faceva ieri era addirittura a 22.9.

        Ti sbagli se pensi che non serva a niente quello che sta facendo è proprio così che diventa imbattibile in gara perchè prende il meglio di ogni pilota e lo mette in fila, non che questa sia una cosa facile, anzi, ma lui ci riesce, se vede qualcuno andare più forte di lui in un settore lo segue e si dice se ce la fa lui con una Ducati, o una Yamaha o anche una Honda ce la posso fare anche io e non è contento finchè non arriva li o fa meglio.

        Da soli non si diventa il più veloce, in certi punti lui è più veloce di suo, ma in altri prende spunto da altri piloti ed è così che fa il vero campione dominatore, cosa che gli altri mi sembra si siano dimenticati di fare, lavorando e girando più da soli, così non lo batteranno mai.

      2. bcs ha detto:

        Ha ragione Ronnie.

        Durim leggi quello che ha dichiarato Espargaro in merito al “studiare” gli avversari, in questo caso Rossi (dichiarazioni negli anni fatte da quasi tutti i piloti, compreso Rossi.).

        “Domanda:
        Si impara osservando gli altri piloti in pista?

        Risposta:

        “E’ il metodo più veloce, ma anche più difficile. A Le Mans ho capito più cose stando dietro a Valentino che nelle prime quattro gare”.”

      3. Durim ha detto:

        Beh..avere qualcuno davanti aiuta sempre, non tanto perchè gli vede le traiettorie, ma perchè uno gli prendi la scia, 2 hai un punto di riferimento e puoi staccare dopo ecc..anche uno leggermente più lento. Puoi parlare come se andare veloce fosse tutta una questione di traiettoria, per andare più veloce la traiettoria da sola non basta.
        Su espargarò..lui è al primo anno e deve imparare, lo ha fatto anche marc l’anno scorso. Ora è marc il più forte e più veloce..basta vedere come su piste nuove ha dominato (austin e rio) ;)

      4. bcs ha detto:

        Un pilota davanti Durim aiuta in tutto.
        Dalle staccate, all’ingresso, alla percorrenza, a come un pilota si muove sulla sella.
        Aiuta in tutto.

        La scia in Motogp è relativa, la scia conta molto di più nelle classi inferiori, dove le potenze sono basse. In Motogp il gioco delle sciee è relativo.

        Non solo i rookie osservano Durim.
        Tutti osservano tutti e cercano di capire i segreti dei vari piloti in pista.

        Vuoi un esempio?
        Lorenzo con Stoner.
        Stoner era un mostro nei primi giri, Lorenzo osservandolo (ed ovviamente mettendoci del suo) è riuscito pian piano a migliorare tantissimo nelle prime fasi, registrando nelle prime fasi tempi “alla Stoner”.

      5. Ronnie ha detto:

        Bhe la scia conta sui rettilinei ed è vero che al Mugello con le velocità che si fanno fa comodo avere qualcuno davanti nel T4 alla fine e il T1 all’inizio, ma seguendo qualcuno ci si spinge sempre un po’ oltre.

        Ci sono parti in cui se le fai da solo non dai tutto il gas non apri così presto, magari la traiettoria è quella giusta ma non sei mai sicuro che la stai facendo in pieno, e sicuramente un Iannone che aveva appena provato aveva un setting migliore specie per scaricare la potenza a terra con pista non perfettamente gommata.

        In più in moto come ha detto bcs, ci sono grossi spostamenti di peso e automatismi che vengono fatti in un certo modo per guadagnare ulteriormente, in certe curve magari uno riesce a tirar fuori di più da una moto facendola ad una marcia più bassa o più alta, ce ne sono di cose da imparare anche quando sei un super campione.

      6. bcs ha detto:

        La scia conta sempre, ti può aiutare, ma in Motogp ti aiuta fino ad un certo punto.
        I sorpassi in velocità secca li si vedono quando una delle due moto o ha un vantaggio marcato in accelerazione, oppure una forza nella velocità massima (vedi Ducati nel 2007, dove in Qatar aveva 20 Km/h di vantaggio sulle altre).

        Se le moto si equivalgono la scia è quasi (ho scritto quasi) “trascurabile” (tra virgolette).

        Hanno una potenza talmente elevata e valori di coppia tali, che spesso a full power non ci vanno (ricordate le dichiarazioni del genio ing Preziosi?).

        Discorso diverso per le categorie minori, dove le potenze in gioco sono basse.

  • bcs ha detto:

    Ma Aprilia al Mugello non doveva portare un motore rivisto e con le valvole pneumatiche?

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