MotoGP – Motegi – Vince Capirossi, tripletta italiana, Rossi a -12

MotoGP – Motegi – Vince Capirossi, tripletta italiana, Rossi a -12MotoGP – Motegi – Vince Capirossi, tripletta italiana, Rossi a -12

Da super-favorito questa volta non ha sbagliato, realizzando il grand-chelem in terra giapponese: pole position, vittoria e comando tenuto dal primo all’ultimo giro. Questo è Loris Capirossi, essenza Ducatista che si conferma in casa della Honda anche nell’edizione 2006 del Gran Premio del Giappone al Twin Ring di Motegi, per la sesta vittoria “Rossa” in MotoGP, la terza stagionale dopo Jerez e Brno. Una gara perfetta per il trinomio Capirossi – Ducati – Bridgestone, una competizione che ha offerto uno splendido podio tutto italiano, completato ad arte da Valentino Rossi e Marco Melandri. Tricolore che sovrasta la bandiera giapponese, orgoglio italiano che si esprime ai massimi livelli in una giornata dove la Honda resta a bocca asciutta, proponendo un harakiri senza precedenti nelle tre classi. La HRC non vince, ma soprattutto perde terreno favorendo per le prossime due corse i nostri tre cavalieri: Hayden è a quota 236, inseguito a 12 lunghezze da Valentino Rossi, a 27 da Melandri, 31 da Capirossi, 34 da un Pedrosa ottavo sul traguardo. A Estoril la possibilità per Hayden di vincere anticipatamente il mondiale è ridotta al lumicino, anzi, chiedete ad un qualsiasi addetto ai lavori chi è adesso il favorito: Valentino Rossi, ovviamente…

Cronaca di Gara

Due gare molto belle tra 125 e 250, inevitabile che salga l’attesa e la trepidazione per la MotoGP. Con tribune dedicate (sono 63.195 gli spettatori annunciati proprio prima del via) le quattro case giapponesi puntano al successo, ma con una moto europea, l’italianissima Ducati, favorita con Loris Capirossi. Sarà una sfida incredibile, perchè no, decisiva per il titolo iridato. Sono le 14.01 al Twin Ring di Motegi, A-Style Grand Prix of Japan, urlano gli inconfondibili motori a 4 tempi delle 21 MotoGP in griglia, accensione, spegnimento del semaforo…via!!!

Scatta benissimo Capirossi seguito da Melandri, Gibernau, Rossi, Nakano, via via tutti gli altri con Pedrosa che alla curva 4 arriva largo e rientrerà indietro. Hayden nel frattempo è nono mentre è già lotta in ottica Ducati 2007 tra Capirossi e Melandri, con i due side-by-side alla curva 7 dove nemmeno un foglio di carta riusciva a stare nel mezzo. Si chiude un primo infernale giro con i tre italiani davanti a tutti seguiti da Gibernau, Stoner, Nakano, Elias, Hayden, mentre Pedrosa è 15°. Recupera subito Casey Stoner, diventa quarto passando alla curva 5 mentre c’è già la prima caduta: è Josè Luis Cardoso, che ieri andava dichiarando “L’importante è vedere la bandiera a scacchi”.

Stoner è il più veloce in pista e insegue da vicino il trittico delle meraviglie made in Italy, con Capirossi che a dispetto delle premesse pre-gara non riesce ad andare in fuga. Lungo per John Hopkins poco prima del tunnel, ripartirà ultimissimo e senza possibilità di ben figurare al Twin Ring. Bridgestone, Ducati e Capirossi lasciano subito il segno al terzo passaggio: nuovo giro record, 1’47″797, ma attenzione perchè dietro sono tutti incollati al doppio scarico della Desmosedici #65.

Immediata replica di Melandri, 1’47″552, Hayden e Pedrosa sono lontanissimi, è lui l’ancora di salvezza Honda nel tracciato di casa! Si calmano un pò là davanti, dietro recupera il “Kentucky Kid” che sopravanza Elias piazzandosi provvisoriamente al settimo posto cercando un pronto recupero sul gruppetto di testa. Gli italiani volano al comando del Gran Premio e condottieri delle forze armate di Ducati, Honda e Yamaha, in quella che potrebbe essere una mezza Caporetto per la HRC quando siamo ormai ad un terzo di gara.

Cade Randy De Puniet, rientriamo però nella cronaca in action con Hayden che si riavvicina al 4°/5° posto finora ad appannaggio di Gibernau e Nakano, ma con un ipotetico ritmo da quarto posto finale. Capirossi prova a dettar la legge del Desmodromico appena superata la metà gara, guadagna un discreto margine mentre tra Melandri e Rossi ci sono le prime avvisaglie di un duello che caratterizzerà gli ultimi giri.

Tredicesimo passaggio, ennesima caduta per Casey “Rolling” Stoner: come accaduto a Laguna Seca nel recente passato perdita dell’anteriore in inserimento di curva, tanti saluti e Lucio Cecchinello si dispera dai box. Melandri e Rossi arrivano a contatto, il Dottore vuole passare ma il futuro Ducatista è deciso a resistere, chiudendo tutte le porte e proseguendo sul proprio passo. Ci riesce fino ad un certo punto Marco, quando al 15° giro alla curva 7 è costretto a lasciar strada dinanzi ad una mirabolante staccata del pilota in sella alla M1 #46.

Capirossi, Rossi, Melandri, questa l’Italia che in Giappone in versione motociclistica fa la differenza, e in quest’ordine andrà a segnare il podio a Motegi, con Nicky Hayden quinto dietro a Gibernau che ha rischiato di cadere per una manovra improvida di Nakano, caduto all’ultimo giro nel tentativo di chiudere ai piedi del podio. Pedrosa è ottavo, il campionato è aperto, anzi, forse è segnato, prendendo la via di Tavullia…

Alessio Piana

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