MotoGP – Le novità tecniche attese per i test di Brno

MotoGP – Le novità tecniche attese per i test di BrnoMotoGP – Le novità tecniche attese per i test di Brno

Più che mantenere viva una tradizione, è rispondere ad una necessità. Le due giornate di prove post-Gran Premio all’Automotodrom di Brno offrono sempre spunti significativi sul presente e futuro tecnico della MotoGP: tutte le case portano aggiornamenti e inedite soluzioni per migliorare, nell’immediato, le performance di base del proprio pacchetto e, guardando più in avanti, sviluppare le specifiche per la successiva stagione. Brno anticipa la stagione che verrà, con debutti assoluti che hanno fatto… storia: pensiamo al 2005 e al debutto della RCV-Evoluzione, ribattezzata successivamente per l’appunto “Brno Type”, moto con la quale Nicky Hayden si laureò Campione del Mondo la scorsa stagione. Andiamo indietro di soli 12 mesi, quando al Masaryk Circuit debuttarono pubblicamente le 800cc di Ducati e Yamaha. Precedenti che confermano l’importanza dei test in Repubblica Ceca, ritenuti ormai “fondamentali” per le squadre impegnate nella top class: da Barcellona non c’è stata la possibilità di provare senza la pressione del weekend di gara, quasi 3 mesi dove si è cercando di andare avanti con quel che si ha e testare eventuali aggiornamenti nel poco tempo a disposizione tra un turno di prove libere e l’altro. Brno fornirà elementi e spunti tecnici di primo piano: cerchiamo di anticipare i tempi, prospettando cosa Ducati, Honda e Yamaha hanno in serbo per le prove in Repubblica Ceca.

Ducati

La leadership, per il momento “indiscussa”, di campionato non ha distratto i componenti di Ducati Corse. A Borgo Panigale si è lavorato duramente anche durante la sosta estiva, tanto per lo sviluppo della Desmosedici GP8 per la prossima stagione (con già primi positivi riscontri in pista con il tester Vittoriano Guareschi) quanto per rafforzare la supremazia tecnica dell’attuale GP7. Gli uomini in Rosso hanno risposto, con tempi di reazione limitati a poco più di un mese, alla richiesta espressa da Casey Stoner ad Assen: un nuovo, inedito pacchetto aerodinamico, al fine di proteggere il pilota all’esposizione del vento. Una problematica riscontrata sin nei test invernali (Phillip Island in primis), accantonata finora considerando il dominio in classifica. Lo staff tecnico Ducati Corse ha in ogni caso esaudito la richiesta del proprio pupillo, e lunedì Stoner avrà la possibilità di salire in sella ad una GP7 dal rinnovato profilo aerodinamico (con particolari significativi, ovviamente, a cominciare dal cupolino). Parlando invece di Loris Capirossi, potrà scegliere durante il weekend di gara tra le due versioni del propulsore 4 cilindri “a L” desmodromico: la soluzione “standard” accantonata al Mugello per poi venir recuperata a Barcellona e Donington Park, l’opzione “Hybrid” con la quale il futuro pilota Suzuki ha chiuso secondo al Sachsenring. Sin dal venerdì proverà le due soluzioni, al fine di trovare un miglior feeling con la Desmosedici GP7.

Honda

Grande attesa (sarebbe più opportuno dire “suspance”) per le novità made in HRC. Se Horiike prima e Hamane poi avevano assicurato in due occasioni non consecutive “Pezzi nuovi per tutti” a partire dal round della Repubblica Ceca, tutti i piloti di Tokyo sono impazienti e curiosi di scoprire come si è evoluta la RC212V nel corso dell’estate. In HRC si è preferito non far trapelare indiscrezioni in merito, ma quel che certo al box Repsol e, probabilmente, anche per Melandri, ci saranno significative novità. Non radicali: arriveranno nel corso dell’inverno. Per il momento si cerca di migliorare quanto possibile nel tempo a disposizione tra una gara e l’altra, soddisfando in linea generale i propri piloti. Uno, soprattutto, Dani Pedrosa, l’unico che può ancora tentare un impensabile (impossibile) riaggancio in classifica. Per quanto concerne i team e piloti clienti, ci sono voci discordanti in merito: nel “catalogo” degli aggiornamenti HRC non ci sono state novità di questi tempi, ma da Tokyo hanno assicurato, come detto, “pezzi nuovi” per Brno. Sarà vero? Per il momento regna il mistero: probabilmente si scoprirà tutto venerdì mattina ai box o, al più tardi, lunedì, nel caso la HRC decidesse di provare le novità solo nei test post-GP, già ampiamente verificate in Giappone…

Yamaha

Valvole pneumatiche: più che una evoluzione, una vera e propria rivoluzione. La Yamaha ha deciso da tempo il da farsi, al fine di trovare la potenza che manca al 4 in linea della YZR M1: si passa alle valvole pneumatiche, ritenute, al contrario della Honda, “indispensabili” per limare il gap con lo strapotere velocistico Ducati. Il nuovo propulsore sarà testato solo nei test post-GP da Valentino Rossi, dopo i positivi riscontri al banco e sui tracciati del Sol Levante. Anticipare il debutto in gara? No, assolutamente. Prima l’affidabilità. D’altronde, lo si creda o meno, la Yamaha ha già fatto grandi passi in avanti negli ultimi mesi: la Michelin, un pò meno..

Alessio Piana

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