MotoGP – Ma chi è veramente Much Better
Rossi ce l’ha fatta! Il Dottore ha curato la malata cronica (perdeva ormai
da più di 10 anni) ma la diatriba è ancora aperta. Quanto ha messo
Rossi di suo e quanto è migliorata invece la Yamaha per consentirgli
di raggiungere il clamoroso risultato?
La Yamaha ha superato la Honda? I commenti e le discussioni si sprecano. Proviamo
a ragionare su qualche dato oggettivo per cercare di dare una risposta.
Se partiamo dal freddo dato della classifica costruttori si direbbe di no.
La Honda anche quest’anno è in cima alla graduatoria delle marche ma
qualcuno potrebbe obbiettare che la Honda era l’unica a schierare ben 6 moto
e che forse aveva i piloti migliori.
Proviamo allora ad andare ad insinuarci al di là dei punteggi della
classifica costruttori e di quella piloti (che vede ben 5 piloti Honda dietro
Rossi prima di incontrare un’altra Yamaha) e analizziamo altri dati per approfondire
l’argomento.
Proviamo a vedere allora come le varie marche si sono spartite i 48 posti sui
podi del 2004 rispetto al 2003 per cercare di capire come si è evoluta
la situazione.
|
| 2004 | 2003 | ||
Podi | Honda | 30 | 62,50% | 38 | 79,17% |
Yamaha | 14 | 29,17% | 1 | 2,08% | |
Ducati | 3 | 6,25% | 9 | 18,75% | |
Kawasaki | 1 | 2,08% | 0 | 0,00% | |
| Totale | 48 |
| 48 |
|
Gli schieramenti a livello numerico per le due grandi rivali sono rimasti invariati
(4 Yamaha e 6 Honda) e solo la Ducati ha visto aumentare (purtroppo non a livello
di competitività) il numero delle moto in campo. I numeri sembrano parlar
chiaro. La Yamaha ha avuto una netta impennata di presenze sui tre gradini più
alti a discapito di Honda e Ducati. Ma è altrettanto facile notare che
ben 11 dei 14 podi della casa dei 3 diapason sono stati occupati da Valentino
Rossi. Comunque rispetto al misero e solitario podio del 2003 la Yamaha sembra
che abbia comunque fatto un certo passo in avanti anche a livello globale.
Proviamo ora a fare un esercizio puramente teorico ed ipotizziamo che Rossi
non fosse stato al via degli ultimi due mondiali (cosa che avrebbe fatto la
felicità di molti suoi colleghi) e vediamo cosa sarebbe successo sui
podi delle piste dei 4 continenti.
Senza Rossi | |||||
|
| 2004 | 2003 | ||
Podi | Honda | 39 | 81,25% | 31 | 64,58% |
Yamaha | 4 | 8,33% | 5 | 10,42% | |
Ducati | 4 | 8,33% | 12 | 25,00% | |
Kawasaki | 1 | 2,08% | 0 | 0,00% | |
| Totale | 48 |
| 48 |
|
Il fatto che sia Honda che Yamaha si sarebbero indebolite sensibilmente senza
“il dottore” è abbastanza scontato ma la nota curiosa è
che senza Vale quest’anno la Honda avrebbe ottenuto addirittura un podio in
più che schierando Rossi nel 2003 (39 contro 38) quando la Rcv 211 era
unanimemente ritenuta la miglior moto sulla piazza e la M1 poco più di
un cancello (con la quale Checa avrebbe ottenuto 3 podi contro i 2 teorici del
2004). Questo ragionamento ipotetico sembrerebbe far credere che la supremazia
Honda si sia addirittura rinforzata nel 2004.
Ma torniamo alla realtà e proviamo a cercare di capire come si sono
evolute le prestazioni di Honda e Yamaha in base ai risultati in pista dei suoi
piloti ed in particolare di quelli che non hanno cambiato schieramento tra il
2003 e il 2004 analizzando i tempi in qualifica, in gara (sia sul Best Lap che
nel passo) e le velocità massime.
Quindi Biaggi, Hayden (debuttante nel 2003) e Gibernau da una parte e Checa
e Meandri (anche lui debuttante nel 2003) dall’altra.
Ovviamente il confronto è stato possibile solo su 13 circuiti, tanti
sono quelli sui quali si è corso sia nel 2003 che nel 2004 in condizioni
simili. Quindi sono stati esclusi il Quatar (che ha sostituito Suzuka) Le Mans
(per le modifiche al tracciato) e Assen (asciutto in qualifica e bagnato in
gara nel 2003 e viceversa nel 2004).
