MotoGP – Loris Capirossi e Alvaro Bautista in visita alla Suzuki

MotoGP – Loris Capirossi e Alvaro Bautista in visita alla SuzukiMotoGP – Loris Capirossi e Alvaro Bautista in visita alla Suzuki

Loris Capirossi e Alvaro Bautista si sono recati in giappone all’inizio di questa settimana per far visita alla fabbrica della Suzuki di Hamamatsu. I piloti del Team Rizla Suzuki MotoGP insieme al Team manager paul Denning sono stati accolti da Mr.Toshihiro Suzuki, Masanori Atsumi e l’amministratore Delegato, il signor Sadayuki Inobe. Il trio ha visto il ‘Suzuki Plaza Museum ‘ ed ha poi parlato con gli ingegneri dello sviluppo della GSV-R 800cc. A loro la parola.

Loris Capirossi
“E ‘stata una grande esperienza visitare il “Suzuki’s Head Office e Moto Technical Engineering Centre”. Ero già stato in fabbrica, ma prima non avevo mai visitato il Museo Suzuki, ed è stato bellissimo vedere le tecnologie dall l’inizio del secolo scorso e la prima moto dal 1952. Suzuki è sempre stata innovativa, e questo è stato così chiaro guardando il Museo. Ho visto anche alcune vecchie moto Suzuki che mi piacerebbe davvero possedere, magari posso fare un po’ di negoziazione su questo! Anche i nostri incontri presso il Dipartimento Racing sono stati molto importanti e si è capito quanto realmente la Suzuki stia lavorando con così tanti ingegneri per rendere la moto migliore possibile per due soli piloti, Alvaro e me. Vorrei anche ringraziare Toshihiro-san, Atsumi-san e Inobe-san per averci dato il tempo di vedere e per i loro sostegno per la stagione 2010. Vado a Sepang pieno di motivazioni, e so che la Suzuki è al 100% con me.”

Alvaro Bautista
“Voglio ringraziare la Suzuki per il loro invito, è stata una una grande esperienza . Sono nuovo in MotoGP, e nuovo alla Suzuki, ma mi sento parte della famiglia Suzuki ogni giorno di più. La struttura tecnica è incredibile, ho davvero aperto gli occhi su ciò che accade per sostenerci e dopo aver visitato il museo so molto di più sulla storia della Suzuki. E’ incredibile vedere come una grande azienda continui a sentirsi come una famiglia e tutti sono così amichevoli e accoglienti. Ho fatto del mio meglio per raccontare agli ingegneri il mio feedback esatto della moto, ma prima ho bisogno di spingere il mio livello proprio al massimo e arrivare al limite della moto, allora sarà mio diritto lamentarmi e chiedere migliori prestazioni, ma non ancora! Mi sento come Loris, molto motivato e molto sicuro che la Suzuki farà il massimo per sostenerci”.

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