MotoGP – L’importanza dei tester Ducati: Guareschi, Canepa, Itoh

MotoGP – L’importanza dei tester Ducati: Guareschi, Canepa, ItohMotoGP – L’importanza dei tester Ducati: Guareschi, Canepa, Itoh

Fanno un lavoro oscuro, lontano dalle luci dei riflettori. Girano in pista il giorno e la notte, devono esser sempre pronti, rischiando spesso la propria incolumità testando novità sperimentali. Il lavoro dei tester è, con ogni probabilità, il più difficile ma allo stesso tempo apprezzato dalle case costruttrici. I collaudatori provano, riprovano, entrano ed escono dai box in continuazione per verificare ogni millimesimale miglioria, senza nutrire particolari ambizioni cronometriche. Il loro lavoro, nella MotoGP dell’elettronica e dove ogni centesimo diventa fondamentale, ha acquisito sempre più importanza negli ultimi anni. La Ducati, storicamente un passo avanti rispetto agli avversari su questo campo, lo aveva capito da un pezzo, creando in proprio (ed insieme alla Bridgestone) due squadre test in modalità “Formula 1”. I successi nella top class vengono dal lavoro senza soste dei propri tester. Tre, addirittura, per questa stagione: Vittoriano Guareschi, Shinichi Itoh, Niccolò Canepa.

Tre nomi che il grande pubblico, quello che guarda solo le gare la domenica, avrà soltanto sentire nominare. Tre volti che sono, a loro modo, la parte indispensabile dei trionfi Ducati. Tutto ebbe inizio nell’estate 2002, quando la necessità di far svolgere i primi collaudi della Desmosedici MotoGP imposero a Ducati Corse di ingaggiare un pilota valido, veloce con chiare doti di collaudatore. La scelta ricadde su Vittoriano Guareschi, abile pilota con qualche buon risultato tra Superbike e Supersport alle spalle. Un rider esperto che, tra le altre cose, sviluppò nel 2000 la Yamaha YZF R7-Superbike, seconda in quella stagione con Noriyuki Haga. Fu proprio il parmense, quattro vittorie all’attivo nella 600, a portare al debutto in pista la D16 nell’estate 2002. Il matrimonio con la rossa doveva durare due anni o poco più: Vitto pensava di tornare alle corse, era la sua passione e, ragionevolmente, il suo mestiere. Col tempo però Guareschi, membro di una vera e propria famiglia dedita alle due ruote con il padre proprietario di un concessionario ed il fratello, Gianfranco, anch’esso pilota, decise che il tester era la sua nuova dimensione.

“Se ho pensato di tornare a correre in questi anni?”, sincera Vittoriano, “senza dubbio, ma col tempo ho compreso che il mio è forse il lavoro più bello del mondo”. Nel 2004, alla terza stagione come collaudatore Ducati, chiese ed ottenne di correre tre gare nel Mondiale Supersport con la 749R ufficiale, al fianco di Lorenzo Lanzi. I risultati non furono eccezionali, e così Vitto si calò alla perfezione, senza rimpianti, nella sua nuova quotidianità. Per lui quasi una missione. “Le corse mi mancano un pò: il contatto con gli altri piloti, l’agonismo, i minuti prima del via… Bello, ma essere il tester Ducati è qualcosa di unico. Sei qualche mese avanti nello sviluppo di una motocicletta, conosci per primo le evoluzioni della Desmosedici e del motociclismo. Io sono un appassionato prima di tutto, e per me questo è un lavoro in grado di emozionarti”. Un impiego faticoso e, come detto, rischioso. Quel che esce dalla fabbrica, è Vitto a verificarlo in pista. Senza ulteriori accertamenti, senza che nessuno prima di lui lo abbia testato. A riprova di questo, l’infortunio subito la scorsa estate, quando venne sostituito nei collaudi della 800cc da Alex Hofmann e Ruben Xaus. Ecco perchè Loris Capirossi prima e Casey Stoner oggi ringraziano perennemente il lavoro di Vittoriano. Senza di lui, probabilmente, la Desmosedici GP7 non sarebbe stato quel gioiello privo di imperfezioni.

Se Guareschi è settimanalmente dedito allo sviluppo della motocicletta, Shinichi Itoh è stato in questi ultimi tre anni l’uomo degli pneumatici. Ex-pilota ufficiale Honda nella 500cc, insieme a Rossi e Ukawa l’uomo che ha portato al debutto la RC211V a Suzuka nel 2002, Itoh divenne collaudatore Bridgestone nel 2003. Con l’accordo del costruttore giapponese con Ducati, Shinichi iniziò a provare in sella alle varie versioni della Desmosedici. Non tutto andò sempre a meraviglia: nel 2005, primo anno dell’accordo, sottovoce Capirossi e Checa nutrirono qualche perplessità sulle soluzioni scelte da Itoh nei test privati. Col tempo però il suo lavoro divenne apprezzato, e non è un caso che la scorsa stagione, nell’anno della limitazione degli pneumatici nel corso di un weekend di gara, la Bridgestone ha (quasi) sempre fatto la scelta giusta. Grazie anche a Shinichi Itoh, il quale può vantare anche un prezioso primato: sostituendo l’infortunato Capirossi a Istanbul ’05, è stato il primo e finora unico giapponese a correre una corsa internazionale con una Ducati Factory.

Niente male per un pilota “pensionante”, che nel 2008 dovrebbe disimpegnarsi in questo lavoro lasciando il posto nel “Ducati Bridgestone Tyre Test Team” al giovanissimo Niccolò Canepa. Classe 1987, il genovese è uno dei nostri migliori prospetti sulla piazza. Velocissimo, talentuoso, grande sensibilità in sella (ha portato lui avanti lo sviluppo della 1098 F08 Superbike), Niccolò si stava ritrovando ad un punto fermo nella carriera. Vittoria nella Superstock 1000 al debutto (e alla prima stagione agonistica della 1098s), non c’era spazio per lui in Superbike. Davide Tardozzi e la Ducati gli offrirono un contratto pluriennale, con il “sacrificio” nel 2008 di correre solo tre gare come wild-card in SBK e la possibilità di far parte dei collaudi della MotoGP. Niccolò ed il suo manager, Carlo Pernat, accetterono la proposta e così già a Jerez lo abbiamo visto in sella alla Desmosedici. Pieghe eccezionali, tempi da… Marco Melandri (e questo ha fatto molto discutere…), una scivolata che ci può stare. Lo vedremo in MotoGP? Presto per dirlo. O forse no.

Alessio Piana

Motorionline.com è stato selezionato dal nuovo servizio di Google News,
se vuoi essere sempre aggiornato sulle nostre notizie
Seguici qui
Tags
Leggi altri articoli in MotoGP

Lascia un commento

You must be logged in to post a comment Login

Articoli correlati