Premesso che quest’anno le prestazioni sono cresciute in maniera veramente
notevole un po’ per tutti cerchiamo di andare ad analizzare nel dettaglio chi
è stato più bravo da incrementare le prestazioni e in che modo.
| Progresso 2003-2004 in% | |||
| Prova | Gara BL | Passo | Top Speed |
Yamaha | 0,91% | 0,60% | 0,62% | 2,40% |
Honda | 1,10% | 0,84% | 0,70% | 3,71% |
Differenza % Honda su Yamaha |
||||
Prova |
Gara BL |
Passo |
Top Speed |
|
Yamaha |
||||
Honda |
20,54% |
39,73% |
13,09% |
54,77% |
Per una miglior facilità di confronto abbiamo utilizzato la percentuale
per esprimere i progressi prestazionali (per fare un esempio pratico su un giro
di 1’40″ un miglioramento dell’1% corrisponde grossomodo a 1 secondo al
giro). Abbiamo verificato i miglioramenti su ogni circuito e per ogni pilota
(quando possibile) ed abbiamo poi fatto una media del miglioramento su ogni
tracciato (tra i vari piloti) che ha poi dato dei risultati a livello di Marca
(che sono riportati nella tabella qui sopra)
Da questa analisi si può evincere che i miglioramenti maggiori li ha
ottenuti senz’altro la Honda.
Il passo avanti più grande per entrambe le case nipponiche è
stato nella cavalleria e di conseguenza nella velocità di punta. In quest’area
è anche più grande il divario. La Honda ha un vantaggio di più
del 50% nell’incremento sulla Yamaha. Vale a dire che dove la seconda è
cresciuta di 2 Km/h la prima è arrivata addirittura a 3 km/h di incremento.
Per quanto riguarda i tempi sul giro in qualifica (come ha anche dichiarato
più volte Rossi) la Yamaha è piuttosto buona e, pur essendo sempre
deficitaria verso la Honda, ha una differenza di incremento importante ma non
così elevata come nel giro veloce in gara dove la Honda ha un grosso
vantaggio (favorito anche dai grandi progressi di Hayden)
Dove la differenza si assottiglia è nel passo di gara settore dove sicuramente
si sono concentrate maggiormente le cure in casa Yamaha e dove sono riusciti
a limitare i danni.
Tirando le somme le prestazioni sono aumentate e sicuramente lo sforzo della
Honda (che già partiva da una posizione di vantaggio) è stato
spinto dal divorzio con Rossi e ha portato ad un ulteriore aumento del divario
prestazionale a suo favore.
Proviamo ora per concludere il ragionamento ad analizzare i miglioramenti dei
singoli piloti non più raggruppati per marca ma presi singolarmente ed
inseriamo anche Rossi per vedere come sono cambiate le sue prestazioni a dispetto
del cambio di moto.
| Progresso 2003-2004 in% | |||
| Prova | Gara BL | Passo | Top Speed |
Rossi | 0,84% | 0,54% | 0,72% | 1,95% |
Gibernau | 1,08% | 0,75% | 0,59% | 2,86% |
Biaggi | 0,83% | 0,72% | 0,67% | 4,17% |
Hayden | 1,43% | 1,20% | 0,99% | 3,26% |
Checa | 0,72% | 0,53% | 0,59% | 1,96% |
Melandri | 1,30% | 0,92% | 0,54% | 2,57% |
Da quest’ultimo confronto si evince che il “pacchetto” che Valentino
aveva a disposizione nel 2004 è sicuramente stato più performante
di quello usato nel 2003. Si nota però che i suoi progressi rispetto
ai suoi ex compagni di marca sono inferiori per le voci riguardanti i giri veloci
(sia in gara che in prova) e in maniera ancora più cospicua per quello
che riguarda la velocità di punta a confermare ancora una volta dei grandi
sforzi profusi dalla Honda nel 2004.
In contro tendenza invece il dato relativo al passo di gara dove Valentino
migliora più di tutti (secondo solo a Hayden che al debutto su alcune
piste era stato molto lento nel 2003).
Questo può essere spiegato col fatto che nel 2003 Valentino non è
mai stato costretto a tirare veramente per vincere. Lo ha fatto solo quando
era veramente necessario. Quando ha sbagliato (a Barcellona e a Motegi) o quando
è stato penalizzato (Philip island). Quest’anno ha sempre spinto al massimo
e non ha mai commesso gli errori di “distrazione” del 2003 ed è
per questo che i suoi miglioramenti nel passo di gara sono così consistenti.
Fondamentalmente lo scorso anno è andato “piano” facendo forse
pensare (erroneamente) alla Honda che il gap di guida poteva essere compensato
con l’aumento delle prestazioni della moto.
Cosa possiamo dedurre da questa analisi (che forse farà storcere il
naso a qualcuno ma è basata sudati oggettivi anche se non assoluti)?
La Honda è perfettamente riuscita nel suo obiettivo, aumentando ulteriormente
il divario con la Yamaha ma è cascata in tutti i tranelli che il Dottore
le ha teso.
Lui solo (e forse il suo team che si è portato via) sapeva esattamente
qual era il suo margine ed è stato bravissimo a tirarlo fuori al momento
più opportuno.
La Honda ha quindi fatto le cose bene dal punto di vista tecnico (incrementando
il divario prestazionale con la Yamaha) ma lo sforzo non è stato sufficiente
perché ha sottovalutato il reale valore del Dottore.
Quindi Honda is better ma Valentino è much better!
Duccio Sfondrini
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