MotoGP Indianapolis Le pagelle semiserie… The king of the USA

Ovvero quando un debuttante inizia seriamente a rischiare di vincere il titolo...

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Ci scusiamo per l’assenza della pagella di due settimane fa, ma una delle due fanciulle era a bagnarsi i piedi in terre spagnole, giusto perchè di Spagna non ne abbiamo abbastanza!

Mari: beh? Qualcosa contro la Spagna?
Debs: no, no, anzi, se tutti gli spagnoli fossero come quei tre lì davanti.
Mari: ah ecco, no perchè in Spagna ho conosciuto un tizio identico a Marquez…
Debs: aaah, la Mari è innamorata!!
Mari: la la la la (canta l’inno spagnolo)
Debs: -.-‘ ok…..meglio pagellare…..

Pedrosa, stranamente, parte di cacca mentre Lorenzo parte a cannone fumandosi tutti quelli che gli stavano dietro ed anche quelli che gli stavano davanti.
A quattro giri dall’inizio scopriamo, grazie a Meda, che il Lorenzo in sella alla Yamaha non è il solito Lorenzo, ma un architetto suo omonimo che per alcuni fine settimana si dedica a guidare moto in Campionati motociclistici di serie. Ritroveremo costui sotto falso nome anche in Superbike (circola voce che sia quello di Sykes).
La gara si trascina per inerzia con Lorenzo in testa, seguito da Pedrosa, Marquez, Crutchlow, Bautista, Bradl e Rossi a sandwich tra le due Ducati.

A quindici giri dalla fine inizia il Marc Marquez Show: studia Pedrosa come un architetto studia la struttura di un palazzo (Mari: ma non era Lorenzo quello? Debs: hai ragione. Rifacciamo da capo)… Studia Pedrosa come un ingegnere studia i fondamenti dei movimenti di un punto materiale (Mari: ma delle similitudini più semplici no, eh? Debs: uff, era per dire che gli sta attaccato al di dietro come le api col miele! Mari: va beh, continuiamo.). Superato Pedrosa come se nulla fosse, dopo aver rischiato la vita un qualche centinaio di volte, si appresta a superare anche Lorenzo.
Anche in questo caso la cosa gli riesce semplice e se ne va via, contento e felice, spazzolando la pista dopo averla riempita di terra (almeno è educato).

Ci troviamo quindi con Marquez già seduto in poltrona che sta guardando la fine della gara, Lorenzo e Pedrosa. Per chi non lo sapesse, per la sola gara di Indianapolis, hanno deciso di introdurre anche una competizione su chi è il più fosforescente ed appariscente in pista. In lizza ci sono: il nostro amatissimo e temutissimo evidenziatore Bautista, Cal, Rossi e Lorenzo. Sinceramente il casco di Lorenzo era un pugno in un occhio e faceva pandan con il verde del prato (Mari: a proposito, voto a 0 a chi ha ideato quei strafottutissimi cerchi nel gran…ehm, nel prato. La mia vista girava cher era un piacere! Debs: Non ti sei fatta troppe birre?), ma Bautista vince sempre e comunque. Lorenzo, per evitare di far arrivare secondo Pedrosa, fa cadere un po’ di viti dalla spalla in modo da allontanare il piccoletto che gli sta dietro, ma questa tattica gli si ritorce contro e perde la posizione, poicè al giro successivo inciampa nelle sue stesse trappole.

Arriviamo così all’ultimo giro dove succede l’universo: i primi tre, ormai, hanno le posizioni ben salde. Il casotto succede dietro tra Bautista, Crutchlow e Rossi e le due Ducati. Crutchlow e Bautista si sorpassano una ventina di volte, con Rossi dietro spettatore con i pop corn, in attesa che Bautista faccia il suo sporco lavoro. Questo non succede ed allora inizia lo spettacolo: si butta anche Rossi nella mischia e beffa tutti e due nelle ultime due curve. Ci si aspettava una risposta da parte del pazzoide di turno, ma non c’è stato niente da fare.
All’ultima curva succede anche il dramma rosso: le Ducati decidono di suicidarsi. Hayden sbatte fuori Dovizioso perchè si era arrabbiato per quella volta che, in pieno rettilineo, Dovizioso andò addosso ad Hayden. Ormai le rosse giocano tra di loro. Siamo costretti, almeno per quest’anno, a non vederle competitive e a tirarsi i pop corn tra di loro. Di questo ne approfitta Smith che saluta le rosse con un bel marameo.

arrivo
Le Ducati si scornano e Smith ringrazia….e noi ringraziamo Alex Farinelli per questa foto spettacolare!

Marc “showman” Marquez, voto: 3. tre come le gare stradominate in terra a stelle e strisce. Una superiorità imbarazzante…e a sto giro nessuno gli può nemmeno dire che a vinto senza Pedrosa e Lorenzo a rompergli le scatole. Loro ci han provato, dobbiamo concederglielo, ma Marquez ha sviluppato una velocità pari a quella di curvatura massima dell’Enterprise. (Debs: e figurati se non ci piazzava Star Trek… Mari: ehmbe? Debs: sì ma lo citi come se non ci fosse un domani!)

Daniel “non mi potevo aspettare un piazzamento migliore” voto 9: in seconda posizione si sente a casa. E’ al calduccio, protetto, tranquillo, proprio come sotto la gonna di mamma. Così facendo i titoli non si vincono, ma dopo essersi staccato e riattaccato la spalla, a noi va bene anche così. Marquez non potrà vincere per sempre….o sì?

Jorge “meglio terzo che nulla” Lorenzo, Voto 8: Domina la prima parte di gara, poi il ciclone Marquez lo recupera e non contento si fa passare anche da Pedrosa. Ma è la consistenza quella che conta.
Voto 0 per la foto del 20 luglio su FB…Jorge sei illegale quando posti cose così! Noi fanciulle che a ingegneria vediamo tanti nerdoni non siamo mica abituate a certi panorami…su, non vorrai mica ucciderci per mettere fine alle pagelle?

jorgearresto
La foto incriminata

Valentino “mi sveglio alla fine” Rossi, voto: 7. Porta a casa un altro quarto posto. Niente male considerando che ha fatto tutta la gara dormendo in attesa che Bautista e Crutchlow si stendessero a vicenda!

Nicky “kamikaze” Hayden: voto: 10. Solo lui può vendicarsi del mancato rinnovo del contratto cercando di abbattere sé stesso e il suo compagno di squadra. Nicky! L’unico dispetto che puoi fare a Ducati è fare buoni risultati da qui a fine campionato!

Mari: Noi per oggi concludiamo
Debs: vorrai mica lavorare troppo tu?
Mari: ehi sono appena tornata dalle vacanze, vado a rilento! E non possiamo spagellare come se non ci fosse un domani, perchè inizia un filotto di gare della MotoGP come se non ci fosse un domani!!!
Debs: Dobbiamo risparmiare battute?
Mari: No, cervello!

Alla domenica prossima con Brno!

In collaborazione con: Deborah Iacopetta
Foto: Alex Farinelli

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