MotoGP: Marc Marquez Campione del Mondo, i numeri di un predestinato

Tre volte Campione del Mondo... ma non solo.....

MotoGP: Marc Marquez Campione del Mondo, i numeri di un predestinatoMotoGP: Marc Marquez Campione del Mondo, i numeri di un predestinato

Oggi a Valencia Marc Marquez ha riscritto la storia del motociclismo. Il neocampione del mondo della classe MotoGP è diventato infatti oggi il più giovane Campione del Mondo della Top Class, ma i suoi numeri vanno al di là di questo; Di seguito ripercorriamo la sua carriera e i suoi numeri.

Lo spagnolo inizia a correre in moto all’età di sei anni, prima nel motocross e poi con le minimoto. Debutta nel motomondiale nel 2008 alla guida di una KTM 125 FRR. In quella stagione nonostante sia costretto a saltare i GP di Qatar, Spagna, Malesia e Comunità Valenciana per infortuni, ottiene un terzo posto in Gran Bretagna e termina la stagione al 13º posto con 63 punti.

Nel 2009 passa al Team Red Bull KTM MotoSport. Centra come miglior risultato un terzo posto in Spagna e due pole position (Francia e Malesia) chiudendo la stagione all’8º posto con 94 punti.

Nel 2010 vince il campionato del mondo della classe 125cc in sella alla Derbi RSA 125 del Team Red Bull Ajo Motorsport. Ottiene le sue prime vittorie (Italia, Gran Bretagna, Olanda, Catalunya, Germania, San Marino, Giappone, Malesia, Australia e Portogallo), due terzi posti (Qatar e Francia) e dodici pole position (Qatar, Spagna, Gran Bretagna, Olanda, Catalunya, Germania, Indianapolis, Aragon, Giappone, Malesia, Australia e Comunità Valenciana) e vince il titolo con ben 310 punti.

Il 2011 è l’anno più difficile. Debutta in Moto2 con l’attuale Team (il CatalunyaCaixa Repsol con una Suter MMXI). Nelle prime tre gare raccoglie zero punti, frutto di tre cadute, mentre ottiene la sua prima vittoria nella classe intermedia nel Gran Premio di Francia, sulla pista di Le Mans. Ottiene poi un secondo posto in Catalunya, nel Gran Premio di casa. Vince in Olanda e in Italia dove ottiene anche la pole position.

Nel GP di Germania vince la sua terza gara consecutiva (4°successo stagionale) partendo sempre dalla pole position. A Brno arriva secondo dopo essere partito ancora una volta dalla pole, mentre a Indy ottiene la quinta vittoria dell’anno partendo per la quinta volta dalla pole. A Misano centra la sua sesta vittoria stagionale, mentre ad Aragon ottiene la sua settima vittoria in Moto2 partendo per la sesta volta dalla pole position.

A Motegi è secondo dopo essere partito dall’ennesima pole. Successivamente a causa di una caduta nelle prove di Sepang (ironia della sorte proprio dove domenica scorsa è caduto non potendo chiudere in anticipo il titolo) è costretto a saltare sia il GP malese che quello di Valencia, lasciando di fatto il titolo a Stefan Bradl (attuale pilota Honda MotoGP). A causa dei problemi alla vista a seguito della caduta nelle prove libere del GP della Malesia aveva saltato quasi tutti i test invernali, arrivando alla prima gara con pochissimi km percorsi in moto. Nel 2012 ha un netto pre-dominio nella classe Moto2 e centra il titolo, il secondo della sua carriera.

Quest’anno al debutto nella classe MotoGP con la Honda lasciata libera da Casey Stoner impressiona sin da subito. Dopo ottimi test invernali si presenta in Qatar, lotta fino alla fine con Valentino Rossi chiudendo la sua prima gara nella Top Class in terza posizione. Ad Austin (pista dove era stato il più veloce nei test) ottiene la sua prima vittoria nelal Top Class, andando ad “infrangere” il record di più giovane vincitore di un GP nella Top Class, un record che apparteneva a Freddie Spencer. Già il sabato conquistando la pole era diventato il più giovane poleman della storia della classe regina.

In Spagna a Jerez chiude secondo andando a “sportellare” all’ultima curva Jorge Lorenzo, così come fece il suo idolo Valentino Rossi con Sete Gibernau. Subito polemiche, ma il rookie della Honda tira dritto per la sua strada. In Francia a Le Mans chiude terzo, mentre in week-end del Mugello è uno dei più difficili dell’anno. Tante cadute in prova, di cui una veramente pericolosa; perde il controllo della sua RC213V subito dopo lo scollinamento del rettilineo d’arrivo, cadendo ad altissima velocità vicino al muretto della pista che precede la San Donato. In gara sembra tutto risolto, è secondo (aveva da poco passato Pedrosa), quando perde il controllo della sua Honda andando a far segnare il suo primo “zero” nella classifica.

Per tornare alla vittoria deve aspettare il Sachsenring (nelle due precedenti gare di Barcellona e Olanda chiude rispettivamente in terza e seconda posizione), un week-end per certi versi decisivo. Nel fine settimana tedesco si infortunano infatti i suoi avversari principali Lorenzo e Marquez, entrambi alle prese con problem i alla clavicola. Da lì seguono tre vittorie consecutive, due negli States, Laguna Seca (dove al cavatappi passa Valentino Rossi, una mossa che ricorda molto il sorpasso del pesarese su Stoner) e Indianapolis, che gli regala il trittico di vittorie negli Stati Uniti. Arrivano poi due secondi posti, a Silverstone (dove per uan caduta nel warm up viene penalizzato sulla patente a punti) e Misano.

Vince ad Aragon, ma anche qui come a Jerez è polemica. In una staccata un pò troppo allegra tocca involontariamente il cavetto del sensore del traction control della moto di Pedrosa, lo “trancia” e ne scaturisce una caduta per il suo compagno di squadra. La paura di una penalizzazione è tanta, ma alla fine se la cava a buon mercato. Il resto è storia recente, secondo in Malesia, squalificato per non aver rispettato la “finestra” del Flag to Flag a Phillip Island, secondo in Giappone e Campione del Mondo oggi a Valencia.

Marc Marquez in numeri

6 vittorie (Austin, poi 4 di fila, Sachsenring, Laguna Seca, Indianapolis e Brno, poi Aragon).

6 secondi posti (Jerez, Assen, Silverstone, Misano e Sepang).

4 terzi posti (Qatar, Le Mans, Montmelò e Valencia).

9 pole position (Austin, Le Mans, Sachsenring, Indianapolis, Silverstone, Misano, Aragon, Sepang e Valencia).

11 giri più veloci (Qatar, Austin, Mugello, Montmelo, Sachsenring, Laguna Seca, Indianapolis, Brno, Misano, Sepang e Motegi).

334 punti.

3 triple (vittoria, pole e giro veloce): Austin, Sachsenring e Indianapolis.

3 titoli mondiali in carriera: 2010 (125cc), 2012 (Moto2) e 2013 (MotoGP).

2,019 km percorsi in gara.

5,876 km percorsi in prova.

4,077 km percorsi nei test pre-campionato e durante la stagione.

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