MotoGP – Le pagelle del Gp d’Olanda


Rossi: 170/175 
Altra pole position, altra partenza pessima, altro recupero delle posizioni di
vertice, altro record della pista realizzato all’ultimo giro. 
Gli altri dietro, in buon ordine, senza mai poterlo avvicinare: i record che il
tavulliese continua ad inanellare resisteranno a lungo. 
Melandri: 9 
  Ancora teen ager accettò di abbandonare i facili allori delle classi
  minori per misurarsi con la neonata Motogp. Oggi, dopo stagioni travagliate, affronta le gare con la tranquillità
  di un veterano. 
  Il crollo dei presunti top driver Honda, ormai ridicolizzati oltre misura, ha
  il pregio di evidenziare la maturazione del giovane ravennate. 
Edwards: 9 
  Secondo podio stagionale, davanti a tanti piloti che in teoria dovrebbero incrociarlo
  solo nei paddock. 
  Velocissimo e costante nella parte centrale, a dimostrazione del grande equilibrio
  trovato dalla casa di Ywata, decide di accontentarsi nel finale: “meglio
  terzo che nella ghiaia”. Come dargli torto? 
Hayden: 6 
  Prova a stare con i pretendenti alla vittoria per una decina di giri. 
  Poi il calo delle gomme riporta i distacchi secondo l’ordine naturale delle
  cose. 
  L’onore è salvo. Un po’ poco per un pilota in HRC da tre stagioni. 
Gibernau e Biaggi: 1 
  Come il punto di vantaggio che i duehanno in classifica generale su Rossi. Insieme. 
  In questo avvio di stagione di positivo c’è la soluzione della diatriba
  su chi debba guidare lo sviluppo in casa Honda: Melandri e Pedrosa. 
Nakano: 7 
  Costantemente primo nella speciale categoria Bridgestone, non sfigura neppure
  nella generale: ottavo ad un pugno di secondi da Barros e Biaggi. Visti i risultati
  del coetaneo Melandri, è lecito domandarsi dove sarebbe il nipponico
  con un pacchetto più competitivo. 
  Di certo c’è la conferma del terzo posto della Kawasaky nella classifica
  costruttori. 
Checa e Capirossi: n.g. 
  L’accoppiata potenza Ducati – gomme Bridgestone rende non giudicabile la prestazione
  dei due piloti, intristiti nel loro personalissimo e solitario tandem. 
  Per oscurare il marchio non c’è bisogno di Rossi. 
Hopkins: 7 
  Visti i distacchi che rifila mediamente al suo ex iridato compagno di squadra,
  sorge spontaneo l’interrogativo che ci si pone per Nakano: quanto vale? 
  Almeno una chance, direi di si. 
Byrne: 7 
  La sua allergia ai punti consegna alla Proton il non ambitissimo traguardo di
  non averne raccolto ancora uno a sette gare dall’inizio della stagione. 
  Bello, comunque, il duello serrato con la Suzuky. 
Rolfo, Ellison, Battaini: 10 
  Come inevitabile e salvo sorprese, con il susseguirsi delle gare la differenza
  tra i primi e gli ultimi diviene sempre più marcata ed anche il 15°
  posto diventa una chimera. 
  Chi ama il motociclismo non può non apprezzare la passione di questi
  piloti, lontani dalle luci dei riflettori ma vicinissimi allo spirito dello
  sport più bello del mondo. 
Direzione corse: 5.000 euro 
  Non molto tempo fà squalificò Tamada per un contatto con Gibernau
  durante un sorpasso, Hopkins per un ingresso in curva troppo aggressivo, Rossi
  perché un meccanico fece un burn out con un motorino sulla sua piazzola
  di partenza. 
  Venerdì un pilota ufficiale Honda ne combina di tutti i colori mettendo
  più volte e gravemente a repentaglio la sicurezza dei colleghi, e subisce
  una semplice sanzione pecuniaria. Tra l’altro per un importo ridicolo. 
  Speriamo siano dei dilettanti.
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