MotoGP: Intervista esclusiva a Marc Marquez, rider Repsol Honda Team

Il rookie della Honda si è concesso in un'intervista esclusiva in cui ha parlato a 360°

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Siamo ad Assen in compagnia di Marc Marquez, rookie del Repsol Honda Team MotoGP, che tanto bene ha fatto in questo inizio di stagione. Con il due volte campione del mondo (2010 nella classe 125cc e 2012 nella Moto2) nonchè rider più giovane a vincere nella Top Class (vittoria ad Austin) abbiamo parlato del suo esordio nella classe regina, delle differenze con la Moto2 e di tanto altro. Di seguito l’intervista concessa in esclusiva a MotoGrandPrix.

Marc, hai fatto una prima parte di stagione eccezionale per un rookie (test compresi), te l’aspettavi?

“Non proprio .. Non mi aspettavo di fare così bene, è una bella sorpresa anche per me, ma questo è molto positivo. Spero di poter continuare nello stesso modo, continuare a fare buoni risultati fino alla fine della stagione e continuare ad imparare.”

Qual’è stato fino a questo momento il “segreto” di queste tue performance?

“Non c’è nessun segreto particolare. Devo lavorare sodo, imparare il più possibile e continuare a lavorare con la mia squadra e tutta l’HRC.”

Puoi raccontare qual’è la principale differenza tra una Moto2 e una MotoGP? Se dovessi scegliere tra freni, pneumatici ed elettronica, quali di questi fattori è più difficile da imparare?

“Tutto è complicato, molto complicato! Ci sono poche somiglianze tra Moto2 e MotoGP. Il modo di guidare la moto è diverso, c’è bisogno di essere più forti e più in forma fisicamente. Le traiettorie sono molto diverse, quando si frena, la posizione del corpo ed altre cose sono diverse. In MotoGP tutto deve essere pronto nel suo insieme, se le gomme non funzionano influenzano tutto il resto. L’elettronica è forse quella che è più difficile da imparare, non è facile riuscire a capirne le differenze, ma tutto è complesso in MotoGP!”

A volte il tuo modo di guidare viene giudicato un pò troppo “sopra” le righe (vedi Jerez e anche l’attacco a Pedrosa a Barcellona), qual’è la tua opionione a tal proposito?

“A volte, nell’ultima parte di gara, ad esempio, si deve cercare di sorpassare per finire davanti, questa è la natura delle gare, ma non penso di andare “oltre il limite”. Nel caso di Barcellona, ​​ho scelto un brutto momento per tentare di passare Dani e ho fatto un errore, ma non l’ho toccato. Devo ancora imparare, questo è il mio primo anno in MotoGP.”

Il tuo rapporto con Dani (Pedrosa, ndr) come procede? Lo consideri il primo avversario da battere?

“Con Dani abbiamo un buon rapporto, ma in pista, si dice che il tuo primo avversario è il tuo compagno di squadra. Dani è molto forte e ha un sacco di esperienza con la MotoGP e con la Honda, così c’è molto che posso imparare da lui.”

Lo aiuteresti nel caso sia in lotta per il titolo e te fossi matematicamenti fuori dai giochi?

“Se dovesse accadere ve lo dirò! (Ride). Se devo scegliere un campione del mondo quest’anno, è Dani.”

Ora sei terzo in classifica ed hai già vinto una gara battendo il record di Freddie Spencer diventando il più giovane pilota a vincere nella Top Class, quali sono gli obiettivi per il resto della stagione?

“Questa stagione mi sto concentrando ad imparare, a fare esperienza e cercare di fare del mio meglio. Come sempre, darò il 100% in ogni gara. Una volta che la stagione sarà finita, il mio obiettivo è che HRC e Repsol (che mi hanno dimostrato grande fiducia e dato questa incredibile opportunità) si sentano soddisfatti e felici dei miei progressi.”

Qualcuno ipotizza che cadi “troppo”, cosa rispondi a queste persone?

“Beh, a volte per trovare i limiti devi provare cose nuove e si può cadere, ma si spera non siano cadute importanti. Inoltre, è il mio primo anno in MotoGP e quindi può accadere.”

Ti sei sempre dichiarato un “ammiratore” di Valentino Rossi, cosa si prova a batterlo? Pensi che possa tornare a lottare per il titolo oppure è ormai troppo “vecchio” per combattere contro voi “giovani”?

“In primo luogo, era difficile credere di essere in sella accanto a Valentino! Nel pre-season i primi giri li ho fatti dietro a lui, ero completamente “scioccato”, non riuscivo a concentrarmi sulle mie cose! Non si può mai escludere Valentino dalla lotta, tutti l’abbiamo imparato! Nelle ultime gare era lì e sono sicuro che, nella parte finale del campionato ci batteremo insieme per la vittoria.”

Al momento secondo te, Honda e Yamaha sono molto diverse a livello di prestazioni? Oppure è solo questione di circuiti più o meno favorevoli?

“Entrambe hanno lati positivi e negativi, tocca a me e alla mia squadra trovare i lati positivi e mantenere i negativi al minimo!”

Come ti sei trovato con le qualifiche “Time Attack”?

“Per il pubblico sono perfette, è molto più eccitante, ma è abbastanza difficile per noi piloti, si ha poco tempo a disposizione per fare il miglior giro.”

Scusa hai per sbaglio un turbo-fan nel tuo “di dietro” per quando devi fare le rimonte? (questa è per le pagelle XD)

“(Ride) Non è facile ed a volte non è possibile farlo, ma se sono concentrato, ho un buon feeling con la moto, un set up buono e mi sento sicuro, a volte può succedere!”

Un in bocca al lupo per il resto della stagione e un grazie da parte di Motorionline.com per l’intervista concessa.

Foto: Alex Farinelli

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2 commenti
  • H954RR ha detto:

    Bravo Marc e vai !!!
    Ma in una domanda mi sa che mancava poco che gli crescesse il naso, come al solito e come da copione la risposta è sempre la stessa come è la stessa quando fanno quella domanda a chiunque altro, ah ah ah fenomenale !

  • vanni44g ha detto:

    IN MOTO GP A IMPARATO PRESTO NON CERTO TUTTU. ADESSO DEVE IMPARARE A COME SVINCOLARE LE DOMANDE PROVOCANTI DEI GIORNALISTI.

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